9. ᴛᴜᴛᴛᴏ Qᴜᴇsᴛᴏ ʀᴏssᴏ ᴍɪ ᴅᴀ ᴀʟʟᴀ ᴛᴇsᴛᴀ

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Hugo's point of view


Cammino a testa alta, senza degnare, chi mi circonda, della mia attenzione.
Il mio sguardo è rivolto verso un'unica persona, in questo momento, anche se lei ancora non ne è consapevole.

Dominique è stata chiara, ho capito ciò che devo fare ed ho tutto sotto controllo.
Ho evitato di mettere il gel, questa mattina, come specificatomi da mia cugina che, secondo il suo tutt'altro che modesto parere, le ragazze preferiscono gli uomini trasandati.
Così, con l'aiuto della cara e vecchia magia, mi sono fatto crescere la barba.
Non è esattamente la lunghezza che mi aspettavo o che avrei preferito, ma siccome oramai sono un ragazzo sicuro di sé, poco importa.

I consigli di mia cugina si stanno rivelando molto utili, a giudicare dagli sguardi stupiti degli studenti nei corridoi, che per la prima volta nel corso del miei lunghi anni ad Hogwarts, mi stanno guardando.

Stanno guardando me.

Giunto finalmente davanti alla ragazza dei miei sogni, che è sola ed ha una quantità eccessiva di libri tra le mani, mi incanto per qualche secondo a guardare il suo caschetto biondo, gli intensi occhi azzurri e la bocca estremamente carnosa.

-Ciao- le dico ammiccando e toccandomi la barba ispida, come farebbe un vero uomo.

-Ciao- risponde timidamente, mentre le sue guance si dipingono di rosso.
Aspetto che dica qualcosa, perché Dominique mi ha assicurato che avrebbe continuato il discorso, una volta che le avrei detto ciao.
E gliel'ho detto, ma lei non sta affatto parlando!
Il suo sorriso sembra spegnersi sempre di più, ogni secondo che passa e prende a guardarmi come fossi un alieno strano e peloso.

Beh, peloso si... forse pure strano in realtà.

Annuisco imbarazzato, tanto quanto appare lei.

-Beh, ciao- le dico, e dopo di ciò la supero, svanendo dietro la colonna portante, diretto al mio dormitorio.

La prossima volta che Dominique vorrà darmi consigli sulle ragazze, le lancerò una malezione senza perdono.
Poco, ma sicuro!




Cleontide's point of view


Il professore Lumacorno è stato chiaro.

Mi assento per qualche minuto. Niente stramazzi, niente chiacchiericci, niente rumore, se non quello delle vostre menti che si aprono, in attesa che coltiviate il vostro intelletto.

Si, è stato chiaro, ma non sembra che i miei compagni abbiano afferrato bene il concetto, a giudicare dalle urla e dagli uccellini di carta che volano nell'aula.
Mi corpo la bocca con una mano, per non mostrare la mia risata, quando il becco di uno di questi atterra proprio nella narice di Jennifer O'Neil, la ragazza più irritante, saccente e bella del nostro corso.
Non lo ammetterò mai, ma una parte di me invidia profondamente le sue sopracciglia scure ed il suo nasino a punta; ma di sicuro non il suo carattere né la sua voce stridula, che inizia a urlare contro Jacob, che per difendersi ammette che non aveva mirato alla sua narice, ma al suo sedere.

Come se questo migliorasse le cose.

Dovrei leggere un intero capitolo sull'Intruglio Confondente, ma le doppie punte che appaiono sui miei capelli, ritornati finalmente perfetti, lisci e morbidi, grazie a nessun altro che a me stessa, sembrano di gran lunga più interessanti.
Rose, invece, sembra particolarmente silenziosa e, se ho imparato una cosa sulla mia migliore amica, è che il silenzio non fa parte di lei.
In nessuna occasione.
Sarebbe capace di improvvisare un tango e di cantare a squarciagola, persino durante un funerale.

𝐋𝐚 𝐍𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 - 𝑰𝒍 𝑹𝒊𝒕𝒐𝒓𝒏𝒐    ||Scorose||Where stories live. Discover now