quaranta.

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Tu sei la mia luce e splendi sempre dentro l'anima anche in questa notte, questa lunga notte senza fine.

" tornerò il prima possibile te lo prometto"
A distanza di quasi una settimana aveva iniziato a chiedersi quando sarebbe arrivato quel prima possibile. Holly e Dylan erano rientrati a Los Angeles la domenica precedente, probabilmente in serata a giudicare da quel messaggio che le era arrivato sul cellulare poche ore dopo e non poteva di certo dire che non si fosse fatto vivo, anzi, si erano scambiati messaggi in ogni momento possibile, qualche telefonata veloce e le solite videochiamate la sera appena lui rientrava in albergo, eppure l'attesa era iniziata a diventare estenuante. D'altronde in altre circostanze si sarebbe interrogata a lungo sul significato di quell'agitazione e della paranoia che la assaliva ogni volta che Tyler le diceva che purtroppo aveva ancora degli impegni da risolvere e non ci poteva rinunciare. S'interrogò parecchio sulle sensazioni che stava provando, era come stare su delle montagne russe con lui, quando erano insieme le sembrava di poter toccare il cielo con un dito e quando erano lontani invece si sentiva sprofondare tre metri sotto terra. Aveva sentito ben presto che ora sentirlo aveva un gusto diverso, ogni parola che usciva dalla bocca del ragazzo ogni espressione del suo viso, ogni sguardo, ogni sorriso erano motivo di emozioni e forse anche un pò di paura. A chi pensava Tyler quando parlare dell'amore? Su chi si focalizzavano i suoi pensieri quando parlava di sentimenti forti e travolgenti, quelli senza scampo a volte anche distruttivi e tristi. Il suono della sua voce roca ormai l'aveva messa in trappola senza darla la minima possibilità di una via di fuga. Quando sussurrava al suo orecchio, quella risata profonda era capace di attirarla in un'atmosfera dove esistevano solo loro due, era un vortice di sentimenti del quale poco importava se non poteva uscirne e non voleva. Si stava chiedendo spesso negli ultimi giorni il significato di tutti gli ultimi eventi, forse significava essere innamorati o folgorati? In tutti quei mesi era riuscita a districare molti di quei dubbi che le affollavano la mente e ora stava cambiando le sue idee facendo cadere un mare di incertezze, ma quei giorni di distanza non erano d'aiuto. Stare lontani faceva parte del pacchetto eppure il pensiero che sarebbe stato difficile non le aveva nemmeno sfiorato la mente in un primo momento, ma soltanto ora stava sentendo tutti gli effetti su di se.
" io già vi immagino uno di fronte all'altra su quell'altare.."
Holly parlò, seduta poco più in la rispetto a lei sul divano, senza staccare gli occhi dallo schermo del computer che teneva sulle gambe. Si teneva in contatto con Melody per i preparativi del matrimonio e si poteva vedere come nonostante il grande giorno si stesse avvicinando alla velocità della luce, sembrava leggermente più tranquilla e rilassata rispetto ai giorni precedenti.
" si sempre se torna in tempo, è sempre via"
" Luna.."
" che c'è?"
" Tyler tornerà lo sai meglio di me"
" beh io non lo so più"
" cosa non sai?"
" se tornerà qui o resterà li"
" stai scherzando spero. Tyler non si è fermato un attimo nonostante tu fossi scappata da lui più e più volte quindi non essere sapida, si tratta soltanto di alcuni impegni di lavoro.. anche lui vorrebbe essere qui fidati di me"
" okay allora i suoi impegni di lavoro iniziano a darmi fastidio"
Sbuffò leggermente per poi lasciarsi andare di più su quel divano stringendo un cuscino rosso a forma di cuore tra le braccia, appoggiando la testa indietro e lasciando ondeggiare i capelli ancora un pò bagnati per la doccia fatta da meno di mezz'ora. Holly sull'altro lato del divano alzò finalmente gli occhi distogliendo l'attenzione dal computer e dopo averla osservata, sembrò sforzarsi di trattenere una leggera risata, con scarsi risultati però.
" che ridi?"
" dovresti vedere la tua faccia in questo momento"
" perchè"
" Luna sei proprio innamorata"
" non è vero"
" io dico di si. E' quasi una settimana che ti disperi e che ti danni perchè non vedi Tyler.. mi sembra chiaro che tu sia entrata nella prima fase dell'amore"
" sei un'esperta in merito?"
" no, ma ci sono passata"
" con la differenza che tu con Dylan non hai mai avuto di questi problemi perchè spesso per non dire sempre i vostri viaggi di lavoro coincidevano, o al massimo eravate lontani per cosa tipo due tre giorni?"
" ecco vedi mi stai dando ragione felice di sentirlo"
" non è vero"
" invece si"
" sarà.."
" Luna"
" che c'è"
" non c'è niente di cui vergognarsi niente di cui preoccuparsi.."
Holly si alzò un pò con la schiena e afferrò il computer con entrambe le mani per scostarlo dalle sue gambe per poi poggiarlo per terra. Due profonde occhiaie contornavano i suoi grandi occhi verde scuro segno della stanchezza di quel viaggio che portava ancora addosso, eppure il suo volto ora traspariva ugualmente tanta dolcezza, una grande tenerezza.
" Tyler manterrà la promessa vedrai"
" lo credi davvero?"
" lo so, sei diversa con lui lo abbiamo notato tutti e io non vedevo l'ora, e se ti vengono altri dubbi sai con chi parlarne così avrai una bella strigliata"
" si immagino anche questo"
Che Holly avesse ragione o meno ora poco importava, ci sarebbe stato un tempo per analizzare le parole della cugina, metabolizzarle e farne tesoro, ma ora percepiva soltanto un immenso senso di gratitudine nei suoi confronti così come per Dylan. Allargò le braccia per fare segno a Holly di avvicinarsi, sarebbe stato quello il suo modo di ringraziarla, si sentiva fortunata ogni giorno di più. Quel momento di tenerezza fu spezzato però proprio da Dylan che fino a quel momento era rimasto in cucina a preparare la cena, ovvero una tazza di latte con i cereali, la cena dei campioni. La stessa tazza che ora aveva abbandonato sul tavolino per poi tuffarsi sul divano, tra lei e Holly, spezzando quell'abbraccio e provocando una leggera risata da parte di ciascuno di loro, risate che riempirono l'aria di quel salotto e, a poco a poco, dell'intero appartamento, con Maya che si era poi tuffata sul ragazzo stendendosi completamente su di loro.
" forse ho interrotto qualcosa?"
" Luna mi stava giusto raccontando di come ci si sente ad essere innamorati"
" ma come scricciolo finalmente ammetti di esserlo e a me non dici nulla?"
" io non ho detto a nessuno un bel niente"
" senti, a proposito di innamoramenti vari e, soprattutto, di Tyler, c'è una domanda che mi ronza in testa da qualche giorno, ma fartela mentre eravamo impegnati con il viaggio e mentre il diretto interessato si trovava lontano mi sembrava davvero crudele e destabilizzante per te, quindi ergo ho aspettato il primo giorno libero per portela mia cara. Posso farti questa domanda?"
Dylan  aveva parlato gesticolando in continuazione e assumendo un tono serio, esattamente come faceva qualsiasi volta in cui, in realtà, stava per iniziare uno dei suoi discorsi senza senso e finalizzati soltanto a provocare risate da parte di chiunque fosse presente.
" dai sentiamo"
" com'è Tyler come baciatore?"
" DYLAN"
Urlò e si rese conto all'istante che l'aveva fatto utilizzando un'insolita voce stridula, probabilmente era diventata paonazza, si era aspettata quella domanda, eccome, eppure ora che il momento era giunto si riscoprì in un assoluto imbarazzo che non pensava di poter provare. Aveva lasciato intuire loro che cosa fosse successo con Tyler, e non per vantarsene, ma perchè con loro non riusciva mai a mentire, ma loro volevano i dettagli, quei quattro occhi puntati su di lei che la scrutavano a fondo con curiosità. Come doveva rispondere? Forse non sarebbe mai stata in grado di confessare quella loro piccola intimità.
" okay no questo non lo dirà mai"
" oh andiamo noi vogliamo sapere"
" non è stata soltanto una volta okay e spero che questo vi basti non ho intenzione di aggiungere altro"
Proprio mentre stavano per replicare il suo cellulare appoggiato accanto alla sua gamba sul divano prese a vibrare, Tyler.
" Tyler!"
" sei a casa amore?"
" si sono con i ragazzi perchè?"
" vestiti e vieni fuori, sono qui"
" cosa mi prendi in giro?"
" no sono qui.. allora che fai? Mi fai restare da solo o mi raggiungi?"
" vieni dentro no"
" no, non posso entrare e non ti posso dire che cosa dobbiamo fare. E' una sorpresa fa presto."
" non mi piacciono le sorprese"
" beh allora peggio per te"
" no okay esco arrivo, esco"
Riattaccò senza dare a Tyler il tempo di risponderle o, almeno, di salutarla. Dylan e Holly nonostante non avessero sentito nulla avevano già intuito tutto e immaginò che le risate che presero voce uscendo dalle loro bocche fossero dovute alla sua espressione sorpresa e, forse, anche un pò sconvolta.
" dice che è qui fuori e che devo raggiungerlo"
" che ti avevo detto io?"
Eccolo il tono da maestrina che Holly amava sfoggiare ogni qual volta una sua intuizione si dimostrava giusta. Sorrise, ma poi non aggiunse altro, doveva vestirsi e presto anche. Fu pronta in cinque minuti, i capelli le ricadevano ancora umidi sulle spalle, ma poco importava perchè non aveva alcuna intenzione di sistemarli. Dylan e Holly erano ancora seduti sul divano, quest'ultimo però aveva ripreso di nuovo il computer di cui ora batteva i tasti velocemente in preda a chissà quale ricerca.
" ti sei portata un cambio?"
" per fare cosa?"
" credo che Dylan si riferisca al fatto che sicuramente dormirai da lui anche stanotte"
" idiota"
" io sarò anche un'idiota, ma tu non sfuggirai più così facilmente alle mie domande, sappilo scricciolo"
Le ultime parole di Dylan le percepì un istante prima di chiudersi la porta dell'appartamento alle spalle per poi scendere di corsa quei gradini rischiando anche di cadere. Immaginò quei due ridere per quell'ultimo scambio di battute, esattamente come stava facendo lei, gradino dopo gradino.

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