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Giunsi finalmente sulla soglia di casa mia e mi fiondai dentro come un razzo richiudendomi poi la porta alle spalle. Tirai poi un sospiro di sollievo.
Certo che devo farmi riconoscere anche qua, ho proprio una dote innata per le figure di merda.. avrò preso da mia madre sicuramente.
Mi feci scivolare con la schiena lungo la porta toccando poi terra ripensando a quell'incontro assai assurdo.. a quelle iridi rosse come il vermiglio dei suoi capelli.. davvero buffo.. sembrava quasi il Cappellaio Matto.
Beh per fortuna é stato solo un incontro, chissà a che scuola apparteneva quella squadra(?), magari erano in trasferta chissà...

QUANTO ERO RITARDATA

D'improvviso sentii una voce richiamarmi..
... :<Lya che ci fai lì per terra?>
Lya :<P-papà!> che infarto cazzo.. < Nulla, é che ho corso per ritornare a casa credendo fosse tardi e mi sono solo affannata un po'..> una mezza verità dai, ci può stare, brava ragazza.
Papà :<Ho capito, dai vai a farti una doccia che tra poco si mangia e dopo chiamiamo tua sorella, da quanto non la vedi?> mi chiese curioso.
Lya :<Sinceramente é un po' ma la sento tutti i giorni via messaggio>. Ah già mia sorella Miki aveva dovuto trasferirsi nella capitale, Tokyo, per lavoro e quindi avevo la casa era tutta per me, ovviamente c'era una stanza degli ospiti nel caso in cui fosse venuta da noi qualche volta il fine settimana, ma sarebbe capitato di rado dato che comunque conviveva con il suo compagno.
Dopo quella breve conversazione decisi di andare a lavarmi e salii al piano di sopra entrando direttamente nel bagno padronale. Amavo quel bagno perché c'era una fottuta vasca in stile barocco con le zampe di leone dorate; la riempii in pochi minuti e ci svuotai dentro un intera boccetta di bagno schiuma. Mi spogliai e mi catapultai nell'acqua calda tirando un sospiro di sollievo e rilassandomi, svuotando completamente la mente. In poco tempo grazie al vapore, la stanza si riempì dell'aroma ai frutti di bosco e menta che avevo riversato nella vasca. Era così inebriante e così.. familiare.. ma non ci soppesai più di tanto e chiusi un po' gli occhi abbandonandomi al piacere che l'acqua mi stava dando avvolgendo la mia pelle.
Dopo 30 minuti e una bolletta dell'acqua che avrebbe fatto invecchiare mia madre di almeno 10 anni.. uscii da quel ormai bagno turco e mi avvolsi nel mio accappatoio, misi poi un asciugamano in testa avvolgendo i miei capelli corvini e mi diressi in camera mia.
Ero talmente fra le nuvole che non notai nulla di diverso in camera mia, entrai direttamente nella cabina armadio vestendomi e sistemando i miei capelli ancora bagnati in un ciuffo scompigliato e buttai vestiti e asciugamano nel cesto dei panni da lavare, dopodiché con tutta la calma del mondo uscii dalla cabina spegnendo la sua luce.
Rimasi imbambolata con lo sguardo perso per almeno un minuto osservando quel nuovo oggetto nella stanza.. quando realizzai sgranai gli occhi e tirai un urlo.

Nel frattempo al piano di sotto..
Papà :<Mi sembrava strano che non l'avesse ancora notato> disse con un sorrisetto e continuó pensando all'urlo appena udito <cavolo ha proprio preso da te la voce.. solo che lei a differenza tua sa usarla bene>
Mamma :< Ah ah ah che spiritoso, ti ricordo che io faccio acuti che spaccano i bicchieri, non è da tutti> disse vantandosene.
Papà :< Si ma spaccano anche qualcos'altro..> disse a mó di battuta.
Entrambi scoppiarono a ridere e videro finalmente la loro figlia scendere le scale che costeggiavano la parete della casa.

Lya :< Voi siete pazzi!> dissi con le lacrime agli occhi.
Mamma :< Beh in realtà é stata un idea di tuo padre> disse mia madre sorridente.
Dall'emozione saltai in groppa a mio padre che mi prese al volo.
Lya :<Grazie grazie grazie grazie !!!> dissi riempiendolo di baci. Mi aveva regalato una batteria per poter suonare, ero al settimo cielo, da una vita la desideravo, ed é completamente nera come piace a me!
Papà :< Spero che questo ti sproni a spingerti oltre, odio vedere un talento come il tuo sprecato.. ci sei nata e lo sai anche tu> disse in tono dolce.
Papà mi aveva sempre incoraggiata a spingermi oltre per poter diventare qualcuno su questo campo, ogni volta mi dice di fare dei provini e di non arrendermi.. ma poi è sempre la stessa storia.. mi tiro sempre indietro, forse per paura.. ci sono così tanti artisti in tutto il mondo che hanno davvero un grande talento, anche artisti emergenti.. io non mi sento mai alla loro altezza, ho l'autostima sotto la suola delle scarpe nonostante ci siano persone che credono in me.. inoltre non ho mai saputo cosa avrei fatto nella vita, ho sempre vissuto alla giornata credendo fosse la cosa migliore.. forse era il momento di cambiare? Chi lo sa.. sono sempre stata così confusa e indecisa sul mio futuro, onestamente non riesco a vederlo neanche con il binocolo! Ma non voglio procurare delusione ai miei genitori... vabbè ho ancora molto per pensarci, non abbatterti Lya!
Lya:< Non ti deluderò papà>. Fú l'unica cosa che riuscii a dire.
Cenammo tutti e tre con la tv in sottofondo dopo di che aiutai mia mamma con i piatti e finalmente potemmo chiamare mia sorella tramite Skype. Le avrei sicuramente detto poi della mia colossale figura, ma non davanti ai nostri genitori, sarebbe stato imbarazzante. Una volta salutata mia sorella mi fiondai subito a letto, ero stanchissima e anche abbastanza agitata.. tra 2 giorni avrei iniziato a frequentare la nuova scuola.. chissà come sarà? Cosa dovrei aspettarmi? Infondo é una scuola di grande prestigio, c'è tanta gente benestante.. magari qualche snob.. qualche ragazzo figo.. aaah ma che vado a pensare, magari sono tutti stronzi e non mi si filano neanche.
Sospirai avvilita, mi manca così tanto la scuola dove ero prima.. la Karasuno.. lì almeno avevo anche mio cugino Daichi che mi affiancava, dovrei anche chiamarlo in realtà.. lo farò poi, ora sono troppo stanca.
Così spensi la luce, mi misi comoda sotto le coperte e non passó neanche un minuto che mi ritrovai subito tra le braccia di Morfeo.

•Tell Me What You Want•Where stories live. Discover now