New friend.

5.1K 300 32
                                    

Era passata una settimana e di Hemmings nemmeno l'ombra. Non fraintendermi, non me ne poteva fottere di meno, anzi era una specie di liberazione visto che lo incontravo ovunque.

"Hey!" sentii chiamarmi dall'altra parte della mensa e mi voltai.

"Ciao Mickey!" lo salutai con la mano, mentre lui mi fece segno di raggiungerlo al suo tavolo. Non era solo, c'era anche Calum.

"Hey, asiatico!", aggrottò le sopracciglia per il soprannome che gli avevo affibbiato.

"Io. Non. Sono. Asiatico." mi ripeté, forse per la milionesima volta.

"Che fate?" domandai, sedendomi.

"Aspettiamo un nostro amico." rispose Cal, prendendo un grande morso dal suo trancio di pizza. Nello stesso momenti arrivò un ragazzo con un cappello in testa da cui fuoriusciva il ciuffo castano chiaro, una felpa blu, degli skinny jeans neri e uno zaino sulle spalle.

"Ciao ragazzi!" salutò, poi si accorse della mia presenza. "Hey, io sono Ashton" si sedette.

"Io sono Lila." dissi sorridendo.

"Hai degli occhi..."

"Strani? Sì, lo so. Avere qualcosa di bizzarro ti permette di far parte della combriccola di Clifford." risposi.

"Potete smettere di spettegolare come due comari?" domandò Calum sbuffando e quando feci la linguaccia, alzò gli occhi al cielo. Feci per prendere il mio budino alla vaniglia ma non lo trovai sul mio vassoio. Mi voltai e vidi Cal con una mano dietro la schiena.

"Avanti, dammelo." allungai una mano, in attesa.

"Cosa?" chiese con finta innocenza.

"Il budino, so che l'hai."

"Non so di che cosa stai parlando."

"Calum!" protestai.

"Okay, okay. Tieni." e mi passò il contenitore.

"Ma è vuoto!" mi lamentai. Calum alzò le braccia e lanciò un occhiata a Michael che tratteneva a stento una risata.

"Clifford, Hood!" invece di scusarsi, iniziarono a ridere come matti. Sospirai e alzai gli occhi al cielo, avevo a che fare con dei bambini.

Con mia sorpresa, Ashton mi diede il suo dolce.

"Sicuro?" domandai, non volevo essere scortese.

"Sì, e poi non ne avevo tanta voglia." scrollò le spalle.

"Grazie!"

Controllai l'ora.

"Merda! La lezione di Fufferman inizierà tra dieci minuti e io non so un cazzo!"

"Oh, andiamo! Non deve essere poi così male economia!" disse Cal, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia. "Ash ti può aiutare, lui è un genio in questo campo." aggiunse.

"Davvero?" chiesi. Ashton scrollò le spalle.

"Mi aiuterai? Ho bisogno di ripetizioni. Per favore, per favore!" implorai.

"Okay." rispose.

"Grazie!" e lo abbracciai, cogliendolo un po' alla sprovvista. Rendendomi conto del mio gesto, mi staccai velocemente e abbassai lo sguardo la faccia in fiamme.

"Figurati." disse sprezzante.

Daughter || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora