Capitolo Nove

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Flashback.

«Sono in una situazione complicata.. In realtà sono io ad essere complicata.» Abbasso lo sguardo sospirando.

«Ehi, tranquilla. Per me va bene, non voglio farti pressioni. La situazione è davvero complicata e ti capisco. Ma lasciami passare del tempo con te, a me piace farlo, anche tanto.» Alzo lo sguardo verso Fede e accenno un piccolo sorriso.

«Mi concedi di restarti ugualmente accanto?» Lo vedo avvicinarsi di più e annuisco lentamente.

«Beh, grazie. Mi sento onorato.» Ridacchiamo e si piega a lasciarmi un piccolo bacio sulle labbra.

«Prometto di non metterti nessuna pressione, faremo le cose con calma.»

«Ti stancherai e andrai via.»

«Andrò via solo se tu lo vorrai.» Mi alzo sulle punte cingendogli il collo e lasciandolo sorpreso questa volta sono io a baciare lui.

Fine Flashback.

«Ehi, a cosa pensi?» Mi volto verso Paul e scuoto la testa.

«Nulla, tranquillo.» Accenno un sorriso e mi alzo dal prato.

È passato già un mese da quando ho parlato con Fede di tutto ciò che è successo con Paulo, è devo ammettere che è abbastanza imbarazzante quando siamo tutti nella stessa stanza. Specialmente dopo che Paulo è venuto a sapere che io e Fede avevamo iniziato ad uscire insieme. Ma sono sicura che poco gli importi ormai. Sarà andato avanti, proprio come ci sto provando io. Capita che torni a pensarlo, che quando i nostri sguardi si incrociano il mio cuore perde un battito, ma devo accettare quel che è stato e pensare solo al futuro.

«Non ci credo.» Ed ecco nuovamente Paul che mi segue mentre mi reco ad un chiosco di gelati. Oggi io ed alcuni della squadra maschile ci siamo organizzati per venire al parco. Chi con la moglie, chi con i figli, approfittandone della bella giornata.

«Paul, sul serio.» Provo a rassicurarlo e ordino un gelato per me ed Edin.

«Ti conosco e so perfettamente cosa succede quando metti in moto il cervello. Inizi a farti tremila paranoie.» Lo guardo sbuffando per poi distogliere lo sguardo.

«Mi sento in colpa.. Per Fede.» Ammetto ciò riprendendo a camminare

«Perché ti senti in colpa?» In due secondi mi ha affiancata e prende il gelato che era per Edin, dandolo a quest'ultimo non appena ci corre incontro.

«Capita.. Beh, che io..» Mi blocco non appena noto Paulo e Antonella raggiungere il resto. Paul segue il mio sguardo e sospira.

«Federico è consapevole, sapeva che la cosa non era facile e gli hai spiegato perfettamente i tuoi sentimenti. Non farti nessun problema, sul serio.» Sto per ribattere ma preferisco limitarmi ad annuire alle sue parole. Infondo aveva ragione, ho chiarito fin dall'inizio come stavano le cose con Federico.

«Scusate il ritardo!» Parli del diavolo..

«Sei perdonato, ma solo perché a breve entrerai nella nostra squadra!» Noi eravamo gli unici a conoscenza che la Juventus aveva comprato Federico come nuovo giocatore della juventus.
L'aveva annunciato alla cena a casa di Zaza, eravamo tutti sorpresi e anche felici di sapere ciò.

«Taci, qualcuno potrebbe sentire e sai perfettamente che il mister non vuole che si sappia finché non ci saranno le visite mediche.» Paul alza le mani ridacchiando e Fede si avvicina a me lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia.

«Ti sono mancato?» Annuisco lentamente accennando un sorriso.

Dopo circa mezz'ora ci troviamo divisi in squadre avendo organizzato una piccola partita di pallone, come nostro solito.

Tú me completas | Paulo DybalaWhere stories live. Discover now