Capitolo 13

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Mi dirigo a casa di Alejandro, busso alla porta e mi apre sua mamma.
"Buon pomeriggio c'è Alejandro?" Domando timidamente
"Buon pomeriggio,ciao, sei la ragazza di sta mattina?" Mi domanda curiosa cercando di ricordare
"Ehm si sì" rispondo

"Prego,entra" mi dice amichevolmente
Mi invita ad entrare e noto subito un grande soggiorno e la cucina collegata,con un grande televisore e un grande divano, è bellissima questa casa. Sul divano noto un bambino piccolo di circa 6 anni forse, sarà il fratello di Ale, penso.

"Vuoi qualcosa da bere o mangiare?"Mi domanda mentre mi squadrava
"No,no la ringrazio".Rispondo con un sorriso
"Ale è nella sua camera" mi fa segno alle scale
"Appena sali le scale la prima camera, vai" mi dice sorridendo.

"Ok,grazie signora" rispondo
"No, non chiamarmi signora sono Marilyn,ormai siamo di famiglia" mi dice facendomi l'occhiolino
"Io sono Sofia, è un piacere" dico sorridendo
Cosa ha voluto dire "di famiglia"? Ale li avrà
parlato di me? Oppure ha capito che c'è qualcosa sotto? Comunque è davvero una brava signora.
Salgo le scale e busso alla porta che mi aveva indicato Marilyn

*toc* *toc*

*apro la porta*

C'era Alejandro sdraiato sul letto mentre smanettava al cellulare, appena mi vede lascia il telefono, salta dal letto e mi rincorre

"Sofia!" Dice felice e mi abbraccia
Io contraccambio l'abbraccio "sorpresa" dico mentre alzo le braccia sorridendo
"Che ci fai qui?" Mi domanda

"Sono venuta a vedere come stavi, dopo quello che è successo" rispondo abbassando lo sguardo
"Ah,guarda non farmi ripensare a quel coglione, che ti giuro lo vorrei ammazzare"dice sfogandosi Ale gesticolando con furia

Io li metto una mano sulla guancia alzando le punte "stai tranquillo, quello non si merita nemmeno la tua attenzione" dico

Alejandro mette entrambi le sue mani attorno alla mia vita,mi avvicina a sé in un movimento così veloce che non mi ero nemmeno accorta che fossimo così vicini che i nostri nasi quasi si sfioravano, ci guardiamo entrambi negli occhi e ci baciamo, un bacio così dolce le nostre labbra ci trovavano così in sintonia tra di loro, dopo un po' ci buttiamo sul letto e ci sdraiamo.

Io mi giro verso di lui e metto la mia gamba sulla sua, lui appoggia la sua mano sulla mia coscia e iniziamo di nuovo a baciarci questa volta più velocemente ma allo stesso tempo dolce, lui mi chiede l'accesso alla lingua, le nostre lingue vanno così in sintonia tra di loro.

Appoggio la mia testa sul suo petto, sento il suo cuore battere all'impazzata.
Sarò io a farlo quell'effetto? Penso.
In effetti anche il mio cuore batte forte quando sono con lui.

"Ci guardiamo un film?" Domanda
Io annuisco e iniziamo a vedere un film "the greatest showman"

Finito il film,alzo il mio volto su quello di Ale e vedo che ha gli occhi lucidi e in quell'istante li cade una lacrima.
"Ma amoreee" il mio cuore e il mio sorriso si addolcirono per quella espressione, con il mio dito li asciugo la lacrima e lo bacio.

Iniziamo a baciarci come prima.
"Vorrei chiederti una cosa" mi domanda Alejandro mentre accarezza i miei capelli
"Dimmi" rispondo

"Vorresti essere la mia ragazza? So che non ci conosciamo da molto, questo passo è molto importante se non vuoi va bene però volevo dirti quello che provavo, dal primo giorno che ti ho vista mi sei entrata qui"mi dice indicando il cuore col dito.

Io sorrido a trentadue denti
In quell'istante non sapevo che fare, a me piace Alejandro e vorrei conoscerlo meglio ma come mi sono sempre detta non devo rimanere bloccata nel passato non posso non avere più relazioni solo perché l'ultima è stata un disastro.

"Si" rispondo felice ma pensierosa
Siamo rimasti tutto il pomeriggio stesi sul letto a farci le coccole oppure a baciarci.
"Sono quasi le sette,dovrei andare" dico alzandomi
"Va bene, allora ti accompagno?" Domanda lui
"No,no tranquillo,riposa." Li dico facendoli l'occhiolino e baciarlo infine esco dalla sua camera
Saluto sua mamma e suo fratello e mi dirigo verso casa.

Nel mentre che andavo a casa sentivo delle voci alle mie spalle, un ragazzo si piazza davanti a me
"Ehi,bellezza" mi dice facendomi l'occhiolino
Io lo sposto con le mani

"Ehi ehi,aspetta" mi dice mentre i suoi amici ridevano
Mi giro e tra tutti quei ragazzi vedo Mattia, lui rimane spiazzato, sono gli stessi ragazzi dell'altra volta.

"Dai amico, ma seriamente con le bambine?" Interviene Mattia mettendosi davanti a me e facendomi l'occhiolino come per dire di rimanere al gioco e di far finta di non conoscermi.
"Va bene va bene" dice l'amico e se ne va
Prendo un grande respiro e mi dirigo verso casa
"Sofia" sento una voce urlarle sottovoce il mio nome
Mi giro e mi ritrovo Mattia

"Ancora con quelle persone?" Dico sbuffando e sedendomi sul marciapiede
"Sì" dice anche lui sbuffando e appoggiando la sua testa sulle sue gambe e mettendosi le mani fra i capelli.

"A te come va bambina?" Mi domanda
"Primo non mi chiamare bambina, va diciamo bene sono confusa" dico guardando le case davanti a me che si confondevano con il buio della sera
"Cosa faresti se vorresti andare avanti ma c'è qualcosa che ti blocca costantemente?" Li domando
"Beh di sicuro" cerca di spiegare ma all'improvviso vediamo delle persone in lontananza.

Lui mi prende dal polso e iniziamo a correre verso casa
"Corri" mi dice
"Sto correndo" urlo sottovoce

"I tizi di prima, non sono tuoi amici?" Domando arrivati vicino alle nostre case

"Si ma è tutto un casino" dice
"Vabbè, non mi importa, grazie per questa "avventura" mimo con le mani,Polibio."
Mi sorride e se ne va verso casa sua.

You change me 🦋|| Mattia Polibio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora