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-"Parlaci di lui, cosa vi faceva? Come ti ha rapita? Dove stavate?"
-"Una domanda per volta"

***

Lo ricordo ancora come se fosse ieri, stavo tornando da scuola, beh si andavo a scuola, cercavo di intraprendere una vita normale, anche se di normale non c'era nulla. Abitavo con mio zio. I miei genitori morirono in un incidente d'auto (un classico). Mio zio faceva uso di sostanze stupefacenti ed al mio ritorno trovavo sempre qualche donna a pagamento a casa nostra.
Non era un buon tutore, anche se dinanzi agli assistenti sociali si faceva credere di essere responsabile.

Ricordo di aver incontrato un signore sulla trentina, alto, magro, occhi azzurri e capelli neri. Mi chiese indicazioni stradali e sùbito dopo mi ritrovai in una stanza buia. Ero drogata e nuda

***

La ragazza si tolse la giacca, sia per la tensione sia per i riscaldamenti. Lì dentro c'era un caldo assurdo.

I detective puntarono gli occhi su un tatuaggio che non avevano visto all'ospedale

-"Cos'è quello? Un serpente?"
-"Si, un altro degli scherzi di Lucifer.. A me lo fece sulla  clavicola. Alle altre sui polsi o caviglie"

***

Già, un altro scherzo di Lucifer.. Me lo inflisse il secondo giorno all'interno dell'Eden. Le sue mani, il suo respiro.. Il sol pensiero mi rabbrividisce...
Soprattutto al pensiero che dopo il tatuaggio mi stuprò e mi picchiò..
Ricordo ancora i suoi arnesi infernali. Faceva così con tutte. Io ero lì da poco, ma molte ragazze prima di me furono costrette a subìre le sue atrocità.

Feci sùbito amicizia con Laura. Era una ragazza dolcissima, carismatica.. Nessuno a parte lei mi parlava lì dentro. Mi fece fare il giro di tutta la casa e mi fece andare nel giardino, dove vidi...

Urlai in silenzioDonde viven las historias. Descúbrelo ahora