undici

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Holly

Well, I've been walking, walking, walking behind enemy lines

And I've been fighting, fighting, fighting from the other side

{Behind Enemy Lines - Demi Lovato}

Chiusi l'ombrello, sbuffando.

Odiavo quei giorni autunnali così instabili. L'ora prima poteva esserci un sole che spaccava le pietre, l'ora dopo una bufera in piena regola.

Aprii la porta, lasciando l'ombrello in entrata, insieme alle scarpe ormai fradice. Mi sembrava di camminare dentro un acquario, e toccare terra nuovamente era una strana sensazione. Mi tolsi il cappotto, lasciandolo nell'armadio a muro insieme a tutte le altre giacche, notando quella di mio padre. 

Doveva essere tornato prima dal lavoro.

Mi diressi verso il suo studio, che però era vuoto. Feci dietrofront, svoltando verso il salotto e lo trovai lì, appollaiato davanti alla televisione. Stavano trasmettendo una partita di calcio, forse il derby. Avevo sentito qualcuno parlarne, quel giorno a scuola. Mio padre esultò, scrivendo qualcosa sul computer. Intravidi la pagina della chat di Facebook aperta.

Mio padre aveva tre amici su Facebook: io, mio fratello e mia sorella. Perciò non era difficile capire con chi si stesse scrivendo. Io non ero di sicuro, almeno che qualcuno non si fosse intrufolato nel mio profilo. Mia sorella era partita in vacanza con marito e figlio e di sicuro non avrebbe passato il tempo a parlare con mio padre. Quindi rimaneva mio fratello, che sicuramente era seduto sul divano del suo appartamento a Londra, pizza e birra in allegato.

Tossii, per farmi notare e mio padre si voltò, sorridendomi. Aveva sempre quell'espressione idiota quando parlava con mio fratello. Uomini.

"Sto parlando con Ed."disse mio padre, facendo un gesto della mano per incitarmi ad avvicinarmi.

"Papà - sbuffai - Non mi vede, quindi tanto vale che mi avvicini."

Mio padre rise. Non ne capiva niente di tecnologia.

"Ed ti saluta."disse. Io annuii, sorridente, prima di avviarmi verso la mia stanza.

"Ah, Hollister - alzai gli occhi al cielo, era il nomignolo che mi avevano affibbiato i miei fratelli - È tornata Poppy… cioè, Jess. La puoi riportare dagli Horan?"

"COSA?"strillai, voltandomi con sguardo assassino.

Sbattei un piede a terra, Dio ce l'aveva davvero con me, non c'erano più dubbi.

"Sei tu il veterinario, perché non ci vai tu da quei maledettissimi irlandesi?"biascicai, offesa.

Lui alzò un sopracciglio, tornando a guardare la partita.

"È il derby, Hols… capisci?"

"Capisco - grugnii - Capisco che mi odi!"

Uscii di casa con una stupida mantellina gialla, l'ombrello in una mano e la gabbia con dentro la mia piccola Poppy nell'altra. Avevo messo quella mantella gialla perché il mio ombrello - l'unico rimasto in casa, tra l'altro - era abbastanza piccolo e dovevo tenere sotto sia me che la gabbia.

La pioggia di era fatta più fitta e quasi non riuscivo a scorgere cosa ci fosse davanti al mio naso. Sbuffai per l'ennesima volta e scesi gli scalini della veranda, calpestando pesantemente le pozzanghere, senza badare ai miei stivali di gomma blu troppo bassi che lasciavano che i jeans di bagnassero.

RevolutionWhere stories live. Discover now