Viaggio.

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Mi siedo comodamente
nel mio solito posticino.
Metto le cuffie,
inclino la testa
e guardo oltre il finestrino.
Piove da un po',
l'ombrello ho già chiuso.
Qualcuno mi parla,
non sento,
mi scuso.
Il tragitto è lungo,
devo aspettare.
Le macchine in fila
pronte ad avanzare.
Le ragazze davanti
continuano a parlare,
gli occhi io chiudo
e comincio a sognare.
Lui che avanza e
mi prende la mano,
noi due che danziamo.
Fare baldoria
davanti a un divano
quando c'è la Nazionale.
Passeggiare
fra le strade di Ortigia,
partire, ma senza valigia.
Vedere, toccare,
perdere e prendere.
Mi sveglio dal sonno:
è ora di scendere.

-asxtroo.

Fragile.Where stories live. Discover now