Cap.11 Facciamo una scommessa

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Posai le mie labbra sulle sue, per la prima volta fui io a fare il grande passo. Mi sporsi verso di lui e feci scivolare la mano destra tra i suoi capelli, la sinistra intorno al suo collo. Sento le sue labbra muoversi sulle mie, si mi sta rispondendo. Una gioia incontrollabile si appropria del mio corpo non posso fare a meno di sorridere sulle sue labbra. Mi siedo sopra le sue gambe mettendomi a cavalcioni e sento le sue braccia cingermi la vita. Questa volta non era una recita, questa volta non era ubriaco, questa volta non era una messa in scena, questa volta...era un vero bacio. Lecco le sue labbra che lentamente si socchiudono lasciando passare la mia lingua nella sua bocca; non ci metto molto a trovare la sua e insieme iniziamo a giocare. Il cuore mi batte sempre più forte non ci posso credere, l'ho desiderato da quando sono arrivata e adesso...adesso si, il nostro primo vero bacio. All'improvviso lo sento staccarsi da me velocemente ancora con gli occhi chiusi, china il capo e si strofina gli occhi con l'indice e il pollice della mano sinistra.

Jason: Ma che stiamo facendo?
Jessica: Ci stiamo baciando.

Finisce di strofinarsi gli occhi, sospira e poi mi guarda.

Jason: No, Jess.
Jessica: Che?
Jason: Lo sai che non è giusto.
Jessica: No, non lo so! E non capisco perché tu continui a ripeterlo.
Jason: Jess, ti voglio bene e non voglio perderti.
Jessica: E non mi  perderai, perché io e te siamo fatti l'uno per l'altra.
Jason: Tu hai sedici anni...
Jessica: Diciassette!
Jason: Quasi diciassette, abbiamo cinque anni di differenza.
Jessica: Non capisco perché fai una tragedia per l'età.

Chino lo sguardo sulle mie mani. Sento la sua mano calda poggiarsi sulla mia guancia sinistra accarezzandola e torno a specchiarmi nei suoi occhi.

Jason: Andiamo in direzione?

Annuii col capo e mi alzai in piedi, lui fece lo stesso e poi mi tese la mano. La presi e insieme ci dirigemmo verso la direzione. Per tutto il tragitto non feci che fissare il pavimento. Avrei dato di tutto per essere nella sua testa in questo momento, vorrei sapere a cosa sta pensando, vorrei sapere cos'ha provato quando ci siamo baciati. Io non gli sono indifferente! Lo so! Ne sono sicura!!! Ovvio altrimenti mi avrebbe respinta.

Francesca: Hey ce ne avete messo di tempo.

Alzo il capo sentendo la voce di Francesca e rendendomi così conto che siamo davanti alla direzione.

Jason: Ok, allora prima di entrare qualcuno vuole dire qualcosa che gli altri non sanno?
Francesca: Emm...potrei aver fatto qualcosa, che sanno tutti tranne te.
Jason: Ovvero?
Francesca: Ho preso a pugni Mariasara.
Jason: Che? Francesca!!!
Francesca: Non è stata colpa mia! La sua faccia mi supplicava di essere presa a schiaffi.
Jason: Si ma il tuo cervellino avrebbe dovuto pensare che per una cosa del genere potrebbero espellerti.
Francesca: Disse quello che ha fatto scoppiare una rissa in palestra.
Kevin: Hey, hey, hey concentrazione ok?
Alisea: Se non siamo uniti siamo fregati.
Jason: Ok allora entriamo e non so cosa vuole ma neghiamo, anche di fronte all'evidenza e battutine a più non posso grazie.

Jason continuava a tenere la mia mano stretta nella sua ed entrammo in direzione. La direttrice era in piedi vicino la finestra guardando il panorama.

Jason: Carmencitaaaaa.
Carmen: SEDETEVI!

Appena entrammo fissammo le sedie davanti a noi, ce ne erano dieci una per ognuno di noi. Ci lanciammo degli sguardi per poi obbedire. Io e Jason ci sedemmo al centro, al mio fianco c'era Francesca poi Massi, Ryan e Camilla, accanto a Jason c'era Kevin, poi Michelle, Alisea e Josh. La direttrice si voltò guardandoci tutti quanti uno per uno. C'era un silenzio tombale che fu interrotto da...

Ryan: Non siamo stati noi!

Sbottò ad un tratto Ryan e tutti quanti lo guardammo male per farlo tacere e lui lo fece.

L'amore non ha età Where stories live. Discover now