Capitolo 1

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"Mamma sono a casa" disse Isabelle chiudendo la porta con un piede. "Ho fatto la spesa". "Grazie tesoro. Come è andata a scuola?" "Bene. Tutto normale. Ma per strada è successa una cosa strana." "Davvero?" Chiese la madre curiosa. "Un gufo mi ha dato una lettera di ammissione ad una scuola di magia e stregoneria. Mi sembra si chiami Hogwarts." "È uno scherzo? Mi stai prendendo in giro?" "No mamma. Eccola" disse Isabelle porgendole la lettera. "C'è anche scritto che oggi verrà un uomo a spiegarci meglio il tutto visto che la nostra famiglia è babbana. Qualunque cosa questo significhi." La donna guardò la figlia pensosa "Magari è la volta che qualcuno sa darci una risposta ai tuoi poteri sovrannaturali."
Erano anni che la figlia faceva magie volente o nolente. A volte se non controllava le emozioni qualcosa poteva esplodere, ma aveva anche imparato a controllarla meglio e ora poteva fare molte cose a suo piacimento come i compiti di scuola, lavare i piatti, stirare i vestiti, sistemarsi i capelli o accendere e spegnere la luce. Nessuno a parte sua madre lo sapeva e lei preferiva che le cose restassero così o sarebbe stata esclusa o sfruttata. Ma se veramente c'erani altri come lei? E se ci fosse tutto un mondo nascosto di cui lei non era a conoscenza? E se lei vi appartenesse? L'idea l'allettava: non sarebbe più stata sola.
Felice pranzò insieme alla madre in attesa dell'arrivo dell'uomo che avrebbe dovuto darle ulteriori spiegazioni.

Due ore più tardi il campanello della porta suonò e Isabelle andò ad aprire la porta saltellando. Sulla soglia c'era un uomo sulla quarantina con i capelli quasi grigi e una faccia amichevole. Si presentò alla bambina e alla madre "Salve io sono Gregor Filley mi occupo della gestione dei rapporti con le famiglie babbane come la vostra. Sono qui per chiarire ogni vostro eventuale dubbio sulla lettera ricevuta."
Le due lo fecero entrare e si accomodarono in soggiorno. Il mago iniziò a parlare "Immagino che voi siate molto scettiche rispetto a ciò che avete letto nella lettera, ma posso dimostrarvi che la magia esiste davvero" "lo sappiamo" intervenne Isabelle "Quello che non sapevamo è l'esistenza di un mondo magico" anche se lo nascondeva bene la bambina era molto agitata e un vaso poco lontano esplose in mille pezzi. Il mago non battè ciglio. Tirò fuori una bacchetta di legno, borbottò qualcosa e il vaso tornò come nuovo.
"Per dimostrarvi che sto dicendo il vero domani vi posso portare a fare le spese per la scuola. Il mondo magico è vicino, ma molto ben nascosto." "Allora ci rivedremo domani signor Filley. Grazie per la visita" "Grazie a voi, buona giornata." Con questo il mago se ne andò e la figlia abbracciò la madre con le lacrime agli occhi per la felicità

Will you love me? Always (Piton)Where stories live. Discover now