occhi verdi

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Louis amava il suo lavoro. Era la parte preferita della sua giornata, stare dietro al bancone e, tra un caffè e l'altro, ascoltare anziane signore lamentarsi del tempo o lavoratori in ritardo immaginare come il loro capo li avrebbe rimproverati, gli piaceva ascoltare ragazze e ragazzi che ripetevano le lezioni del giorno o chiacchierare con loro per intrattenerli riguardo agli argomenti più svariati e futili. Louis aveva questa cosa, che lo rendeva speciale. Era tremendamente empatico, in grado di riuscire a capire quale stato d'animo attanagliasse lo stomaco della persona che si trovava di fronte, ed era a anche bravo a socializzare. Sapeva esattamente quale punto colpire per far sì che una persona parlasse con lui, sapeva come far ridere una persona, sapeva come farla distrarre, era dolce, simpatico, semplicemente aperto a qualunque tipo di conversazione. 

E questo lato di lui gli piaceva, gli piaceva instaurare conversazioni coi clienti mentre aspettavano il loro cappuccino macchiato o fare una battuta, gli piaceva che la gente tornasse da lui per un consiglio o semplicemente per svuotare la propria mente, magari parlando. gli piaceva far sorridere la gente, farla star bene.

C'era però una sola persona con cui Louis non riusciva in niente di tutto ciò. Era questo ragazzo, che da qualche settimana era diventato un cliente abituale nel piccolo bar dove Louis lavorava. Inutile dire che Louis lo avesse notato fin dal primo momento che aveva messo piede nella sala, ma del resto sarebbe stato impossibile non farlo.

I suoi capelli, quella era la prima cosa che risaltava, e che a Louis non era chiaramente passata inosservata. Erano ricci, non troppo corti ma neanche troppo lunghi, tagliati sopra le orecchie e aggiustati, per così dire, in un ciuffo scompigliato sul davanti. Quelli, insieme poi alle sue spalle larghe, alle sue gambe lunghe e ai suoi stivaletti in camoscio leggermente rovinati. Solo una volta Louis aveva avuto la possibilità di scambiarci qualche parola, quando si era avvicinato alla cassa per pagare la sua colazione, ma non era successo, perchè il riccio si era limitato a guardarlo rapido degli occhi e poi si era allontanato, dirigendosi verso l'uscita. 

Le uniche cose che Louis aveva carpito di lui in quell'istante, erano state la sua colonia fresca e estiva e il verde profondo e pulito dei suoi occhi, belli da morire. Il fatto però che ancora non conoscesse il suono della sua voce lo rendeva disperato. Moriva dalla voglia di sapere il suo nome, di sentirglielo pronunciare, ma soprattutto, moriva dalla voglia di sapere che cosa fosse quello che scriveva nel suo quaderno in cuoio.

Occhi verdi aveva questo quadernino, non se ne separava mai. E tutte le mattine era sempre la stessa storia. Lui entrava, si guardava intorno e dopo aver lanciato un rapido sguardo dietro al bancone, si dirigeva verso il tavolo accanto alla vetrata, proprio al lato della cassa, la schiena rigorosamente contro il vetro. Poi aspettava che una cameriera prendesse la sua ordinazione, sempre la stessa anche quella, e poi apriva quel vecchio quadernino, e lo fissava. Lo fissava per un po', poi guardava dritto di fronte a sè ed era allora che la penna iniziava a scorrere lentamente sulle pagine leggermente ingiallite. Chissà che scriveva, o disegnava, si chiedeva Louis.

Era un tipo sicuramente misterioso, interessante, ma sempre molto silenzioso. Non sarebbe bastato un sorriso amichevole come con tutte le altre persone, con lui, e questo il ragazzo lo sapeva. 

Si ritrovò ad aspettare con ansia il giorno seguente, molto presto, dal momento in cui il piede del ragazzo toccava il marciapiede di fronte al locale, lasciando Louis a vagare coi pensieri, ormai sempre pieni solo di verde e cuoio.

"Domani sarà il tuo giorno per l'inventario, Lou" disse Marie, collega e amica di Louis al ragazzo. Lui alzò gli occhi al cielo, sapendo che questo avrebbe comportato rimanere al locale oltre l'orario di chiusura, ma del resto non aveva piani per la sera successiva, quindi non sarebbe importato più di tanto. 

Momenti - L e HWhere stories live. Discover now