2 ** Guardo di sbieco il muro. Appare
la coda bifida di una lucertola,
compare il dorso, rivestito di squame
e..negli interstizi della siepe
già non la vedo..come se con un
guizzo fulmineo, un lesto strascicare
di zampe si fosse divincolata in un
cunicolo; come se il crocicchio dei
colori lividi del tramonto, il riverbero
di un fievole sfarfallio di raggi l'avesse
resa invisibile. Forse è sgusciata in
una fessura, in un anello d'ombra,
in una zona morta dei miei occhi,
forse in una crepa nascosta, dove
cade l'intonaco e affiora la calce,
sfuggendo alla mia vista, ormai
inafferrabile.
3 ** Raggio di luna, filo argenteo,
trapassi e non frangi geometrie
di ragnatele per posarti rilucente
su steli d'erba. Impalpabile, quasi
impercettibile. Ti nascondi sempre
nel chiaro di luna, nella moltitudine.
Hai traversato il siderale vuoto interstellare
per consegnarci il tuo mistero.
4 ** Per un attimo ti sembra
di raggiungere il nervo delle cose.
Ma un battito di ciglia non è
un colpo d'ali che ti solleva
ed è vana ricerca aspirare
al sillogismo dell'esistenza.
Così ritorni nell'orbita della vita
come una favilla, ormai incasellata
in una goccia, come in un'impronta
di luce un tremito d'ombra.
12** La natura immersa nella Primavera.
L'aria tersa e serena. La notte
ritornano le lucciole a colorare
spighe e roveti. Le stelle
dipingono angoli di campi, margini
di strade. E le trascorse stagioni
ritornano come le parole dei morti
nella memoria dei vivi distrattamente
sul far della sera.
13** L'oscurità invoca con le sue ombre