Il Jedi

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Nel silenzio dell'hangar, il mio respiro sembra pesante, ed i miei sensi più in allerta

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Nel silenzio dell'hangar, il mio respiro sembra pesante, ed i miei sensi più in allerta.

La sorpresa è tutto in battaglia.

Forse anche per questo che Zay, finisce a gambe all'aria fin troppo velocemente.

-Ho appena avuto un Deja vu-  rido aiutandola a rialzarsi -volevo avvisarti che ci stiamo avvicinando a Bespin-

Bespin è il pianeta delle nuvole, Iden una volta mi ci ha portato, anche se portato è un parolone.

Mi ero nascosta in una cassa, saltando fuori nel momento sbagliato, per poco non mi saltò un occhio per un colpo di blaster.

Da allora ho una cicatrice sulla guancia destra, vicino all'occhio, è il mio tratto distintivo.

Eppure, osservando il pianeta, ce qualcosa di anomalo.

Shriv, arresta la nave sopra al pianeta, osservando sia me che Zay.

-Ricordate, al primo segno di problemi ve ne andate con o senza Lando- ci ricorda Shriv.

-Siamo qui per questo, perché dovremmo andarcene senza?-

-QUESTO non mi é mancato per niente- borbottò il Duros.

Zay ridacchia, noto solo ora che ha in mano un TL 500 modificato con canna doppia.

Me lo porge, ha un sorriso divertito sulle labbra, sulla schiena ha un  Blaster da Cecchino.

-"Al primo segno di problemi ve ne andate con o senza Lando"- imito Shriv, facendo ridere Zay.

Lo spazioporto su Bespin è stranamente vuoto, mi aspettavo almeno un caccia del Primo Ordine, ma nemmeno quello.

Non è un buon segno, anzi è decisamente pessimo, vuol dire che qualcosa ha cacciato anche loro.

La mia sensazione diventa una conferma, quando troviamo diversi Assaltatori per terra.

Zay si accuccia, per osservarne uno da più vicino -non sono bruciature di blaster-

Osservo quelle bruciature, ed in cuor mio so bene cosa sono, stringo una mano sul cilindro alla mia cintura.

-Zay- è persa nei suoi ragionamenti, non mi ha sentito.

-Potrebbe essere qualunque cosa, ma sono poche le cose che lasciano quelle bruciature-

-Zay- ripeto frustrata.

Ma la cosa che la fa voltare, non sono io che la chiamo, è il zoom di una spada laser azionata.

-Oh merda- sussurra Zay ad occhi sgranati, imbraccia il Blaster da Cecchino.

-Ferma- sussurro, mettendo una mano sul Blaster per abbassarlo.

Il "Jedi" è un uomo di circa 40 anni, i capelli neri gli arrivano quasi alle spalle, una barba incolta sul viso, ed un espressione seria, ma la cosa che colpisce sono gli occhi.

Due occhi blu elettrico.

Dopo per scontato che sia un Jedi, e che sia qui a proteggere Lando, ma non posso saperlo.

-Siamo qui da parte di Leia Organa, cerchiamo Lando Calrissian-

Il presunto Jedi, osserva entrambe, prima di chiudere la spada laser ed io tiro un sospiro di sollievo.

-Lando Calrissian non si vede da un po' di anni- ci fa notare il Jedi.

Ed un imprecazione mi esce dalle labbra, stringo la presa sulla mia arma, sul Blaster.

L'uomo osservò entrambe, ma forse decise che non siamo una minaccia visto che attaccò la spada laser alla vita.

-Avviso Shriv- Zay si allontana trafficando con il suo holo-bracciale.

Mi sento osservata, mi ritrovo gli occhi del Jedi addosso, mi squadra e per un attimo ho l'impressione che stia cercando di leggermi dentro.

-Hai una spada laser, eppure usi un blaster, è una cosa curiosa-

Stringo le dita sulla spada, limitandomi ad un laconico "è incompleta" senza dire altro.

-Ti manca il cristallo- lo dice come se fosse un ovvietà.

-Può darsi- ed ora lo guardo apertamente negli occhi -di certo su Bespin non lo troverò-

-Questo perché non vai oltre al tuo naso, Padawan- mi bacchettò.

Ed iniziò ad allontanarsi, Zay stava ancora parlando con Shriv, ed il mio istinto mi urlava di seguire il Jedi.

-Almeno lo hai un nome?- gli domando, accelerando il passo per stargli dietro.

Il passo si fermò sul limite della banchina, il capo rivolto verso di me ed un sorriso appena accennato sulle labbra.

-Tu puoi chiamarmi Jabba-

Ed a quel punto, mise un piede fuori dal bordo e saltò giù dalla banchina.

Brave - RibelleWhere stories live. Discover now