CAPITOLO 4: Le opzioni.

22.4K 571 270
                                    

AURA

Arriviamo in un capannone abbandonato. Mi guardo intorno e noto con dispiacere che non ci sono alre case vicino.

-Vieni- dice Josh mentre scende dall'auto. Il mio corpo ci mette un pò a rispondere ai comandi. Mille idee mi frullano in testa: in questa casa potrebbe accadere di tutto, da un semplice schiaffo a violenza fisica e psicologica.

-Pensavamo che non saresti più venuto!- dice un uomo castano e con occhi azzurri in tono di sollievo. Poi il suo sguardo si posa su di me, e so cosa sta per dire. -Oh Josh, volevi tenertela tutta per te?- dice sghignazzando.

-Non dire stronzate- risponde il ragazzo sorridendo.

-Che farai con lei?-

Josh mi guarda prima di rispondere. -Ancora non lo so.- Mi prende per un braccio e mi trascina verso una porta.

-Siediti- mi ordina lui. E' un'ufficio. C'è una scrivania in ciliegio e un computer di ultima generazione. Certo è ovvio, sono mafiosi.

-Ti starai chiedendo perchè sei qui e perchè non ti hanno portata con le altre...- comincia lui mentre si versa del vino in un bicchiere di vetro. -Semplicemente perchè mi hai colpita e ho deciso che resterai con me.- La sua naturalezza mi spiazza e mi offende. Non sono un'oggetto cazzo.

Non riesco a capire... vuole che resti con lui a quale fine?

-Non pensare a cose strane. Non ci sposeremo ne staremo insieme, non sono cosi cattivo- dice con un sorriso che sembra dimostrare il contrario.

-Allora dimmi, che cosa dovrei fare?- chiedo in tono di sfida.

-Puoi restare con me, sarai circondata dal lusso e potrai avere tutto ciò che desideri- risponde mentre beve dal bicchiere. Dio, è davvero sexy questo ragazzo...

-Ovviamente tutto ha un prezzo, non è così?-

Lui mi guarda con espressione compiaciuta. -Sarai la mia 'soddisfazione'-

-Che cosa intendi dire con 'soddisfazione'?- rispondo agitata. So cosa intende con questo termine, ma forse mi faccip troppi film mentali.

-Andiamo, sai benissimo cosa intendo. Con soddisfazione, intendo sesso-

-Stai scherzando vero?!- urlo alzandomi dalla sedia, ma poi lo guardo e mi risiedo subito.

-Cosa vorresti dire con questo?-

-Un ragazzo come te non può volere una poveretta come me. Voglio dire, puoi avere donne migliori di me...-

-Sono tutte delle ragazze facili- dice con una smorfia. -Farlo con una studentessa... è più eccitante- dice con voce seducente.

Non so cosa rispondere e sinceramente, mi sento offesa.

-La seconda opzione è la seguente: andrai con le altre ragazze e diventerai una prostituta oppure i miei uomini ti venderanno a qualche miliardario disperato. Se io fossi al tuo posto, sceglierei la prima opzione- dice guardandomi in modo impassibile.

Se resto con lui, avrò tutto, ma ci saranno anche dei pericoli, ma meglio di fare la prostituta. Nel migliore dei casi, lo arresteranno e mi riporteranno a casa sana e salva.

-Quanto sarà pericoloso stare con te?-

-Se restrerai con me, non ti accadrà nulla, te lo giuro-

-Okay, allora vada per la prima opzione- dico velocemente senza pensarci troppo.

-Decisione saggia!- risponde fiero. -Però ci sono delle regole che devi rispettare: non avvicinarti a nessun'altro uomo, devi fare ciò che voglio, non intrometterti nei miei discorsi. Se segui queste tre semplici regole, non ti farò nulla. Ora andiamo, ho molto da fare.- Apre la porta ed usciamo.

-Ricky, cancella questa ragazza dalla lista- dice riferendosi a un ragazzo con occhi verdi e capelli scuri. -E tu Marcus, voglio che prepari la merce che questa notte dovrà lasciare la casa- ordina a un ragazzo bassino e grassottello.

Josh e io usciamo di casa e saliamo di nuovo sulla sua auto. Ripercorriamo la stessa strada che abbiamo fatto per venire qui. Credo che andremo in città, dato che riesco a vedere in lontananza degli edifici, ma deviamo in una strada sterrata circondata da alberi giganti. La mia bocca si spalanca quando vedo una villa enorme.

-Dove siamo? chiedo curiosa.

-Nella mia casa- risponde in tono incolore.

Entriamo in casa e vedo oggetti che costeranno una fortuna. Saliamo le scale e apre una porta.

-Questa sarà la nostra camera.- Il mio cuore accelera e non per l'emozione, ma per paura.

-Avanti entra, non mangio mica- esordisce sorridendo. Lui si avvicina e posa le mani sulla mia vita mentre mi scosta i capelli e comincia a baciarmi il collo.

-E' arrivato il m... momento?- chiedo con un filo di voce.

Non risponde. Mi prende per mano e ci avviciniamo al letto. Si sbottona la camicia grigia e la getta a terra. Non posso fare a meno di guardare il suo corpo, è così... bello. Mi fa stendere sul letto e comincia a baciarmi. Il mio corpo trema di paura. Mi sfila la maglietta e continua a baciarmi il petto mentre con una mano mi accarezza la gamba.

Anche se non sono vergine, non riesco a non sentire dolore. Mi riesce difficile accettare di stare con lui solo per non temere una punizione.

Il Re Della MafiaWhere stories live. Discover now