Parte 6 'Til it appens to you'

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'Il primo giorno del nuovo lavoro...in definitiva, invece di agente ti chiameremo detective, da oggi in poi! Congratulazioni' Natasha si complimentava con la Tyler all'ingresso della Stazione di Polizia; il Falco era al suo fianco, con la solita espressione tipica: scocciata.

La moretta aveva brillantemente superato gli esami per passare di grado e ce l'aveva fatta al primo tentativo, nonostante fosse rientrata in servizio a soli tre mesi dalla nascita del figlio ed avesse potuto studiare nei ritagli di tempo, scarsissimi. Si era organizzata, alla perfezione, tra professione e gestione del bambino.

Era talmente caparbia ed ostinata in ogni circostanza che aveva ottenuto il punteggio più alto fra tutti i candidati ed una sorta di bacio accademico dal Comandante Fury, che era nella Commissione d'esame.

'È un bel passo avanti, niente turni strani o pattugliamenti. Ed alla tua età, è un successone' aggiunse il Capitano.

'Grazie, l'ho fatto soprattutto per il bambino. Tranne emergenze in notturna, per cui potrei essere chiamata improvvisamente, avrò un orario più umano e potrò organizzarmi con facilità tra il nido e la baby sitter' Rafflesia ci aveva ragionato e le era parsa un'ottima opzione.

'Clint, che c'è?' Tony lo esortò a esprimersi, pareva avesse il voltastomaco.

'C'è che l'hanno assegnata all'Unità Vittime Speciali, dedicata ai reati sessuali. È un reparto con situazioni bruttissime, turpi, troppo coinvolgenti...' si lamentò.

'Ah...il reparto del Sergente Hill!' Bruce commentò verso la moretta 'è una dura, ed è gravoso avere a che fare con quel tipo di vittime, tuttavia sono certo che imparerai moltissimo'.

'La trovo un'attività investigativa stimolante...adesso vado, il mio partner è arrivato ed è meglio che mi presenti. Grazie per la presenza e la solidarietà' la Tyler si accomiatò, dato un bacetto al Falco.

Aveva appena intravisto il collega, con cui avrebbe fatto coppia, entrare nell'open space riservato alla sua nuova Unità: Sam Wilson, soprannominato Falcon, un ex pilota di elicotteri dell'Aeronautica statunitense in congedo, che si era arruolato nei ranghi della Polizia della città, al termine della parentesi militare.

Era un ragazzo di una decina danni più di lei, di colore, piuttosto prestante, originario di Washington; notò il gran bel fisico curato, i capelli rasati, il pizzetto scolpito come voleva la moda, i profondi fanali scuri, il completo elegante e non vistoso. Aveva un'ottima reputazione e sembrava un tipo a posto.

'Ah, ora è chiaro il problema!' Stark prese in giro Barton, facendo la radiografia a Falcon 'fin quando tua moglie andava di pattuglia con il collega di mezza età prossimo alla pensione o con la compagna di corso dormivi sonni tranquilli, ora che lavorerà gomito a gomito con lo stallone nero ti trema la terra sotto i piedi!'.

'Smettila!' Rogers bofonchiò, dando un pizzicotto a Tony 'Non fomentarlo...Clint, per favore, togliti strane idee dalla testa. La tua signora è una professionista e ha occhi solo per te, lo sa l'intero Distretto. Rimani concentrato sulle nostre operazioni e sull'allenamento'. Erano parole al vento e Steve consapevole di stare sprecando il fiato ma aveva dovuto provare a tenere a bada l'ansioso coniuge.

'A proposito di lavoro, dobbiamo collaudare i nuovi fucili di precisione acquistati dal Capo per noi, per cui...' Thor segnalò la porta, con gli occhi cerulei al cielo, spingendoci leggermente il Falco, che era rimasto coi piedi incollati al pavimento, con la testa che faceva capolino verso l'entrata dell'ufficio di Rafflesia, giusto in tempo per scorgere Wilson che si esibiva in un sorriso a trentadue denti, stringendole la mano.

'La famigerata Rafflesia. Ciao, sono Sam!' affabile e cortese, si introdusse.

'Piacere...perché famigerata?' domandò, posando la tracolla di pelle sulla scrivania che aveva un cavaliere di carta con scritto il suo nome, attaccata a quella di Wilson, nella parte anteriore.

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