cap.17

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Passano le ore e il sole salì in cielo per indicare l'inizio di un nuovo giorno, anche se Peter tormentato dagli incubi non riuscì a riposare neanche un minuto di quelle poche ore che scandiscono le ore della notte.
Di prima mattina Tony si alza e con passo lento si trascina nella immensa cucina, dove vi trovò la moglie che con molta cura preparava la colazione alla piccola Stark che pazientemente aspetta nel suo seggiolone.
"Manca qualcuno o sbaglio?"
Disse Tony notando che all'appello mancava quel qualcuno che negli ultimi mesi lo aveva dannato.
"Visto che dorme meglio non svegliarlo"
Rispose la donna posando a tavola ciò che aveva preparato.
"Ma è giorno di scuola"
Ricordò giustamente Tony.
"Con tutto ciò che è successo in gita la classe di Pete è giustificata"
Tony si sedette in silenzio, realizzando di essersi perso molte cosa, prima di Thanos nulla gli sfuggiva, specialmente se era un qualcosa che riguardava la sua famiglia, ora invece in queste due settimane sono cambiate così tante cose che all'eroe in armatura sembra sia passata una vita.
"Bene, appena Pete si sveglia gli chiederò cosa vuole fare con Spiderman"
Sospirò bevendo un sorso di caffè bollente, rimuginando ancora sul timore di non riuscire a proteggere il suo piccolo dal piano orribile che Misterio aveva avviato contro suo figlio. Ma non ebbe il tempo di potersi rilassare e godersi quella bella e gustosa colazione che un forte rumore fece girare i due coniugi che guardandosi preoccupati scattano nella camera del figlio, il quale in preda ai suoi soliti incubi continuava a dimenarsi nel sonno. I signori Stark entrarono nella camera trovando sul pavimento una serie di libri e la lampada rotta in mille pezzi, il ragazzo deve aver accidentalmente spinto i libri dal comodino che cadendo hanno trascinato la lampada con loro, colpa della sua super forza.
Tony e Pepper evitando i cocci di ceramica arrivano da Peter. Tony immediatamente blocca i polsi del figlio per evitare di provocare altri danni o che si facesse male, poi lo prende per le spalle stringendolo a se mentre la moglie cerca di svegliarlo.
Quando riprese i sensi il ragazzo aveva un sguardo spaesato e terrorizzato.
"Hey Pete calma, va tutto bene"
Gli disse Tony accarezzandogli i capelli per rilassarlo, i due adulti si scambiarono sguardi indecisi su cosa fare mentre Peter cercava di fare tornare normale la sua respirazione.
Una volta calmata la situazione Pepper si diresse verso la cucina per portargli la colazione in camera,Tony girava per la stanza come un avvoltoio mentre Peter se ne stava seduto sul letto in silenzio.
"Allora Peter hai qualcosa da dirmi?"
Domandò sedendosi a lato del letto, nella stanza tornò do nuovo il silenzio.
"D'accordo, silenzio, è bello il silenzio giusto Pete, a te piace tanto a quanto pare....senti lo che tutto questo è stato un casino per te, ma andiamo vuoi continuare ad avere incubi a vita? Dimmi cos'è che più ti tormenta, ti prometto che finirà tutto poi."
Ritornò di nuovo i silenzio, Peter ormai si era abituato a quel silenzio da dopo Thanos, ma per Tony quel silenzio era solo un altro ostacolo che impediva al suo piccolo di stare tranquillo, nel frattempo Pepper era entrata e lasciato la colazione ma neanche questo bastò per smuovere Peter.
"Uff. Lo sai inizi a seccarmi, va bene stai in silenzio ma devi rispondere a questa domanda. Cosa intendi fare con Spiderman?"
Tony parlò quasi scocciato e irritato per il comportamento di suo figlio ma appena poste la domanda quest'ultimo alzò la testa sorpreso, ma rimase ancora in silenzio.
"Pete tra qualche ora ho la conferenza stampa e devi dirmi se vuoi che si sappia la tua vera identità o no. So che non vuoi partecipare in prima persona ma almeno devo sapere come vuoi procedere"
E finalmente Peter parlò, anche se la sua risposta fece rimanere Stark sorpreso, credeva di essere ormai convinto di cosa avrebbe risposto ma a quanto pare non è così.
"Va bene se è questo che vuoi, sarà così. Forza ora mangia. E dopo voglio vederti giù"
Concluse prima di uscire, una volta rimasto solo Peter spinto da un certo languorino lentamente iniziò a mangiare i pancakes ricolmi di sciroppo.

Più tardi nella hall della Stark Tower si radunarono decine di giornalisti, questa era una conferenza stampa importante, con tutto ciò che era successo nessuno se la sarebbe persa e Tony dal canto suo fece in modo che ogni persona sulla faccia della terra la possa vedere per chiarire una volta per tutte chi sono i cattivi e chi i supereroi in questa storia. Perfino l'eremita che vive da solo in una capanna in montagna avrebbe visto o almeno sentito la diretta di questa conferenza visto che Stark aveva chiamato anche varie stazioni radio. Insomma nessuno poteva scamparsi la diretta.
Quando tutti presero posto nella sala conferenze una dipendente delle Stark industries richiamò il silenzio e annunciò l'ingresso dei due CEO dell'azienda, che una volta chiamati entrarono nella sala, tutti rimasero sorpresi di vedere anche il genio miliardario playboy filantropo, soprattutto che nessuno sapeva che fosse tornato.
Tony Stark si sistemò dietro al leggio con sua moglie al fianco e iniziò il suo discorso.
"Bene. Buongiorno a tutti, sono qui oggi non solo per annunciare il mio ritorno ma per mettere in chiaro alcune questioni che personali mi stanno molto a cuore. Tutti noi sappiamo cosa sia successo in Europa la scorsa settimana e del video di un certo Misterio. Ebbene lo dirò una sola volta volta e voglio che sia chiaro a tutti...... Spiderman è un Avengers. Quel video che avete visto è soltanto frutto di un buon lavoro dietro a un computer. Quel ragno protegge il Queens e New York ogni notte, e per non dimenticare ha combattuto in prima fila contro Thanos"
Un una piccola frazione di silenzio si alza prontamente una voce che chiede..
"Chi si nasconde dietro la maschera? Sono vere le voci?"
"Come ho già detto prima quel video è una menzogna e.."
Cercò di dire Tony ma fu interrotto di nuovo.
"È vero che suo figlio è Spiderman?"
"Questa è un assurdità! E comunque Spiderman ha stabilito di voler tenere segreta la sua vera identità, ma è irragionevole che un ragazzino compia quelle gesta. Misterio è un gran illusionista e ci ha ingannato tutti. Pertanto coloro che continueranno a dare fastidio a Spiderman o a mio figlio sarà sancito secondo le leggi e con questo ho finito"
Concluse il genio miliardario inizia a uscire mentre fu tartassato da domande dei giornalisti che chiedevano di Misterio, Spiderman o di suo figlio, ma Tony e Pepper semplicemente li ignorarono mentre la moderatrice prese parola per annunciare la fine della conferenza.
Fuori dalla sala Tony parlò a Happy che intendo gli aveva fatto strada.
"Allora Happy è andata bene no?"
Chiese
"Beh sì si può dire di si"
Rispose un po' incerto.
"Allora dov'è che hai lasciato il mio Spiderboy?"
Chiese in fine alla sua guardia del corpo che gli mostrò dove aveva accompagnato il figlio del suo capo visto che il ragazzo aveva bisogno di uscire e così fece.
Mettendosi alla guida Happy portò Tony di fronte a una palestra non molto lontana dal centro di New York.
"L'hai portato in palestra?"
"Lui mi ha chiesto di accompagnarlo qui"
Rispose l'autista.
"Sì ma perché venire fin qua giù quando c'è una palestra pluriaccessoriata nella torre"
Tony era scettico e non capiva il motivo di questa ultima azione di suo figlio.
"Proprio non ti ricordi eh!"
Gli rispose Happy, evidentemente conosce qualcosa che a Stark sfugge.
"Bene illuminami"
"Questa è la palestra dove Peter veniva da piccolo"
Tony fece un dolce sorriso ricordando a quando il suo piccolo si divertiva provando mille sport, e ricordando quando di nascosto andava a vedere il mini torneo di basket della scuola elementare Peter sembrava minuscolo a confronto con i canestri.
"Bene vado a prendere il ragnetto"
Tony Stark scese e entrò nella palestra e oltra a trovare un piccolo gruppo di ginnaste che si esercitavano sulle attrezzature non vi era nessun altro, presto capì che il suo ragazzo era semplicemente scappato via usando quella della palestra come scusa.
Tornò quindi in auto diretto verso casa mentre Jarvis aveva già iniziato la ricerca di connessione per connetterti con Karen e trovare Peter.

Arrivò nel suo laboratorio e Jarvis gli inviò la notifica del segnale. Il luogo mostrato sulla mappa richiedeva l'intervento di un uomo di ferro, così indossò l'armatura e si precipitò fuori volando per i cieli di New York.
"Giuro che ora quella ampolla per pesci vivente con il mantello mi sentirà."

La fine del ragno🕸️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora