Il contrario

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Oh si! Alex si stava davvero divertendo.
Avanzò dritta, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, con il passo degno di una modella esperta, da quando aveva usato il suo potere su quell'essere qualcosa dentro di lei era cambiato, sentiva ancora l'adrenalina scorrerle nelle vene, si sentiva sicura e soddisfatta di se come non lo era mai sta, aveva voglia di combattere ancora, di far vedere al mondo quanto fosse superiore! Aveva deciso che avrebbe distrutto quegli esseri che le avevano rovinato l'esistenza, e che avrebbe fatto la stessa cosa, ma molto più lentamente, con il loro capo che si credeva il migliore, gli avrebbe dimostrato che a causa della sua stoltezza aveva appena firmato la sua condanna, aveva osato risvegliare lo spirito guerriero e vincente che si nascondeva in lei e le aveva fatto scoprire i suoi immensi poteri, era finito.
Mentre pensava a tutto questo le si era formato in viso un ghigno che faceva apparire i suoi occhi glaciali la cosa più pericolosa al mondo e Jack se ne accorse, ma al posto di esserne spaventato, sorrise a sua volta e disse con il tono fiero tipico di chi dimostra di aver avuto ragione tutto il tempo "ti sta venendo un istinto assassino vero?" Quella domanda sottolineava già la risposta sottintesa "è normale, questa è l'adrenalina che si prova quando si combatte, ma per noi è diverso, combattere fa parte del nostro DNA, sia per noi Custodi che per voi Filix, stai solo scoprendo ciò che sei in realtà: una guerriera potente che vince, sempre"
Lei non rispose ma il suo ghigno si fece più largo, e Jack comprese che aveva recepito perfettamente il messaggio.
Dopo un po' di cammino si trovarono dinanzi a un imponente Hotel e vi entrarono, il tempo di trovare una stanza che facesse al caso loro, con due camere ognuna con un letto, per non dover condividere quell'intimità inappropriata per due ragazzi che si conoscevano da così poco tempo, e una sala che le divideva, era stata lei a richiederla e lui, nonostante avesse fatto una faccia offesa, aveva accettato.

5 giorni dopo...

Tornarono dopo una lunga caccia ai Gemelli (come loro li avevano soprannominati), da quando erano arrivati in quell'Hotel ne avevano uccisi un centinaio.
"Sono distrutta!" Esclamò Alex, che aveva deciso di concedergli una tregua da quella freddezza
"Ah peccato, e io che avevo voglia di fare un giretto nella tua stanza.." Disse Jack con tono malizioso
Ormai Alex si era arresa al carattere da casca morto del ragazzo e aveva deciso di stare al gioco.
"Ma per quello sono sempre in forma!" Fece la rossa facendogli l'occhiolino
"Allora arrivo, fatti trovare li"
"Certo vado subito" detto fatto.
Quando Jack, ormai al settimo cielo, entrò nella stanza di Alex, la trovò stesa sul letto con uno sguardo più che sexy, ma prima che potesse fare un passo verso di lei, la rossa si alzò e gli si avvicinò invertendo le parti, ora era lei ad essere con la schiena rivolta verso la porta. Iniziò a baciargli il collo e poi finalmente arrivò alle labbra, iniziò baciarlo dolcemente, poi quando capì che lui non ce la faceva più lo spinse sul letto, ma al contrario di seguire il suo esempio corse verso la porta e prese la chiave di essa dal comodino e prima che lui potesse alzarsi lo guardò, gli fece l'occhiolino e chiuse la porta facendo scattare la serratura.
Si sentiva soddisfatta per averlo ingannato così facilmente e ora che lui non c'era poteva stare un po' tranquilla, uscì dal loro piccolissimo appartamento e si diresse verso un bar davanti all' Hotel dove alloggiavano, si sedette ed ordinò una cioccolata calda, era sempre stata golosa, soprattutto di cioccolato.
Iniziò a sorseggiarla lentamente mentre pensava felice a mille modi per torturare quello stronzo che si faceva chiamare L'ombroso, era talmente persa nei suoi pensieri che non si accorse dell'arrivo di un bel ragazzo della sua età che dovette tossire forte per farsi notare, subito Alex alzò lo sguardo allarmata, ma quando vide quel bellissimo spettacolo si calmò e sorrise allo sconosciuto, che prese quel sorriso come un invito a sedersi.
"Piacere io sono Sebastian, ma tutti mi chiamano Seb!" Sorrise il ragazzo
"Io sono Alexa, ma tutti mi chiamano Alex"rispose lei scherzosa, era davvero bello con i suoi capelli biondissimi dalla forma che ricordava quelli di Jack e con gli occhi neri come la pece, esattamente il contrario di quelli della ragazza
"Hai degli occhi bellissimi" disse Sebastian incantato dai quei pezzi di ghiaccio, ma per lei non era strano, chiunque si soffermasse su di lei rimaneva soggiogato dai suoi occhi
"Grazie!"
"Come mai tutta sola?"
"Oh non sono sola purtroppo"
"Io non vedo nessun'altro"era un po' perplesso
"Perchè non è qui, mi sono voluta allontanare per un po'"
"Da come parli sembra che viviate insieme"
"È così, ma non farti strane idee, è...è mio fratello"
"Ah" sembrava decisamente sollevato
"Che ne dici di farmi vedere dove vivi?" Era una richiesta insolita ma lui sembrava un bravo ragazzo, e poi se avesse fatto qualcosa che non le andava genio sapeva bene come difendersi, quindi accettò "ok, ma dobbiamo fare silenzio, mio fratello è li e...diciamo che per liberarmi di lui l'ho chiuso in camera mia"
"Ahahahahah, sei furba"
Detto questo si incamminarono, poco dopo arrivarono davanti alla porta dell'appartamento, entrarono, Jack non si era ancora liberato, meglio, varcarono la porta della camera del moro e Alex accese la luce
"Chi è lui?" Jack si era alzato non appena li aveva visti entrare, era roso di rabbia...o era gelosia?
"Che ti importa?" Rispose stizzita la ragazza
"Mi importa eccome, sai che non puoi fidarti di nessuno!"
"È solo per quello che non vuoi???!!!" Era furiosa, ancora una volta si era illusa, ma di cosa poi?!
"Portalo subito fuori!!!"
"No"
Nel frattempo il ragazzo fissava il muro, calmo...troppo calmo, ma in quel momento Alex era troppo irritata per dare peso al suo comportamento
"Non ti preoccupare, me ne vado"era così calmo
"No!"Alex non l'avrebbe data vinta a un ragazzino viziato
"Tuo fratello è arrabbiato però, meglio che me ne vada"
"Ecco bravo... Aspetta un po', suo fratello?! Io non sono suo fratello"
"...oh"
"Sebastian ti posso spiegare, io non volevo..."Disse la rossa con tono supplichevole, ma non fece in tempo a terminare perchè il ragazzo le prese le spalle e la baciò dolcemente, dischiudendole le labbra con le proprie sotto lo sguardo allibito di Jack
"Non ti preoccupare" e così Sebastian se ne andò.
Appena chiuse la porta, Alex guardò malissimo il moro e corse, con le lacrima agli occhi, in camera sua (che aveva la porta con la serratura rotta) mentre gli gridava "ti odio!!! perchè non prendi coraggio e mi dici ciò che provi invece di impedirmi di conoscere altri ragazzi?!"poi sbattè la porta lasciando un Jack adirato, umiliato, ferito, ma soprattutto triste, si Jackson l'imperturbabile era triste.

La ragazza con gli occhi di ghiaccioDonde viven las historias. Descúbrelo ahora