Capitolo 1 (pt.2)

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Quando si risveglia per la seconda volta, il cielo è di un colore più acceso, e i suoi vestiti sono ripiegati sul tavolinetto lì accanto. Kyungsoo non è nei paraggi, quindi Kai decide di alzarsi. Il corpo gli sembra strano, come se fosse reduce da una notte di sesso clandestino.
Prende l’autobus verde alla fermata appena dietro l’angolo. Si appoggia ad una sbarra, e avverte il mormorio del motore sotto i piedi. Quando arriva al garage, Chanyeol è il primo a notarlo e, prima di potersene rendere conto, si ritrova stretto tra le sue braccia.
“Kai!” ride Chanyeol, scompigliandogli i capelli. Probabilmente gli è davvero mancata quella faccetta ingrugnata, “Wow, non mi aspettavo di vederti così presto! È passata meno di una settimana, no? È un record per te!”
“Sì?” si districa gentilmente da quella presa, salutando gli altri ragazzi che si avvicinano per vedere la fonte di tutto quel baccano.
“Beh, ci siamo a malapena visti quella notte che ti sei imbucato nella gara con la tua Jaguar sciccosa, ma lo conto come un esserci visti,” Tao lo tira in un abbraccio, mentre Kris si avvicina e gli batte sulla testa con una chiave.
“Dov’è Lu Han? Dovrò prostrarmi per ottenere il suo perdono dato che gli ho rigato la Skyline?” ride Kai, ma già conosce la risposta. Di mattina presto, quelle persone che girovagano attorno all’officina sono le uniche che ci lavorano. Solo Kris, Yixing, Chanyeol, Baekhyun e Tao.
“Beh, Lu Han non c’è, ma puoi andare a strisciare ai piedi di Kyungsoo intanto,” Yixing gli dà una botta e Kai sbatte le palpebre alla vista di Kyungsoo seduto su una panchina e chino su un portatile. Alza gli occhi per tutta quella confusione e gli occhi si spalancano alla sua vista, come un cervo di fronte a dei fanali.
“Ti presento il nuovo componente degli EXO-K, quello con la Genesis nera che hai quasi gettato di sotto l’altra settimana!” Yixing lo spinge in avanti, facendolo quasi inciampare. Le sue labbra si tirano in un sorriso e Kai si avvicina lentamente.
“Sì, sì... okay. Mi dispiace davvero per la tua auto. Ricominciamo da capo?” allunga una mano, “Sono Kai,” e questa volta suona come una presentazione. Kyungsoo esita qualche secondo, poi si allunga per stringergli la mano, le dita calde e piccole nella presa dell’altro, “Sono Kyungsoo. E non mi dispiace affatto per la tua Jaguar.”
Chanyeol scoppia a ridere dietro di loro, “A nessuno dispiace mai per la Jaguar.”
Kyungsoo inclina la testa confuso.
“Sai come si dice, che ogni uomo uccide le cose che ama, tranne quelli intelligenti? Quelli intelligenti ingaggiano qualcun altro per farlo. Ed ecco il ruolo di Kai. Un mercenario,” Chanyeol lo punzecchia nelle guance. Sembra divertito mentre racconta questa storia, “Ecco cosa fa per vivere. Ecco perché non viene alle gare, non più. Non per i soldi, almeno.”
“Non sembri un assassino,” dice Kyungsoo. E che complimento, pensa.
Kai si siede accanto a Kyungsoo sulla panchina. L’altro ragazzo non fa una mossa quando le loro spalle arrivano a toccarsi, “Una Ferrari 360 Spider rosso fiammante, una Lamborghini Gallardo LP 570-4 gialla, una Jaguar XJ saloon argentata, una Porche Carrera S bianca, una Maserati Spider blu cielo. Fatti un paio di conti. Macchine perfette per uno showroom, l’estremo sogno di lussuria e autocompiacimento moderno, che appassiscono in garage privati e parcheggi sul retro. Il sogno di qualcuno andato in fumo. In questa città, c’è sempre qualche vecchio uomo ultramillionario che cerca uno schianto contro un muro.”
Auto che andranno perse tra le pratiche di un divorzio o che non si è riusciti ad ottenere da un’eredità. Auto i cui proprietari sono andati in bancarotta e non posso più permettersi di pagarle. Auto guidate da signore disprezzate. Frodi assicurative. Vendetta. Disperazione. Amore. Ci sono così tante ragioni per gettare un’auto giù da un burrone. Lo stridore dei cerchioni contro l’asfalto o lo scricchiolio del metallo contro un muro, ecco il suono di un sogno andato in fumo.
“Ecco cosa uccide lui. I sogni di sporchi ricconi figli di puttana. Una manciata di soldi divenuta amore divenuto una carcassa di metallo.”
“Ti pagano bene,” dice Kai, appoggiandosi al cofano aperto di una Silvia bianco arrugginito, “Sorprendentemente, le persone pagano un sacco per vedere qualcosa distrutto.”
“Non tutti hanno il coraggio di schiantare una Porche pura contro un’insegna e poi gettarla giù dalla strada. Le persone sono capaci di pagare un patrimonio per queste crudeltà. Continuo a ripetergli di darci almeno le parti da rivendere prima di schiantarle.”
“Non sarebbe lo stesso. Quelle signore sole hanno bisogno di una morte rispettosa se non possono avere una vita degna di loro.”
“Ecco perché non gareggi più. Perché ormai guidi solo per schiantarti,” dice Kyungsoo, le sopracciglia corrugate nel pensare. È più carino quando sorride, pensa Kai.
“Quindi tu come ti mantieni?” gli chiede, gli occhi che percorrono le dita sottili delle mani di Kyungsoo. Mani che sono strette sul suo ventre.
“Io... lavoro in banca. Non è così eccitante, se paragonato alle vostre scommesse.”
“Sgranocchi numeri. Controlli i soldi del mondo. Sei un banchiere in camicia bianca che cerca un po’ di avventura nel weekend,” Kai sorride stuzzicandolo. Kyungsoo annuisce e basta.
“Qualcosa del genere.”
“Hey, dovresti uscire con noi a bere qualcosa ‘sta notte! Sehun e Lu Han vengono più tardi,” Yixing lo colpisce sulla schiena mentre passa.
“Devo rifiutare, ragazzi,” dice Kai mentre gli altri grugniscono irritati, “Forse la prossima volta. Ora devo andare. Salutatemeli.”

ArbitrageWhere stories live. Discover now