quinto capitolo

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Mi voltai e chiesi scusa. Non potevo credere ai miei occhi, non era uno sconosciuto, ma solo l'insopportabile migliore amico di Tommy, Bryan Russo. Quella volta ebbi l'impressione che stesse seguendo me ovunque e non Tommy, me lo ritrovavo ovunque. Giurai che prima o poi l'avrei ucciso, non sopportavo di vederlo gironzolare a me.
<<hey bambolina, perché sei arrabbiata? Cosa ti ho fatto?>> disse rompendo il silenzio
<<nono niente,ora vado a scuola che sono in ritardo>> dissi in fretta e furia, era scomodo andare a scuola con lui sinceramente.
<<devo  andarci anche io a scuola ci andiamo insieme?>>mi pervase un enorme fitta allo stomaco, non era ne fame, ne nulla di bello, ma il fastidio di vederlo accanto a me
<<no grazie, ora meglio che vado>> dissi linquidandolo.
All'entrata della scuola salutai  Tommy e due ragazze che frequentavano i miei stessi corsi, Melany e Jessica, erano le sue uniche ragazze con cui feci amicizia in quei giorni
Varcata la soglia dell'aula,ognuno prese il proprio posto e non avendone uno mio,mi fiondai all'ultimo banco accanto alla finestra e rimasi da sola, ma parlai troppo in fretta. Bryan spalancò la porta dell'aula e fece un altra delle sue solite battutine facendo ridere  tutta la classe compresa me. Il professor McGregor insegnava chimica,era abbastanza severo con gli alunni, infatti trovando ancora Bryan in piedi, lo rimproverò dicendogli di trovare posto. Durante la lezione, mi passó un bigliettino " Hei bambolina cosa ti ho fatto?" riuscii a leggere solo quello, il professore mi beccó a non ascoltare la lezione. Essendosi arrabbiato molto portó me e Russo dalla preside.
<<preside questi due si passavano bigliettini durante la lezione di chimica.>>
<<Russo bentornato devo dire che la presidenza é la tua seconda casa vero? Ma stavolta hai portato con te una bella ragazzina come mai? Cosa ha fatto lei signorina?>>
<<non ho fatto niente ho solo letto il bigliettino >>
<<signora preside da premettere che non ho fatto nulla, le ho solo passato un bigliettino.>>
<<voi alunni ne combinate di tutti i colori,dovrete solo rimanere a scuola per due ore a studiare chimica>>
<<perfetto,ci mancava solo questa>> dissi inviperita>>
<<la vedo molto contenta di passare altre sue ore insieme al suo compagno di classe signorina>>
<<moltissimo,non vedo l'ora>>
<<posso capire cosa ti ho fatto, non ti conosco nemmeno>> sbraitò con tono moderato Russo
<<Niente, ora con il vostro permesso preside torno in classe ad ascoltare la lezione>>
<<tornate in classe>>
Rimanemmo  a scuola  e trovammo posto sul prato nel cortile della scuola, presi le mie cuffie per non ascoltarlo, mi accorsi che lui, Bryan mi fissava,lo vidi con la coda dell'occhio, ma si accorse che avevo notato tutto e distolse lo sguardo, mi accorsi dai suoi atteggiamenti che stava per dirmi qualcosa, ma le parole gli morirono in bocca.
<<sabato vuoi venire ad una festa?>>chiese con aria speranzosa
<<chiedo ai miei se posso>> dissi secca senza mostrare alcun interesse per quello che mi stava dicendo. Ero arrabbiata con lui per avermi fatto prendere una punizione inutile per colpa sua, certo però che anche la preside fu esagerata.
<<d'accordo, fa come ti pare>>disse
Misi le cuffie e feci ripartire la canzone che stavo ascoltando secondi prima che l'Inter rompesse. Dopo una lunga ora trascorsa a non fare nulla, aprii il libro di chimica e cominciammo a studiare. Ad un tratto sento Bryan avvicinarsi un po' troppo a me, eravamo arrivati ad un centimetro di distanza, provò a spostarmi un ciuffo di capelli che mi era cascato sul viso, ma lo interpretai male e quindi mi spostai, gli dissi di non essere una delle tante ragazze che si faceva ammaliare dai suoi gesti e dai suoi sguardi. Ero tutta un altra cosa. Feci per andarmene.
#Spaziome
Questo capitolo non é molto lungo ma spero vi piaccia se volete lasciate un like e un commento.... Al prossimo capitolo

Innamorata del &quot;nemico&quot;Where stories live. Discover now