Capitolo 1 🌼

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ℂ𝕚 𝕝𝕚𝕓𝕖𝕣𝕖𝕣𝕖𝕞𝕠 𝕞𝕒𝕚 𝕕𝕚 𝕢𝕦𝕖𝕤𝕥𝕠 𝕡𝕒𝕤𝕤𝕒𝕥𝕠?
𝔼𝕤𝕤𝕠 𝕤𝕚 𝕥𝕣𝕠𝕧𝕒 𝕟𝕖𝕝 𝕡𝕣𝕖𝕤𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕔𝕠𝕞𝕖 𝕦𝕟 𝕔𝕠𝕣𝕡𝕠 𝕞𝕠𝕣𝕥𝕠 𝕕𝕚 𝕦𝕟 𝕘𝕚𝕘𝕒𝕟𝕥𝕖.

Delle volte, per continuare la nostra strada è necessario apportare dei cambiamenti. Quando non ci sentiamo più soddisfatti di quello che stiamo facendo o di quello che abbiamo affrontato in passato, un passato che non ci lascia più vivere, che ritorna a farci sentire terribilmente esausti, si decide di voltare pagina iniziando una nuovo vita.
E perché non trasferirsi? Perché non mandare all'aria anni di carriera e di relazioni? Beh all'aria è andata la mia vita.... ma molto prima di prendere questa decisione quindi era solo questione di tempo.

La città. Il tempo che scorre. I tram pieni di persone sole. I colori sui muri e il grigio sui visi. I passi veloci e le vite di fretta. Poi viene la sera, la pioggia che si posa al suolo. Ogni cosa rallenta, prende fiato. E tu che cammini, indossando un finto sorriso, una maschera a dirla meglio, come a dire "va tutto bene" ma in fondo sappiamo che non è sempre così. Le città sono come le persone. Hanno un nome che le distingue e pregi, difetti, particolarità che conferiscono loro un carattere preciso. Ma c'è sempre qualcosa che sfugge, qualcosa di labile e indefinibile, così da renderle sempre nuove e inaspettate. Un po' come i pensieri che si insinuano nelle nostre mente, alcuni ritornano e altri si formulano.
Ed eccomi a girovagare per la prima volta nella città in cui ho sempre voluto vivere fin da piccola: New Orleans.
I miei genitori invece hanno sempre sognato di vivere in Italia, beh come non dargli torto un paese altrettanto bello, ci ho vissuto fino a due giorni fa. Ma a me serviva cambiare aria. Lasciarmi il passato alle spalle...

Ho Iniziato una nuova vita.

Il volo da Torino fin a qui è stato un disastro, 10 ore d'inferno. Non solo perché soffro di mal d'aereo, ma metteteci persone chiassose, turbolenze, temporali, e una bambina dietro al mio sedile che lanciava palline di carta di tanto in tanto. Volevo solo morire. Per non parlare dell'atterraggio, nervi a fior di pelle e nausea fino allo sfinimento. Di solito a calmarmi ci stava una persona speciale che mi seguiva ovunque andassi e invece ora non ce nessuno.

Arrivo al centro della città. Il quartiere francese. Un piccolo angolo di paradiso. Edifici che semplicemente ti rimangono impressi nella mente a causa delle loro decorazioni.
Mi guardo intorno spaesata, ho trovato un piccolo appartamento molto economico, arredato e adatto ad una sola persona. Chiamo un taxi, un'altra impresa aggiungerei.
Mi porta alla via indicata ed ecco che vedo il palazzo.
Sulla soglia trovo un anziano signore sui sessanta anni, che aspetta me credo... guarda continuamente l'orologio innervosito.
«Buongiorno, sono Kate, ho pagato in anticipo l'affitto tramite agenzia.»
«Salve. La stavo aspettando»- ma no dai non ci avrei mai scommesso
«Perdonatemi per l'enorme ritardo... ma»
«ma... cosa? Sono qui da mezz'ora, a fissare il vuoto. Tra poco è ora di cena e perderò il mio programma preferito a causa sua! Mi segua le faccio vedere l'appartamento »

Nervosetto il signore di cui non conosco nemmeno il nome, che scostumato; Ma è molto buffo, una risatina mi scappa mentre lo vedo salire le scale e borbottare tra sé.
Ahimè dove sono capitata?

Bene dopo una rapida visita turistica e le varie regole da seguire, i pagamenti e i vari dettagli del contratto, il gentile signore si lascia sfuggire qualche parola.
«Per qualsiasi problema, appartamento n°4, sono Williams , spero che sarai a tuo agio.»
Nemmeno il tempo di ringraziare che mi lascia da sola.

Che dire rispetto alla mia vecchia casa questa è molto accogliente più piccolina: soggiorno , cucina, bagno e due camere da letto, non male dai. Dove abitavo prima era una villa... mi sentivo spesso a disagio a causa della sua grandezza.
Dal balcone si intravede una delle vie più trafficate: Bourbon Street, costellata di bar e pub e animatissima sia di giorno che di sera. Bene la mia mente già pianifica uscite serali all'insegno dell'alcool. Mi considero una festaiola nata e ne vado fiera. Mi ripeto sempre "la vita è solo una, perché non viverla a pieno? "

Mangiucchio un panino comprato mentre aspettavo il taxi, lo guardo molto insicura, essendo la prima volta in cui mangio cose diverse, ma alla fine lo addento e non è proprio male. La stanchezza del viaggio e di tutti i miei pensieri Inizia a farsi sentire... mi butto a peso morto sul letto, crollo in un sonno profondo... o meglio in un incubo che mi perseguita.

"Kate, ormai è tardi...vai via prima che torna" sussurra molto lentamente ; Le lacrime, una rabbia mi travolge, premo sulla ferita, le mani piene di sangue e d'un tratto non c'è più respiro, il suo esile corpo tra le mie braccia. Piango , urlo... urlo fino a sentirmi male. La lasciò lì, in una pozza di sangue, il suo viso pallido. Scappo, senza capire dove mi dirigo, le gambe a stento mi sorreggono, a causa delle lacrime iniziò a veder offuscato. Il mal di testa si impossessa di me e svengo.
Un buio totale mi avvolge. Sento solo un freddo che mi arriva fin dentro le ossa... e la notte adesso mi fa paura. "

Buongiorno ecco a voi il primo capitolo 🎈

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Buongiorno ecco a voi il primo capitolo 🎈

Mettete un stellina, così capirò che viene letta, ci tengo tanto. Se ci va fatemi sapere cosa ne pensate.
Sono due settimane che lavoro su questo capitolo, non è mai facile ma ci ho provato, inoltre mi scuso per la poca originalità ma in fondo deve piacere in primis a me. 🎈

UN BACIO.

LOVEH_YOUR_DREAMS 🎈

𝙏𝙤𝙧𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 Where stories live. Discover now