Capitolo 5

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La figura di Brian era di fronte al portone di casa.

Per un attimo ebbe il forte desiderio di tornare indietro richiamando Summer. Ora più che mai, voleva scappare con lei da tutti quei problemi insopportabili.

Anche se il desiderio al suo interno era sconfinato, capì di non poter fare come voleva.

La vita lo stava ponendo di fronte all'ennesimo ostacolo e scappare sarebbe stato da vigliacchi.

Strinse i pugni, ispirò aria sufficiente per raccogliere quanta più forza necessaria, ed entrò.

Lo accolse il silenzio.

Un piede e un orecchio all'insù, sempre all'erta. Il pericolo poteva nascondersi anche nell'angolo più remoto e nascosto.

La scelta di fidarsi dell'apparenza non era mai la migliore.

Ma alla fine sembrava davvero che non ci fosse nessuno a giro per casa. Tutta quella pace continuava a restargli stonata, ma nonostante quel pensiero era anche vero che non poteva starsene su quella linea di bilico... alla fine doveva provare a saltare.

Entrò.

Chiuse la porta dietro di se.

Non appena quel rumore smise di esistere nell'aria, la sua voce giunse puntuale.

- Ti sembra questa l'ora di tornare a casa? -

Brian ci mise qualche istante prima di voltarsi completamente per guardare gli occhi della madre, ma non appena la scorse con le braccia conserte e il piede battente sul freddo pavimento di marmo bianco, il vuoto più assoluto si fece presente nella sua mente.

E ora?

Quale geniale idea sarebbe giunta in suo soccorso? Quale scusa sarebbe stata più giusta e credibile per scampare a una punizione che pendeva sulla sua testa?

Si guardava intorno quasi come fosse alla ricerca di una via d'uscita, ma la casa sembrava essere divenuta una prigione priva di scappatoie, tornò a guardare gli occhi della donna e ad essere semplice e sincero.

- Scusa mamma...mi sono fatto talmente prendere dal divertimento e non mi sono accorto del tempo che passava... -

- Scusa, scusa, ma intanto continui a disobbedirmi. -

- Mica sotto le armi, ti ho chiesto scusa, cosa devo fare di più? -

- Sai bene cosa vorrei che tu facessi, ma sembri più cocciuto di un mulo. -

- Ti prego, non rincominciare con questa storia, mi sembra che ne abbiamo già ampiamente parlato... -

- Molto probabilmente non è abbastanza. Quella Summer ti sta rovinando la vita, sta mandando a monte la tua carriera scolastica, il tuo diploma... tra poco avrà fine il primo semestre e come pensi che sarà la tua pagella? -

- Ok, forse non riuscirò ad ottenere brillanti risultati su quello stupido foglio di carta, ma in fondo è solo una tabella stampata. Ho tutta la seconda parte dell'anno per rimettermi in pari e riempire le lacune che adesso ci sono, se solo tu mi lasciassi vivere con più serenità, se non mi stessi ogni giorno col fiato sul collo, forse per me sarebbe tutto più facile! -

- Ah! Adesso sarebbe colpa mia se non riesci ad ottenere ottimi voti a scuola? Se tu ti impegnassi di più, se invece di uscire con quella "ragazzetta" stessi un po' di più su quegli oggetti che si chiamano libri, forse riusciresti ad ottenere qualche sufficienza in più, non pretendo il massimo, ma almeno il minimo indispensabile sì -

In Cerca Di TeWhere stories live. Discover now