[2] 𝙇𝙤𝙨𝙩 » Percy Jackson [IN REVISIONE]

15.5 Il sogno

[12.07.2020 ~ capitolo revisionato ✔]

La prima cosa che vidi quando il sogno iniziò fu una scena che mi fece venire il vomito e il magone allo stesso tempo.

Era una notte limpida e fredda, quella. La ricordavo bene: era circa cinque mesi dopo che avevamo trovato Luke. Il fuoco scoppiettava allegramente proprio al centro della piccola radura in cui ci eravamo stabiliti; Talia, avvolta in almeno tre coperte molto pesanti, dormiva profondamente. Luke stava seduto a circa un metro di distanza; seduta in braccio a lui c'era la piccola Alex, avvolta in una coperta cremisi. Aveva la testolina appoggiata al suo petto e si stava lasciando cullare, scossa da brividi di freddo. «Va un po' meglio?» le chiese Luke.

«Sì» rispose lei «ma ho ancora freddo. Perché non possiamo trovare una casa? Sai, una con un letto vero... morbido... e un po' caldo. Ma solo un po', perché dopo non lo sopporto»

Luke sospirò piano. Sistemò meglio la coperta intorno alla bambina. «La troveremo prima o poi, Alex. Devi solo avere un po' di pazienza»

«Anche Lia dice così. Pensavo che la capretta ci portava in una casa...». Sospirò delusa. «Corriamo sempre. Lia non mi lascia fare niente. Io voglio fare male ai mostri, come voi»

«Ci arriverai, prima o poi» la rassicurò lui.

«Lia non vuole che imparo» 

«Non è vero che non vuole. Solo che sei-»

«Troppo piccola». La piccola Alex si imbronciò. «Non è giusto. Io voglio aiutare Lia. E voglio aiutare te. Anche tu sei mio fratello»

Osservai Luke fissarla sorpreso. C'era una tenerezza nel suo sguardo... era quello il Luke che conoscevo, non quello che stava cercando di distruggere l'Olimpo. Erano due persone completamente diverse... e quella consapevolezza mi faceva un po' male. «Sai una cosa, Alex?» disse «Domani mattina la prima cosa che farò è insegnarti. Va bene?»

Il volto della piccola Alex si illuminò. Gli rivolse un largo sorriso sdentato. «Davvero? Mi insegni davvero?»

«Sì, ma solo se dormi» promise lui.

«No, sono troppo contenta per dormire. Possiamo iniziare adesso?»

«Mmh» disse lui, facendo una piccola smorfia «va bene. Prima lezione: per combattere bene si deve riposare. Quindi adesso dormi»

La piccola Alex si rabbuiò un poco. Luke trasalì improvvisamente. Gli aveva dato la scossa. «Non mi piace» brontolò.

«Scusa, ma è vero» si giustificò lui «e non darmi più la scossa, va bene? Adesso dormi»

La piccola Alex sbuffò, ma si accoccolò contro il suo petto. Chiuse gli occhi mentre lui la stringeva a se, baciandole la cute. «Sogni d'oro, piccolina» sussurrò.