Chapter 1

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Ero appena uscita da scuola, tutti amano il fine settimana ma io, io lo odio.
Il fine settimana non avevo scuse per stare fuori tutto il giorno.
Dicevo ai miei che andavo a studiare da un'amica durante la settimana.
Ma quale amica? Mi chiudevo in biblioteca e stavo chiusa tra i miei libri che tanto amavo.
Tornavo a casa in skate verso le 7, cenavo e uscivo di nuovo senza il permesso di nessuno.
Devo ammettere di essere piuttosto brava a scuola, i miei professori sono tutti bravi, eccetto quella di italiano, lei è terribile, povero marito che la sopporta.

Non ho fatto molto questo weekend, è passato molto veloce, sono stata sullo skate e la sera sono stata in spiaggia. Ah e ho fatto amicizia con un gattino.
Domani inizia di nuovo la scuola e venerdì scorso ci hanno detto che sarebbero arrivati 4 nuovi studenti.

*Lunedì mattina
Mi sveglio alle 6 per uscire prima di casa. Alle 7 sono già pronta ed esco di casa nonostante abbia scuola alle 08:30.
Indosso una felpa gialla che mi arriva alle ginocchia, pantaloni neri e anfibi, indosso il mio capello e vado in un parchetto vicino scuola. Vedo 2 ragazzi mai visti, chissà se sono i ragazzi nuovi. Dicono che vengano dall'Italia, mi piacerebbe andarci.
Fatte le 8 mi avvio a scuola.
Mi siedo al mio solito posto, l'ultimo vicino alla finestra.
Entra la prof di Matematica e annuncia
:-Salve ragazzi, oggi come già detto in precedenza avremo il piacere di avere con noi nuovi 4 studenti,-entrano e si siedono uno accanto a me e gli altri 3 nella seconda fila. Poi la professoressa riprendere
:-Trattateli bene, sono Italiani, quindi aiutateli con la lingua.- se non parlano l'inglese cosa cavolo sono venuti a fare.

Il ragazzo accanto a me mi sorride ed io lo ignoro. Era moro e riccio con occhi verdi, molto verdi. Durante la pausa pranzo cerca di avviare una conversazione con me.
X:-Hey, mi chiamo Daniele, e tu sei? -
Io:-Stephanie- dico a tono basso
D:-Non mi sembri una che parla molto- dice sorridendo.
Io:-Hai ragione ed ora se non ti spiace mi sento un po' a disagio- gli dico girandomi dall'altro lato e bevendo la mia acqua.
Lui non mi ascolta e si siede di fronte me.
D:-Perché sei così - lo guardo facendo cenno di non capire
:-Insomma, oggi ti ho osservata e ho visto che non hai tanti amici, ed io che provo ad esserti amico, mi allontani, non capisco -
Mi innervosito alle sue parole
:-Non mi conosci, non sai chi sono, sai a malapena il mio nome. Quindi non provare a sparare più sentenze su di me. - mi alzo e me ne vado nell'aula di scienze dato che sarebbe stata la mia prossima lezione.
Finita scienze finita la scuola.

Mi incammino verso una casa abbandonata dove vado sempre a mangiare.

Ma vengo fermata da una voce
X:-Hey! Fermati- mi giro e trovo lui, DANIELE.
D:-Dove vai così di fretta? - io mi infastidisco dalla sua voce insomma cosa vuole da me?
Io:Mi spieghi cosa vuoi da me? - dico fermandomi di scatto
D:-Nulla volevo farti solo compagnia-
Io:Non ho bisogno di compagnia - dico iniziando a camminare più veloce.
D:-Bella la frangia- mi arrendo.
Io:-Ok, vuoi venire con me? Eh va bene. Ma se ne fai parola con qualcuno, ti vengo a cercare - dico prendendolo per la maglia.
Fa il segno della chiave sulle sue labbra carnose e fa finta di buttare la chiave
D:-Promesso.-

*******
Arrivati a destinazione mi giro verso di lui e lo vedevo confuso.
D:-Non capisco, preferisci stare qui che andare a casa tua a mangiare? -
Vado vicino ad uno dei pezzi caduti della casa, mi ci siedo sopra ed esco il pranzo.
Io:-Tu non sai... - mi interrompe continuando la frase
D:-Niente di me, non mi conosci e bla bla, ho già sentito questa frase- gli porgo la mela che avevo nel mio porta pranzo, lui la prende e la morde.

********
Daniele Pov.
Addento la mela che lei mi aveva appena porto, mi siedo accanto a lei con solo il suo porta pranzo a dividerci.
Io:-c'è qualcosa che mi piace di te. Ma non capisco cosa. Eppure sono sicuro che tu non sia così dura dentro di te.- dico guardando la mia mela
S:-E che-fa una pausa-é complicato ed anche lunga come storia, e non sono una di quelle che parla con uno che conosce da solo un paio di ore- infondo la capisco, insomma non mi conosce, perché vorrà parlare con me della sua vita, quindi decido di fare un passo io verso di lei.
Io:-Sai in realtà la mia vita non è come sembra, so che solo guardandomi avrai pensato, wow questo avrà una vita stupenda, con mamma e papà che li manderanno nella migliore università che ci sia. In realtà è un casino, i miei genitori, se così possiamo chiamarli, hanno lasciato me e il mio fratellino più piccolo ai miei zii, la sorella di mia madre e suo marito, loro si che sono gentili, ma i miei non ci volevano. E allora hanno aspettato che io avessi 18 anni per mandarci qui. Se devo dirla tutta non è stato nemmeno un problema per me. Insomma odiavo i miei genitori.- dico in fine sorridendo.
Lei mi guarda fisso negli occhi e non so se sono riuscito a convincerla a parlare o le faccio solo pena. Forse la seconda.
S:-La mia famiglia mi odia, è come se non esistessi. Sono solo loro e i miei fratelli, a casa sono invisibile, entro e loro non se ne accorgono, esco e loro non se ne accorgono, perfino mio padre che da piccola mi portava a cavallo con lui, mi detesta adesso. Non so perché ne so cosa gli ho fatto. Sono stata sempre la pecora nera della famiglia, mai un regalo di compleanno, né di Natale. Mai una gita scolastica con i miei compagni. È questo che mi porta a chiudermi, non sono abituata ad avere un buon rapporto con le persone. E forse è per questo che oggi non volevo che venissi con me. - dice con la testa china tutto ciò che non avrebbe raccontato a nessuno.
Io:-Wow, siamo due bei casini- dico facendola sorridere.

*************
Stephanie Pov

D:-Wow, siamo due bei casini- dice come reazione a ciò che ho detto, scatenando in me un piccolo sorriso divertito.

Restammo insieme tutta la giornata e devo dire di essermi divertita tanto, chissà forse non è male questo Daniele.

~My Sister Changed My Life ~ Chase Hudson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora