Pensavo di odiarti| Five Hargreeves

Chapter sixteen: i love you

Io, Luther, Cinque e Klaus eravamo in cucina a prendere un caffè.

C- Gesù, chi devo uccidere per avere una tazza di caffè decente?

Risi.

K- Sentite non è una cosa facile da dire.

B- Non è una buona idea.

Ero riuscita a riconoscere la voce di Ben.

K- Ho evocato papà ieri notte.

Scoppia in una risata fragorosa e Luther, Cinque e Klaus mi guardarono male.

K- È vero Olivia!

O- Sì e scommetto che l'hai rievocato da drogato.

K- L'ho rievocato proprio perché non ero drogato.

Scoppiai di nuovo a ridere.

C- Supponiamo che sia vero. Cosa ti avrebbe detto?

K- Mi ha fatto la solita predica sul mio aspetto e i fallimenti della mia vita. Ma anche detto qualcosa riguardo al suo omicidio.

B- Ora lo dice.

K- Lui si è... suicidato

Silenzio.

Poi scoppiai nuovamente a ridere.

O- Tra tutte le cazzate che hai detto fino ad adesso questa è la più idiota.

L- Non ho tempo per i tuoi scherzi.

K- No no no vi sto dicendo la verità ha detto che era l'unico modo per farci tornare tutti a casa.

L- Papà non si sarebbe mai suicidato. Klaus se stai mentendo ti giuro che-

?- Il Signor Klaus ha ragione.

Ci girammo tutti verso la voce che aveva appena parlato e vedemmo Pogo.

P- Purtroppo ho aiutato il Signor Hargreeves ad attuare il suo piano.

Pogo ci spiegò tutto il piano di papà, di come avesse disattivato nostra madre per evitare che corresse in salvo a lui e di come si fosse suicidato.

Eravamo visibilmente sorpresi e straziati.
Luther era parecchio arrabbiato con Pogo.
Cinque scomparse in una nube trasparente, la sua solita nube del teletrasporto.
Io, Klaus e probabilmente Ben eravamo gli unici rimasti.

K- Bhe volete un altro caffè?

B- Io non lo posso bere.

K- Giusto.

Mi scappò una risata.

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Ero in camera con Klaus, stavamo parlando di cose di cui nemmeno io avevo capito, quando entrò Cinque dalla porta.

C- Ehi venite forza.

K- Dove?

C- A salvare il mondo.

K- Ah tutto qui? Ok.

Mentre Klaus si vestiva e Cinque cercava di capire cosa sapesse nostro padre, io sentivo Ben sussurrarmi all'orecchio.

B- È parecchio stressato ultimamente.

O- Concordo.

Sussurrai così che gli altri due non mi potessero sentire.

C- Olivia forza vieni.

Mi prese la mano e uscimmo dalla camera di Klaus.
Uscendo minimo Diego entrare nella sua camera.

C- Dove sei stato?

D- In prigione.

Sobbalzai e aggrottai le sopracciglia.

D- Storia lunga, non spaventarti scricciolo.

Sospirai per il nomignolo e roteai gli occhi.

D- Dov'è Luther.

O- Non ne ho idea.

D- Allison è in pericolo.

A quelle parole andai in crisi.

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Entrammo in un bar di vecchi e scovammo Luther.

D- Lasciate fare a me.

Io, Klaus e Cinque ci spostammo in un altro tavolo ad aspettarli.
Cinque mi cinse la vita e mi baciò il collo.
Gli schiaffeggiai la nuca.

O- Idiota tu sembri un ventenne e io sono più grande. Cosa penserà la gente.

C- Lascia che pensino quello che vogliono. Non sei poi così grande e porti bene i tuoi anni, sei bellissima. Me ne frega assai degli altri.
Ti amo non c'è niente da fare.

Sorrisi e realizzai poi quello che aveva appena detto.

Ti amo non c'è niente da fare.

Vidi Cinque irrigidirsi. Probabilmente aveva capito cosa aveva detto.
Arrossii e gli baciai una guancia.
Anche lui arrossì.

Vedemmo Poi Luther alzarsi di fretta e lo seguimmo, insieme a Diego, fuori dal locale.

Raggiungemmo Allison nella casa di Leonard, nel bosco, e quando la trovammo Cinque mi chiuse subito gli occhi con la sua mano e iniziò a baciarmi la testa dicendomi di stare tranquilla, dato che avevo iniziato a piangere e non finivo più.

Allison era distesa per terra, con un grosso taglio alla gola, i vestiti pieni di sangue e con sopra Luther che insieme a me non smetteva di piangere.

Se eravamo arrivati a questo punto....che cosa sarebbe successo dopo?

SPAZIO AUTRICE
Manca poco😈....scusate.
Scusate gli errori grammaticali.
Lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto💛.
Grazie mille per le 2K passate, non so veramente come ringraziarvi, grazie mille.
-Clara❤