CAPITOLO 9

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Maya entrò in casa sua. Non aveva la minima idea di cosa avrebbe detto a sua madre.

Aveva la mente offuscata e ancora non aveva ricordato bene tutto della scorsa serata.

Sua madre piombò alla porta d'ingresso, con le mani incrociate e con lo sguardo le fece capire che era meglio raccontare subito tutto, "allora dimmi, mi avevi detto che saresti andata ad una festa con Chiara, non avresti fatto tardi e poi ti chiamo 20 volte e né tu né chiara mi avete risposto" disse sua madre, a quel punto Maya riuscì ad inventarsi qualcosa, "Mamma stai tranquilla, ero da Chiara, siamo state molto alla festa perché ci siamo intrattenute a chiaccherare con dei nostri compagni dato che non ci vediamo da due settimane, dopodiché Chiara mi ha invitata a casa sua a dormire perché i suoi non erano in casa solo che eravamo così stanche che ci siamo addormentate subito e io ho dimenticato di chiamarti. Scusa Mamma, non succederà più, prometto" Maya disse questo tutto d'un fiato e non sapeva neanche lei come aveva fatto a mentirle così, dato che di solito non ne era capace.

Sua madre ci credette al 50% però dopo averle fatto la ramanzina, la lasciò andare.

Maya corse in camera sua, doveva riordinare i suoi pensieri, erano troppi.

Ripercorse tutta la serata e le vennero i brividi a pensare a Denis che le aveva urlato addosso. Non avrebbe mai pensato che Denis, il ragazzo dolce e impossibile, avesse questo lato così oscuro, era evidente che non era riuscito a controllare la rabbia.

Maya poi si ricordò di quando la buttò nel letto, arrossì al solo pensiero. Ricordò i suoi dolci baci sul suo collo e poi sempre più giù, Maya sorrise, pensando che Denis si era fermato. Un altro ragazzo non lo avrebbe fatto e nessuno probabilmente sapeva che era ancora vergine.

Maya ricevette un messaggio: "incontriamoci al parco, fra mezz'ora. Devo parlarti" era da parte di Denis. Scese in sala e disse a sua madre che voleva uscire con Chiara, "nono signorina , dopo essere scomparsa per una notte, col cavolo che esci di nuovo, per oggi stai a casa, sei stata fuori abbastanza"

Maya sbuffò, sapeva che era inutile insistere, anche se non capiva perchè ora faceva la parte della madre protettiva ed esigente, dato che non lo era mai stata.

Maya era cresciuta solo con sua madre e suo padre, beh, non lo aveva mai conosciuto e a detta della madre era semplicemente un uomo che non andava ricordato così Maya non aveva mai fatto domande.

Maya doveva trovare il modo di uscire anche lei aveva bisogno di parlargli ma soprattutto di vederlo.

Non si vedevano da neanche 2 ore e già sentivano la mancanza l'una dell'altro.

Maya decise di uscire dalla finestra, sì, sì sarebbe fatta male e sarebbe stato rischioso, ma voleva vederlo.
Fece come detto e si fece solo un graffio sul braccio, niente di che.

Si incamminò, non aveva preso neanche un giubotto e faceva molto freddo, quindi cercò di affrettarsi e si fece caldo sfregandosi le mani sulle braccia.

Ad un certo punto una macchina si fermò vicino a lei, era Marco
"hei vuoi un passaggio? Vedo che hai freddo, dai salta sù" Maya non si fidava, nonostante l'altra sera se lo fosse praticamente limonato a tutti.

Marco vide che era riluttante nell'accettare così disse "Mi dispiace per quello che è successo al parco, ho perso il controllo ma davvero puoi fidarti di me" , Maya decise di salire in macchina solo perchè stava morendo di freddo, salì e si mise la cintura.

Ad un certo punto sentì la testa sbattere contro il finestrino e poi, il buio.

He loves control // denis dosioWhere stories live. Discover now