Capitolo 19

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Erano ormai 3 mesi che io ed Emanuele uscivamo di nascosto e le cose andavano per il meglio , ma comunque la paura di una brutta reazione da parte di mio fratello restava sempre .

In ogni caso era arrivata la Vigilia di Natale e noi scendemmo a Roma per festeggiarlo coi nostri cari , il nostro primo Natale senza papà.

Scendemmo dal treno , prendemmo la metro e un autobus per arrivare a casa nostra . Era sempre tutto uguale , come lo avevamo lasciato a giugno. Solito parco pieno di ragazzi poco raccomandabili , solito bar e solite facce.

Entrammo in casa e la prima che venne a salutarci fù Cleo , il nostro jack russell di 1 anno , la quale mi odiava particolarmente , ma che ero comunque sempre felice di vedere.

"GAIA"-urlò mio fratello Davide saltandomi in braccio, mentre Luca saltò addosso a Diego . Ero così felice di vederli , che strano.

"piccoli miei"-disse mia madre uscendo dalla cucina . Aveva due borse sotto gli occhi , le quali marcavano profondamente il suo viso facendola sembrare più vecchia di , almeno, 10 anni.

Non le risposi , mi fiondai semplicemente tra le sue braccia , non volevo rovinare quel momento così intimo .

Entrai in cucina e subito notai mio fratello Emanuele intento a cucinare ,mentre Mattia si dilettava nell'assaggiare per evitare di farci morire avvelenati, parole sue.

"ah ma quindi esisti ancora?"-chiese ironicamente Emanuele,col quale non avevo mai avuto un bel rapporto come con gli altri.

Emanuele aveva 30 anni , il primo figlio , quello perfetto e voluto da tutti . Era un omone di 2 metri per 90 kg , il quale aveva deciso di trasferirsi in Inghilterra per seguire il suo sogno : diventare un cuoco di fama mondiale . Per il momento lo conoscevano solo a Morena.

In ogni caso decisi di non rispondere , ormai ero abituata alle sue frecciatine inutili .

"finiscila Ema"-lo rimproverò Tia avvicinandosi a me.

Mattia , invece,aveva 25 anni , viva a Roma e conviveva felicemente con la sua fidanzata con la quale aveva un figlio di 3 anni : Gabriele.

"il mio preferito"-dissi abbracciandolo-"ma Gabri?"-domandai sedendomi a tavola

"a casa dei genitori di lei , domani siamo tutti dai Giaccari e ci sono anche loro due"-rispose scompigliandomi i capelli .

Guardai mia madre come per chiederle spiegazioni.

"sì , domani siamo tutti da Francesca a pranzo , ci ha invitato per festeggiare insieme"-mi spiegò appoggiando un calice di vino bianco davanti a me-"ma ora brindiamo in onore dei miei meravigliosi figli"

"più tardi manderò un messaggio a Emanuele chiedendogli spiegazioni"-pensai afferrando il calice e portandolo vicino agli altri

"a papà"-disse Diego prima di bere un goccio della bevanda trasparente.

Facciamolo insieme // Lele GiaccariWhere stories live. Discover now