Twenty-five: the quiet before the truth.

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"Quel furore in piena notte,
quel bisogno
di un'ultima spiegazione con se stessi,
con gli elementi.
Il sangue, di colpo, si anima.
Si trema,
ci si alza,
si va fuori,
ci si ripete che non c'è più ragione di tergiversare,
differire:
questa sarà la volta buona."
- E.M. Cioran

Canzoni consigliate per il capitolo:- "Hurt",  Christina Aguilera

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Canzoni consigliate per il capitolo:
- "Hurt",  Christina Aguilera.
- "Rise Up", Adriana Day.
-"Helium", Sia.
-"Set Fire To The Rain", Adele.
- "Numb", Dotan.
-"Sin in Your Skin", Aidan Martin.
-"Sorry Seems To Be The Hardest Word", Elton John.

Se quella mattina mi avessero detto che nelle ore a seguire un poliziotto avrebbe fatto irruzione sul mio luogo di lavoro e mi avrebbe trascinata via con lo scopo di raccontarmi una presunta verità scioccante sul mio allenatore, molto probabilmente gli avrei riso in faccia.

Questo era inevitabilmente un altro segno di quanto l'entrata in scena di Harry sul palco della mia vita avesse stravolto tutto, mutando totalmente la trama dello spettacolo; era un segno di quanto la sua irruzione avesse alterato i miei precedenti equilibri, quei punti di forza che avevo ritrovato con fatica e riconquistato con sudore.

Fino ad un mese fa non mi sarei mai nemmeno immaginata di potermi trovare in una situazione simile; soprattutto perché coi poliziotti avevo sempre cercato di averci a che fare il meno possibile, me n'ero sempre tenuta ben alla larga. Il mio coinvolgimento in quello che, a tutti gli effetti, era un giro illegale rappresentava un fattore di rischio troppo elevato, per non parlare della mia occupazione sottopagata che, difronte a quell'evidenza, e difronte al fatto che avevo in custodia pure un minore da mantenere, riluceva nelle sue spoglie di pura copertura quale, palesemente, era.

Ad oggi invece, per assurdo, mi trovavo all'interno di un bar proprio in compagnia di uno sbirro, seppur in borghese, a parlare di una persona di cui, in sostanza, sembravo ormai l'unica a non sapere praticamente nulla. La stessa persona che, per ironia della sorte, era ormai quella che frequentavo di più, o, vista da un'altra prospettiva, l'unica che mi era ancora rimasta, in qualche strano modo, accanto. La paradossalità di tale evidenza mi portò a capire davvero come la mia vita fosse cambiata, come non fosse più la solita vita - a tratti noiosa - di prima. Mi aprì gli occhi riguardo al fatto di come non fossi più padrona di quelle che, fino ad allora, erano state scelte calcolate, ragionate, basate sulla logica, ma che invece ultimamente sembravano solo dettate dall'istinto.
Puro e semplice impulso.

E questo perché, con quegli occhi smeraldo puntati addosso, dopo tanto tempo passato a fingere di essere invincibile davanti a tutti, mi sentivo di nuovo vulnerabile.

Sins » h.s Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora