Sono io, Kira

218 18 22
                                    


Il rumore del temporale era quasi assordante. La pioggia aveva iniziato la sua discesa scrosciante dalla notte prima e pareva non voler cessare mai.

Gli Shinigami non erano infastiditi dall'acqua, né dal freddo o dal caldo. Si può dire che nemmeno si accorgevano dei cambiamenti del clima terrestre.

Ryuk e Rem non avevano particolari difficoltà a volare nell'atmosfera nuvolosa e carica di pioggia. Il problema riguardava l'argomento della loro conversazione, che come al solito aveva fatto infuriare la morigerata e compassata Rem.

-Come hai potuto rivelare l'esistenza della Death Eraser agli umani? Avevi giurato che non l'avresti più fatto!- lo rimproverò Rem, indignata.

-Suvvia, non lo scoprirà nessuno...- minimizzò quello sbruffone Ryuk.

-Gli umani non sono in grado di gestire l'equilibrio tra la vita e la morte. Ti costerà caro, il Grande Re si infurierà-

Ryuk ridacchiò -Non essere così pessimista. Non lo saprà mai, se tu non glielo dirai-

-E cosa ti fa credere che io tacerò, Ryuk?-

Il mostro la guardò negli occhi vuoti con un ghigno -Il fatto che non sopravviverai abbastanza a lungo per poterlo dire-

Rem non si scompose né cambiò espressione, in attesa di ulteriori spiegazioni da parte del suo simile.

-L Lawliet conosce la verità su Light e Misa-

-Che cosa!? Non è possibile- gli rispose subito Rem, angosciata.

-Invece sì, visto che gliel'ho detta io- le sorrise il dio, impertinente. La Shinigami si fermò di scatto e lo guardò con odio.

-Allora ucciderò L Lawliet- sentenziò con tono fermo -Non permetterò a nessuno di fare del male a Misa-

-Ma così facendo, tu morirai-

-Non morirò, se Light Yagami scriverà il suo nome al posto mio-

-È vero- concordò Ryuk, sogghignando al pensiero che Light e L erano coinvolti sentimentalmente.

Tutto stava diventando più divertente del previsto.




Light non aveva toccato cibo, aveva lo stomaco completamente chiuso. Si guardava intorno con circospezione e osservava gli altri uomini della squadra investigativa, chiedendosi lucidamente se qualcuno sospettasse qualcosa oppure no.

Tutto sembrava normale, tutti si comportavano come al solito, con la disinvoltura di chi ha a che fare con la routine quotidiana.
Light sorrise, l'adorabile L non aveva detto nulla, proprio come immaginava.

Lo aveva in pugno e chissà, magari sarebbe diventato anche un suo alleato. Con L al suo fianco, avrebbe scalato la vetta dell'Olimpo.

Faticò a non sorridere e a comportarsi come se nulla fosse.

Cercò di distrarsi focalizzando le sue attenzioni su un'altra questione spinosa: l'omosessualità. A Light, l'idea di essere omosessuale non piaceva affatto, la considerava come un'onta alla sua connaturata perfezione.

Si chiese se davvero trovava attraenti o sessualmente invitanti gli uomini che erano lì.

La risposta era rigorosamente negativa.
La semplice idea di baciare Matsuda o di masturbare Mogi gli faceva venire la nausea.

E allora perchè avvampava all'idea di toccare di nuovo L? Perché voleva rivederlo mezzo nudo, eccitato, arrabbiato, privo finalmente delle barriere che lui stesso aveva eretto intorno al suo corpo?

Death EraserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora