Capitolo 2

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<Mi dispiace, Sam>

E si era lasciato cadere.

A quel punto sentii un forte calore pervadermi e venni avvolta dal buio.

***

Mi risvegliai in una stanza d'ospedale. Shoto stava dormendo su una poltroncina di fianco al mio letto.

Mi misi a sedere. Ero completamente frastornata. L'ultima cosa che ricordavo era la vista di Shoto che si lasciava cadere nel vuoto. Poi nulla. Ma a giudicare dal suo stato, non era caduto. Non sembrava aver subito alcun danno.

Lui lentamente aprì gli occhi. Appena notò che ero sveglia, gli brillarono gli occhi e mi abbracciò. Poi iniziò a piangere. E volevo piangere pure io, ma dovevo essere forte. Mi morsi il labbro per trattenere le lacrime mentre lui si sfogava.

Shoto: Mi dispiace di averti fatto preoccupare.

Samantha: Più che farmi preoccupare, mi hai fatto perdere 5 anni di vita, ma ti perdono.

Iniziai a ridere. Chiaramente non era il momento adatto, ma avevo bisogno di alleggerire la tensione.

Samantha: Piuttosto. Che ci faccio qui? Che è successo?

Mi raccontò tutto: lui si era buttato, ma qualcosa lo stava tenendo sospeso nel vuoto. Dell'energia colorata fuoriusciva dai miei palmi, i miei occhi erano completamente neri e tutto il mio corpo era avvolto da energia. Guidando quella forza avevo appoggiato Shoto al suolo, ed ero svenuta.

Avevano chiamato i soccorsi, mentre lui mi era rimasto vicino, nonostante non riuscisse a concepire l'accaduto.

Mi avevano portato all'ospedale e avevano chiamato i miei genitori, che stavano parlando con il medico mentre io dormivo.

Shoto: Hai idea di cosa sia?

Samantha: Sono sconvolta quanto te...

Entrò il dottore seguito a ruota dai miei. Mia madre mi abbracciò trattenendo le lacrime.

Medico: Immagino il tuo amico ti abbia raccontato dell'accaduto. So che ti potresti sentire scombussolata, ma non c'è niente da temere. Ora spiegheremo tutto.

Samantha: Può rimanere anche Shoto?

In quanto a mio migliore amico, volevo sapesse tutto pure lui.

Medico: Se ci tieni. Il tuo è un caso molto raro, ma non impossibile. Il tuo corpo ha sviluppato un secondo quirk, che però ha tardato a manifestarsi. C'è una possibilità che il tuo corpo continui a sviluppare Unicità, quindi non è da escludere che tra alcuni anni avverrà di nuovo. Ad ogni modo, ora hai anche un quirk che dalle descrizioni sembra molto simile a quello di tua madre. Con le dovute analisi lo verificheremo. Per ora è tutto.

Rimasi un secondo in silenzio. Due Unicità.

Il potere di mia madre è chiamato Cosmic Energy. Per farla breve, da tutto il mio corpo si disperde dell'energia composta da fotoni carichi, perfettamente modellabile. Lei lo usava per le scenografie ai suoi spettacoli.

Possedere 2 poteri. Non credevo fosse possibile.

***

Dopo essersi assicurati che mi fossi rimessa, effettuarono delle visite. Il giorno seguente uscii dall'ospedale, in mano il foglio delle analisi.

Era stata confermata la presenza del quirk di mia madre. Ora dovevo solo allenarlo.

Durante il viaggio in macchina, continuai a rimuginare.

Due quirk vuol dire doppia responsabilità. Mi sentivo in colpa. In colpa per non essere riuscita ad aiutare Shoto. In colpa per aver fatto preoccupare i miei cari. In colpa per questa strana situazione che ha probabilmente dato problemi a tutti. Mi sentivo una responsabilità in più addosso. Se mi era stato concesso un secondo quirk, dovevo usarlo al massimo.

Nel pomeriggio telefonai a Shoto.

Dopo il tentativo di suicidio, Enji Todoroki era cupo in volto ed era diventato silenzioso. Si sentiva probabilmente in colpa per ciò che era successo al figlio. Aveva deciso che Shoto sarebbe rimasto a casa alcuni giorni, per "chiarire la questione".

Samantha: Senti, Shoto. Alla fine cosa farai?

Shoto: Che intendi?

Samantha: Dico, per le superiori. Dopo tutto questo tuo padre vuole farti andare ancora alla UA?

La UA, o Yuei, è la migliore scuola per Heroes del Giappone. Da lì sono usciti molti Heroes professionisti. Ovviamente Endeavor vuole mandare Shoto lì.

Shoto: Sì, e comunque stavo pensando di andarci in ogni caso. É un ottima scuola, e voglio diventare Hero comunque.

Samantha: Mi avevi mostrato anche altre scuole per Heroes...

Shoto: In quanto a formazione e prestazioni è la migliore.

Samantha: Capisco...

Shoto: Perché questa domanda?

Samantha: Mi stavo chiedendo se avessi avuto qualcuno che conoscevo in classe.

Shoto: HAI VERAMENTE INTENZIONE DI ANDARE ALLA UA?!

Allontanai il telefono dall'orecchio. Stava urlando troppo.

Samantha: Era un idea...

Shoto: ...

Samantha: ...

Shoto: Mettiamocela tutta all'esame!

Samantha: Così ti voglio! Ah, un'altra cosa. Mia madre mi ha spiegato come funziona il quirk, e riesco ad attivarlo. C'è una palestra per quirk qui vicino. Mi daresti una mano ad allenarmi?

Shoto: Certamente!

Nei mesi seguenti ci allenammo costantemente.

Era come imparare una lingua straniera. Si parte dalle basi.

Imparai a lanciare scariche di fotoni. Poi a creare campi di forza. Poi a fluttuare. Poi a modellare l'energia.

Infine cominciai a mettere le cose insieme. Avevo imparato l'alfabeto, ora dovevo creare le frasi.

In 4 mesi feci progressi incredibili. Oltre all'allenamento, ogni scusa era buona per esercitarmi. Prendere oggetti, spostarli, fare lavoretti usando solo il quirk.

Mi sento pronta, e domani si terrà l'esame d'ammissione.

Nota di Nova (nome da cambiare):

Allurs. Ho cambiato un po' il format e anche la storia.

L'ultima frase sappiate che è al presente perché da adesso non racconta più del passato, ma descrive gli eventi mano a mano che succedono.

Scusate i disagi che causa la mia indecisione.

Ve se ama 'na cifra.

Bye:)

Supernova - A MHA OC STORYWhere stories live. Discover now