Capitolo 20 ✅

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Ci siamo! Oggi ci sarà il baby shower.
Dopo 8 mesi finalmente scoprirò se la camera verrà dipinta di celeste o di rosa.

Mi sono appena svegliata, Matt ancora dorme.
Decido di preparare i pancake ma non so dove Matt tiene le cose, così comincio a rovistare.
Apro un cassetto e noto una scatoletta quadrata con il nome di una delle più costose gioiellerie presenti in tutta New York.
Cazzo. Mi vuole fare la proposta?
Ho rovinato tutto.
«Non ti hanno insegnato che non si rivista nelle cose del proprio ragazzo, Evans?» spunta dietro Matt.
Sobbalzo e chiudo con forza il cassetto.
«Oddio Matt, scusa. Ho rovinato tutto» faccio la faccina innocente e lui ride.
«Credi che era solo quello il regalo di cui ti parlavo? Bhe, ce ne saranno altri due, quello è solo un assaggio» sorride e si avvicina per darmi un bacio.
«Matt, non ce ne bisogno di tutti questi regali, veramente» sorrido abbassando lo sguardo.
«Oh, piccola mia. Voglio il meglio per te» sorride e comincia ad accarezzare la pancia.
«Vorresti maschio o femmina?» chiedo.
«Maschietto. Tu?» chiede sorridendo.
«Uguale, basta che stia bene» sorrido e lo bacio.
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«Matt...non metterò a mio figlio 'Lucifer' o tanto meno se sarà femmina 'Mazikeen' solo perché ti piace quella serie tv» lo guardo male, continuando a lavare i piatti.
«Ci penso io. Quindi come vorresti chiamarlo o chiamarla?» mi leva la spugna dalle mani e su mette a lavare i piatti.
Lo sposo.
«Non lo so. Pensavo se è maschio al nome 'Nathan' che significa "egli ha donato" mentre se è femmina 'Joy' che vuol dire "Gioia"» sorrido, prendendo la scopa.
Comincio a spazzare per terra, aspettando una risposta che non arriva.
Alzo lo sguardo e mi accorgo che mi fissa male.
«Che c'è?» chiedo sorridendo.
«Faccio io. Comunque mi piace molto il nome Nathan. Ma Joy proprio no» mi leva la scopa dalle mani e la appoggia vicino a lui, mentre finisce di lavare i piatti.
«Matt, non sono mica malata, posso fare benissimo tutto» lo guardo male.
«Che nome proporresti se è femmina?» continuo.
«Chloe, la pronuncia ovviamente sarà 'Cloi' e non 'Cloe'» sorride e io annuisco, innamorata di quel nome.
«Si, è molto bello»
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Siamo a casa mia, più precisamente nel mio giardino.
Tra poco arriveranno gli invitati e Matt ancora non è pronto.
«Matt, ti sbrighi cazzo!»comincio a girare da tutte le parti.
Me lo vedo spuntare davanti, con solo il pantalone.
«Ancora la maglietta, i capelli, la barba, le scar-» mi blocco quando esce una scatola quadrata.
«Stai un po' zitta amore» sorride ed esce un anello.
Spalanco gli occhi e lo guardo.
Mi prende la mano e mette l'anello al dito.
È un anello meraviglioso, con i nostri nomi scritti sopra.

«Ora sei ufficialmente la mia ragazza. Non è un proposta di matrimonio. Non ci credo» sorride e mi bacia.
Mi stacco.
«Come sarebbe a dire che non credi al matrimonio?» chiedo seria.
«Non pensiamoci ora, amore. Mi vado a finire di prepararmi»
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Gli invitati sono tutti qui.
«Ora ci spostiamo tutti in camera del bambino o bambina dove ci sarà il palloncino per poi, appena scoperto il sesso, scendere in salotto dove ci sarà il tavolo fatto interamente da me» spiega sorridendo Loren.

Tutti insieme saliamo in camera del bambino o bambina.
Matt mi prende la mano e gli gli sorrido emozionata.
Non vuole sposarsi, ma non posso di certo dargliene una colpa. Se la deve sentire lui, l'importante è che stiamo insieme e non mi lascerà mai.
Questo discorso lo dobbiamo affrontare prima o poi.

«Sei pronto, amore?» chiedo aprendo la porta.
Lui annisce esaltato e insieme entriamo.
«Allora...le regole sono queste. Contare insieme fino a tre e poi scoppiarlo insieme» spiega Loren.
Io e Matt annuiamo e ci posizioniamo davanti il palloncino.
«Che ansia!» sorride Matt, baciandomi.
«Dai amore!» sorrido.

Ci siamo.
«UNO...» diciamo io e Matt contemporaneamente.
«DUE...» si avvicina il monento di scoprire il sesso del nostro primogenito.
«TRE»
Finalmente, con l'ago, buchiamo il palloncino e un'andata di coriandoli celesti ci invadono.

Matt viene travolto da tutti i suoi amici e io dalla mie amiche.
Questo solo per qualche secondo perché Matt spinge tutti, mi prende per i fianchi e mi bacia con molta passione.
«Cazzo sono così felice» urla, contento.
Tutti ci fanno gli auguri e scendiamo di sotto per andare a festeggiare.

«Sono troppo felice» saltello di qua e di là per la casa, ammirando la bellezza del tavolo composto da Loren.

Nel bel mezzo della festa, io e Matt abbiamo deciso di comunicare il nome di nostro figlio

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Nel bel mezzo della festa, io e Matt abbiamo deciso di comunicare il nome di nostro figlio.
«Un attimo di attenzione, per favore» dico, ma nessuno mi sente.
«UN ATTIMO DI ATTENZIONE, CAZZO! Grazie» grida la prima frase mentre il grazie quasi lo sussurra.
«Vai amore» mi sorride e io scoppio a ridere.
«Abbiamo deciso di chiamare nostro figlio Nathan!» esulto felice.

Tutti cominciano a farci i complimenti per il nome.
Non potevo desiderare vita migliore!
















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