Capitolo 39

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E com'è ogni santo giorno la sveglia inizia a suonare, il peggio è che sono anche le cinque del mattino.
Oggi è finalmente arrivato il gran giorno.

GRANDE per modo di dire, anche perché non voglio vedere quello scarto umano di mio padre, ma purtroppo sarò costretta.

Stamattina sono felice, ieri è stato un giorno magnifico.
Luca ha passato il pomeriggio qui, anche se sono molto confusa, non ho ancora capito cosa siamo.

Mi sveglio controvoglia dal mio adorato letto.
E inizio a controllare se nella valigia c'è tutto.

Dopo aver controllato vado verso l'armadio, non ho intenzione di vestirmi in modo appariscente.
Voglio mettere qualcosa di comodo.
Decido di mettere dei leggins neri  con una felpa grigia.

Più comoda di così.

Vado in bagno e faccio una doccia calda, adoro fare la doccia la mattina, anche se non lo faccio spesso, mi aiuta a staccare tutto e non pensare a niente.

-Marika sei pronta? - urla mia madre da camera sua
-quasi-urlo anch'io

Esco dalla doccia e mi lavo i denti e cerco di aggiustare l'obbribrio che si trova sulla mia faccia

Mi vesto e finalmente sono pronta.
Esco dal bagno e mi dirigo in cucina
-buongiorno-saluto mia mamma con un bacio sulla guancia

-ciao amore mio, dai prendi la valigia e che siamo già in ritardo-dice mia madre velocemente
-si, però con calma-dico con la voce impastata dal sonno

-ma che calma, siamo in ritardo-lancio uno sguardo all'orologio attaccato alla parete della cucina
-ma che ritardo-siamo più che in orario manca ancora un'ora alla partenza

-e se anticipano il volo, dai vai a prendere la valigia-dice frettolosamente mettendo quello che gli serve nella sua borsa

-ok... - dico scocciata
Ritorno in camera mia e prendo la valigia

-dai andiamo - dice mia madre appena sente che arrivo in salotto.
Sempre frettolosamente apre le porta e andiamo in macchina.

Sto arrivando Londra

LUCA POV'S

Oh cazzo, sono ritardo.
Vabbe come al solito
La sveglia non ha suonato, l'unica fortuna è che sono '' un'uomo '' e ci metto due minuti a vestirmi e a lavarmi.

L'unica cose che devo fare adesso è trovare la voglia di alzarmi dal letto.

A malavoglia mi alzo e mi dirigo in bagno.
Oggi sono a casa da solo, mia sorella è andata a dormire dal suo ragazzo e mia madre e mio padre sono come al solito al lavoro, ma non gliene faccio un problema... Insomma, sento la loro mancanza, ma so che lo fanno per noi, per portare un po' di soldi a casa dato che non siamo le persone più riche di questo mondo

Mi lavo i denti e la faccia, torno in camera e prendo dell'armadio una tuta nera e una felpa dello stesso colore, sono uno di quelle persone che si veste alla moda, ma quando non ha voglia di fare un cazzo sembra un barbone e oggi non ho voglia di fare niente, vorrei solo mettermi a dormire nel letto.

L'unica cosa che mi spinge a essere attivo è Marika, ieri è stato bellissimo, Oddio sembro una ragazzina che parla della sua cotta.
Beh un po' è così, ancora ci dobbiamo chiarire, ma PENSO di essermi fidanzato.

Non l'avrei mai detto, io fidanzato, fino due a masi fa a questo pensiero mi sarei messo a ridere.

Ho ancora tempo per dormire altri venti minuti e poi vado a coprire i graffi che ho sulle braccia con un po' di fondotinta, mi sento un makeup artist

Secondo me è meglio che lì opri adesso
Non ho voglia, ci metto due minuti per aggiustare tutto

So che non dovrei tagliarmi, un giorno smetterò, magari quando non avrò più tutte queste pressioni e questo stress che vivo ogni fottutissimo giorno.

Mi sdraio sul mio letto e piano piano chiudo gli occhi e sprofondo nella sonno.

MARIKA POV'S
Elia per la duecentesiama volta prova a chiamare Luca.
È come se fosse sparito, sono le sei e un quarto e dovevamo essere già partiti, fortunatamente sono riuscita a convincere le prof ad aspettare.

-non mi risponde-dice Elia mettendo via il telefono
-provo a chiamarlo di nuovo-dico
-voi provate a mandargli dei messaggi-continuo esasperata

Ma può essere così stupido.
Il telefono inizia a squillare, ma niente non risponde.
Magari gli è successo qualcosa, magari il proprietario di casa sua gli ha fatto del male.

Sto andando in panico, Elia e Gionata lo notano.
-Marika tutto ok? - mi chiede Elia
Non rispondo, il mio sguardo rimane fermo e l'ansia prende il controllo del mio corpo

-no Elia, non va bene - dico impanicara restando ferma a guardare il vuoto
-e se quel maniaco gli ha fatto qualcosa? - continuo  ad immaginare Luca per terra sanguinante

-tranquilla, Luca sa cavarsela, e poi quel maniaco senza i suoi scagnotti non è niente, solo uno stronzo - dice provando a consolarmi, gli si legge in faccia che è preoccupato

Sta per continuare a parlare ma la suoneria del mio telefono lo ferma.
Luca.

A Luca🌹
Mi spieghi dove cazzo sei?
Dovevamo partire un quarto d'ora fa

Luca🌹
Mi sono addormentato
Adesso arrivo
dite alle prof di aspettare altri cinque minuti

A Luca🌹
Ok, però muoviti

Metto il mio telefono nello zaino che mi sono preparata per il viaggio, mi sento sollevata
-era Luca?-mi chiede curioso Elia
-si, ha detto che si era addormentato.
Sono morta praticamente-sussurro le ultime parole

Gionata che fino ad allora non aveva parlato inizia a tranquillizzarmi
-Marika devi stare tranquillo, non è la prima volta che Luca ha dei problemi con quello, si è un pazzo maniaco-se cerca di tranquillizzarmi così non ci sta riuscendo

Vede che mi sto impanicando ancora di più è si ferma
-vabbe l'importante è che sta bene e che sta arrivando... No? - mi chiede retorico

-quindi siete riusciti a chiamare Luca?-chiede Melissa attaccando la telefonata con la madre.
-si, fortunatamente- dico

-ragazzi eccomi-dice Luca avvicinandosi all'entrata della scuola, dove si trova la maggior parte degli studenti in questo momento.

-oh finalmente sei arrivato Luca-lo rimprovera la prof di italiano
-forza ragazzi-urla entrando nel pullman che ci porterà all'aeroporto

-poi mi spieghi perché sei così cretino, mi hai fatto preoccupare. Pensavo che il proprietario di case tua ti avesse fatto male-dico abbassando la testa

-no, non fare così, devi stare tranquilla... Ok? - dice, anche se non sembra molto convincente, stiamo parlando comunque di un mafioso, quello con un colpo secco ti uccide

Mi alza il mento e mi da un bacio dolce, per tranquillizzarmi immagino.

LUCA POV'S
Ha ragione a preoccuparsi, ma fortunatamente non è successo niente.
L'unico problema ora è che non sono riuscito a coprirmi le ferite e mi sono scordato anche il fondotinta di mia madre a casa.

Speriamo che nessuno noti i tagli

SPAZIO MIO
La storia è arrivata a 4000 letture, che è davvero tanto per me.
Vi ringrazio e spero che il capito vi sia piaciuto❤️✨

SOLO TU SAI CONTROLLARMI E AMMAZZARMI//CAPOPLAZAWhere stories live. Discover now