Parte 1 L'inizio

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Ero un ragazzino quando iniziò la glaciazione. Avevo 16 anni, la mia vita era quella di un normalissimo "carusittu" di provincia. Quando vivi in un paesino siciliano di 500 anime che quadruplicano d'estate non hai molto da fare. In quel estate del 2016, almeno io, sentivo troppo caldo per avere chissà quale voglia di uscire, e quando uscivo era sempre la stessa storia: vedevo li amici, inforcavo la bici, andavo a mare, ed esploravo con loro li anfratti più nascosti del vecchio paese che dopo un po' però non ha più niente con cui stupirti. Quello era pure il periodo in cui esplose Pokemon Go, e tutti si riscoprirono nerd e amanti dei Pokemon. Tutto molto bello, ma c'era un problema: nel mio paese non si trovava un Pokemon, neanche un Rattata di merda. C'era solo un "punto di interesse" rappresentato... dalla chiesa. Penso che in quel momento il nostro rapporto con l'Altissimo si sia definitivamente incrinato. Quel estate riuscimmo comunque a trovare una nuova distrazione. Quando sei piccolo cominci a scoprire le passioni che ti accompagneranno tutta la vita. Una che ci accomunava tutti era il cinema. Guardi per la prima volta Halloween di John Carpenter e subito ti scatta la lampadina: "Ma perché non proviamo a girare un corto horror?" E via a scrivere la sceneggiatura peggiore che l'umanità abbia mai visto. Non ricordo neanche la storia, era qualcosa di simil "spiritualista", mi pare ci fosse il diavolo in mezzo... Provammo a girare qualche scena in una casa abbandonata, qualcuna sotto il ponte della ferrovia. Per fortuna nessuno di noi ha più quelle riprese. Si, eravamo dei ragazzini strani. Forse qualcuno si starà chiedendo: "Ma... alle ragazze non ci pensavate?" Beh... si. In spiaggia ne vedevi passare di carine, altre erano proprio fighe. Ma a quei tempi avevo occhi per una soltanto. Era l'unico motivo che mi spingeva ad aspettare con ansia l'inizio della scuola.

Poi la scuola iniziò. Ma c'era qualcosa di strano. Qualcosa di... diverso. La sentivi nel aria. Settembre era iniziato come sempre, con il caldo, con il mare che era migliore di quello di agosto, le spiagge finalmente libere dai turisti, gli ultimi bagni che erano d'obbligo. Ma già verso inizio Ottobre cominciarono le stranezze. Era sempre più freddo di giorno in giorno, già a metà mese le temperature erano quelle di dicembre. Ricordo che in quel periodo io e due amici provammo a girare un altro corto, questa volta ben più modesto, a tema Mafia, e con una durata che non avrebbe dovuto superare i 5 minuti. Io ero praticamente l'unico attore (non chiedetemi perché) e decidemmo di girarlo sul balcone di casa mia. Fummo costretti a rinunciare nel momento in cui ci ammalammo a causa del freddo che ci colse di sorpresa, mentre ancora uscivamo con abbigliamento estivo. I quei giorni l'Etna iniziò a ricoprirsi di neve, e si imbiancò ben prima dell'inizio della stagione invernale, lo stesso avvenne nei paesini montani del circondario. Uscivo da scuola e osservavo i picchi delle montagne che circondavano il paese. Erano bianchissimi, non le avevo mai viste così. Tutti eravamo meravigliati dalla inusuale bellezza che aveva assunto il nostro territorio, passato dal classico panorama mediterraneo, basato sul contrasto tra mare azzurrissimo e colline verdi, intervallate da svariati paesini tipici e pittoreschi, a qualcosa di simile a un fiordo norvegese in pieno inverno.

Qualcuno cominciava già a programmare, con molto anticipo rispetto al solito, un fine settimana in montagna, altri scherzavano sul "presunto" riscaldamento globale, che sembrava oramai smentito dai fatti. Infatti in quei giorni sui Tg non era solo il drastico calo della temperatura nelle nostre zone a tenere banco. Tutto il mondo si stava raffreddando. Passavano immagini del Tamigi e della Senna ghiacciati, della Statua della libertà ricoperta di neve fino a diventare riconoscibile solo dalla torcia che spuntava da un cumulo bianco. Più passava il tempo più questa situazione si faceva assurda. Il mio paese di origine sta a livello del mare, è rarissimo che nevichi. A volte capita, ma si tratta di situazioni veramente straordinarie. L'ultima volta successe due anni prima, fu una bella sorpresa vedere la spiaggia innevata, con i miei cuginetti che giocavano con le palle di neve in giardino, ma fu una situazione straordinaria durata pochi giorni. Niente di comparabile a quello che stavo in quel momento vedendo con i miei occhi.

Me lo ricordo benissimo, era la mattina del 17 novembre, venni svegliato dal trambusto che avvertivo dalla mia camera, dopo aver messo le ciabatte ai piedi ed essere sceso al piano terra vedo la porta di casa mia aperta, sento mia mamma parlare con mia zia al esterno e... il freddo. Non ne avevo mai sentito così tanto in vita ma, anche perché avevo solo il pigiama addosso. Stavo congelando, faccio per guardare fuori dalla porta e.... cazzo!!! Non avevo mai visto niente del genere. Nella notte aveva nevicato fino a ricoprire del tutto il giardino, la strada davanti... pure l'orto del nonno, ormai era irrecuperabile. "Ma che minchia succede?" ci ripetevamo in famiglia "Manco a Floresta ce ne così tanto in sto periodo". Ormai stava del tutto degenerando. A Dicembre, quando "dovrebbe" iniziare a nevicare dove possibile, tutta la Sicilia era ricoperta di neve. Di questo passo potevamo già aspettarci, da li a un po' di tempo, la glaciazione del mediterraneo. In quel momento la comunità scientifica era completamente del pallone. Cercavano disperatamente di dare spiegazioni a questa situazione assurda, spiegazioni che non avevano. Parlavano di uno spostamento impercettibile dell'asse terrestre, di un qualche sballamento a livello di campo elettromagnetico, di una fase di raffreddamento iniziata con largo anticipo ecc... ma nessuna era veramente soddisfacente. Questa glaciazione, perché ormai non la si poteva chiamare in altro modo, era sbucata dal nulla, inaspettata e completamente al di fuori della nostra comprensione razionale, sembrava uscita da un racconto di Lovecraft.

Penso sappiate com'è la Sicilia. Appena fu chiaro che presto si sarebbero bloccate tutte le strade e tutti i trasporti, e che di conseguenza non ci sarebbero stati più rifornimenti alimentari, né possibilità di spostamento per andarli a prendere al supermercato, questi ultimi furono presi d'assalta, e non parlo in senso figurato. Parlo di gente che pure nel mio tranquillissimo Comune è andata a prendersi il cibo con la forza, portandosi appresso mazze, spranghe, bastoni, e pure qualche pistola, che resta sempre poco in confronto a quello che successe a Palermo, Catania e altre città, dove i morti per il cibo si contarono a centinaia. Per fortuna il padre di un mio amico era proprio il direttore di un supermercato, e riuscimmo ad avere scorte assicurate finché fu possibile. Lo Stato diceva che si sarebbe presto organizzato, il "come" non era ancora chiaro. Si parlava di Esercito, Polizia, Carabinieri, la Protezione Civile e tutti quelli che vi vengono in mente già pronti per tenere aperte le vie di comunicazione. Poveri illusi.

In ogni caso, a metà di Dicembre del 2016, ero chiuso in casa e isolato con la mia famiglia. Quanto avrei voluto vedere i suoi occhi in quei momenti, o anche solo leggere i suoi messaggi, sentire la sua voce... ma no. L'avrei sentita sempre meno di li in avanti. L'incubo era appena iniziato, ma non ce ne rendemmo subito conto. Da quel esperienza, non sarei di certo uscito per come ero entrato.

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⏰ Letzte Aktualisierung: Mar 31, 2020 ⏰

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Cronache della GlaciazioneWo Geschichten leben. Entdecke jetzt