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𝙇𝙀𝙂𝙂𝙀𝙏𝙀 𝙇𝙀 𝙉𝙊𝙏𝙀 𝘼 𝙁𝙄𝙉𝙀 𝘾𝘼𝙋𝙄𝙏𝙊𝙇𝙊!!! 𝘽𝙪𝙤𝙣𝙖 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙪𝙧𝙖 💙

Quel pomeriggio Louis aveva deciso di darsi all'arte.

Era sempre stato una persona piuttosto creativa quindi aveva deciso che precisamente quel giorno avrebbe dato sfogo alla sua fantasia.

Fu per questo che entrò nella sala giochi al piano di sopra per cercare Harry.

Lo trovò intento a giocare a scacchi da solo. Indossavano entrambi delle tute comode. Occhi blu si sedette piano accanto a lui per non disturbarlo mentre, concentrato, spostava una pedina da una postazione d’un'altra.

Aveva lo sguardo corrucciato, una ciocca di capelli lunghi che gli compariva un po’ di visuale, ma perfettamente immobile. Il liscio si ritrovò a pensare come quel ragazzo potesse essere così bello e così irrimediabilmente impeccabile.

Sorrise al pensiero di lui versione statua in quella posizione: con il mento sul pugno chiuso di una mano ed il gomito poggiato sul ginocchio mentre l'altra era posizionata accanto alla scacchiera. Occhi vigili e verdissimi, le fossette nascoste dalla sua serietà.

Si riscosse quando Harry spostò i capelli che aveva sul viso e lo vide accanto a lui. Sussultò e si portò una mano al cuore.

<<Mio Dio Louis mi ha spaventato>> chiuse gli occhi con fare teatrale riprendendo a respirare regolarmente.

Il più basso ridacchiò.
<<Scusa, volevo solo chiederti di prendermi i colori ad olio che hai messo in alto nel mobile per non farmeli usare.>> disse con tono accusatorio.

Harry alzò le sopracciglia con fare scettico <<Vuoi forse dirmi che avrei dovuto metterli a portata di mano, anzi a portata di zampette, per permetterti di imbrattarmi tutta casa?>>.

Sorrise al ricordo di un Louis sedicenne che si divertita a colorare, non solo il foglio, ma anche se stesso…e i muri della casa. Diceva che i colori portavano allegria e che di conseguenza le pareti andassero colorate per bene.

Riprodusse un arcobaleno nel muro sopra la televisione. Ne era talmente tanto orgoglioso da costringere il riccio a scendere dal piano di sopra per ammirare la sua opera d'arte.

Peccato che questa non fu apprezzata, infatti occhi verdi non poteva crederci e arrabbiato lo aveva messo in punizione.
L'indomani era andato a comprare della vernice e aveva pitturato sopra il disegno del piccolo Louis per far ritornare tutto come prima, dato che a parer suo era una cosa un po’ macabra un arcobaleno sopra la televisione. Oltre ad essere fatto male, ricordava una parete di un ospedale per bambini malati di una qualche malattia terminale o un asilo per persone povere.

Per circa un giorno intero Louis non gli rivolse la parola, finché Harry lo  aveva preso per mano e portato nella sua stanza.

<<Apri>> gli disse.

Louis un po’ titubante e confuso aprì il pacco poggiato sul suo letto e ciò che vide lo sorprese non poco: un set di barattolini di colori ad olio di venti tonalità e delle tele, cinque per la precisione, dove poter disegnare.

Harry aveva imparato la lezione così ogni volta che Louis, tenuto sott'occhio, finiva di colorare e dare sfogo alla sua fantasia, si affrettava a rimettere tutto al proprio posto. 

<<Non pensavo te la prendessi tanto>> alzò le spalle Louis con il broncio, aveva capito bene a cosa si riferisse il riccio.

Il più alto allora interruppe la sua partita e andò a prendere i colori nello scaffale della stanza di Louis. Prese anche una tela, poi scese le scale e gli sistemò tutto sul tavolo.

A Really Good Kitten ~ larry stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora