Capitolo Undici

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Londra, 29 Maggio 1864, 7:56 am

Louis' pov

Mi rigirai nel letto, mentre le lenzuola erano appicciate alla mia pelle a causa del calore dell'estate che era quasi arrivata.

Stropicciai gli occhi, strofinandoli velocemente, prima di sbadigliare ed allungare il braccio, trovando un'altra persona di fianco a me.

Guardai il ragazzo dai capelli ricci mentre dormiva, sembrava un angelo sceso dal cielo apposta per me.

A volte mi sembrava di non essere abbastanza per lui, di averlo fatto soffrire troppo. Sapevo che non ero la persona giusta per lui, non lo ero per niente, eppure non lo allontanavo, perché ero troppo egoista e volevo tenerlo stretto a me. Non volevo lasciarlo andare per niente al mondo, era la cosa più preziosa che avevo.

Passai una mano tra i suoi capelli, accarezzandogli piano i ricci, scompigliati e sparsi dappertutto sul cuscino su cui era appoggiata la sua testa.

Aveva la bocca lievemente aperta, posizione che assumeva spesso quando era molto assonnato e aveva dormito poco.

Effettivamente non avevamo dormito molto la sera prima, eravamo troppo impegnati a fare l'amore per addormentarci.

Tolsi la mano dai suoi capelli ed accarezzai piano e delicatamente il suo petto con i polpastrelli, cercando di non svegliarlo. Dal petto passai alla spalla, poi al braccio ed infine alla mano, appoggiata sulla sua coscia, sfiorandogli le dita.

"Come fai ad amare una persona come me?" sussurrai mentre continuavo ad accarezzarlo, aveva ancora gli occhi chiusi e non sapevo se stesse ancora dormendo, speravo fosse così. 

Un mugolio uscì dalle sue labbra, prima che il suo corpo cambiasse posizione, girandosi dal mio lato, lasciandomi la vista completa del suo viso dai tratti pronunciati che tanto amavo.

Aprì lentamente gli occhi prima di sbatterli velocemente e si passò svogliatamente la mano tra i capelli, cercando di aggiustare i suoi ricci ribelli.

"Buongiorno." sussurrò con voce roca, essendosi appena svegliato.

"Buongiorno piccolo." ricambiai e sorrisi, quei sorrisi che ero solito fare quando eravamo insieme.

"Dormito bene?" chiesi e lui ridacchiò, mentre allungò la mano, toccandomi il viso.

"Dovresti tagliare un po' la barba, pizzica." mi disse mentre mi sfiorava il mento.

Chiusi gli occhi sentendo le sue mani che mi sfioravano delicatamente, era così in tutto quello che faceva, Harry era delicato in ogni tocco e ogni bacio.

"Mi piace così com'è." risposi sorridendo mentre gli rubai un bacio veloce, che lo paralizzò lì sul suo lato del letto.

Lo guardai con un sorrisetto compiaciuto prima di alzarmi ed indossare dei vestiti puliti, prendendo quelli che avevo gettato sul pavimento la sera prima e mettendoli nel cesto dei panni da lavare.

Mi diressi verso il bagno della mia camera, dove mi lavai il viso e i denti.

Quando uscii vidi Harry ancora nel letto, mentre aveva il viso affondato nel mio cuscino.

Sorrisi ed andai vicino a lui, sdraiandomi di nuovo al suo fianco a pancia in giù, mentre con una mano accarezzavo il dorso della sua schiena, vedendo come ero riuscito a farlo rilassare.

"Come mai sei così teso?" gli chiesi mentre lui si voltò, con la pancia all'aria, così da poter avere un contatto visivo con me. I suoi occhi nei miei, verde con l'azzurro.

1864 | l.s. | Where stories live. Discover now