~ʜɪ, ᴛʀᴏᴜʙʟᴇ~ |one shot| Larry Stylinson

hi, my trouble

Oh Haz.."

Louis geme senza ritegno, cominciando a spingere la testa del ragazzo inginocchiato in mezzo alle sue gambe più a fondo, attorcigliando le dita tra i suoi capelli ricci. Harry sorride inconsciamente, sente il ragazzo a cui sta facendo un pompino che lo brama, lo desidera più che mai. Adora questa sensazione, si sente vivo.

Quindi fa affondare di più l'erezione del più grande nella sua bocca, facendosela arrivare fino in gola, facendola sfregare contro il suo palato, gemendo anche lui quando Louis gli accarezza la cute con vigore.

"Harry, Harry, Harry!" continua a urlare il castano e il riccio ringrazia Allah e tutti gli dei che sua madre non sia in casa, altrimenti chi glielo spiega un ragazzo nella sua stanza che urla come se fosse sotto tortura?

Harry si muove ancora, spostando la testa su e giù, in una mossa che sa alla perfezione che Louis adora. E infatti il ragazzo butta indietro la testa, mentre Harry gli punta gli occhi in viso, il quale ora è contratto dal piacere: sa che sta per venire, una vena gli spunta sempre sulla fronte quando sta per accadere.

E infatti neanche cinque secondi dopo, Louis si riversa tra le sue labbra con un gemito che tenta di reprimere, ma che gli esce roco e gutturale. Harry ingoia tutto, leccandosi anche le labbra quando si stacca dalla lunghezza del suo.. Di Louis.

E quando si solleva e si massaggia le ginocchia intorpidite, Harry pensa che vivrebbe solo per la vista che gli si presenta davanti. Louis si è accasciato sul suo letto, ha la fronte sudata e il fiatone, come se avesse corso la maratona di New York inseguito da dei bisonti impazziti.

Gli occhi sono spalancati e blu come il mare, i capelli arruffati, mentre fa una smorfia dolcissima e allunga le braccia verso di lui per convincerlo ad abbracciarlo.

Non dovrebbe mai pensarlo, è illegale diamine e va contro tutti i suoi principi, ma Harry sente di amarlo. E non di amarlo come la cioccolata calda o la mamma, ma di amarlo davvero.

Ma sa che non può. Loro due hanno fatto un patto no? Sono 'amici con benefici', nulla di più. Ma chissà perchè, Harry si sente morire ogni volta che lo pensa.

Così evita di farlo, prima di sorridere e buttarsi tra le braccia del castano teatralmente, facendolo scoppiare a ridere. "Signore e signori, ecco a voi Harry Styles, il Re dei pompini! Inchinatevi al suo cospetto!" esclama il castano, prima di ridere e stringerlo come fa sempre nel suo post-orgasmo: Louis è uno di quelli bisognosi di coccole in quei momenti.

Così Harry ride e si lascia stringere dolcemente, prima di poggiare la testa sul suo petto. "Non esagerare orsacchiotto, te ne ho fatti di migliori." risponde Harry, ricordando quella volta a scuola, dove per le urla del ragazzo si sono quasi fatti beccare dal bidello. Oh, quella sì che è stata epica.

Louis lo guarda con quegli occhi divertiti. "Vero." sorride, prima di attorcigliare un dito in un suo riccio piuttosto definito. "Ma anche questo non era male. Migliori ogni giorno di più, Styles. Sai come si chiama questo fenomeno? L'allievo che supera il maesto!"

Harry ride, prima di alzarsi di scatto dal suo petto, per mettersi a cavalcioni sul suo bacino. "Sei un idiota." gli dice, prima di fargli la linguaccia e prendere a baciargli il collo dolcemente, ma senza marchiarlo perchè si sa, lei non deve sospettare nulla.

"Oh, lo adori." sussurra Louis sicuro, prima di spostare la mani sulla sua cintura per slacciargliela. "Ma adesso è il tuo turno e il maestro non sopporta che l'allievo lo superi, dico bene?"

"Dici benissimo." riesce a dire con la voce roca, prima che Louis ribalti la posizione e si metta sopra di lui, nudo come mamma l'ha fatto. Finisce di scacciargli i pantaloni con lentezza, apposta per farlo impazzire, iniziando a baciargli il petto con devozione, fino ad arrivare agli addominali appena accennati.