CAPITOLO 26

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YAHABA'S POV
- Grazie mille, signora- ripeté per l'ennesima volta il castano, generando una sincera e calorosa risata dalla diretta interessata
- Me l'avrai già detto cinque volte, giovanotto. L'ho fatto con piacere: sembri un brav'uomo e non permettere che lui la pensi diversamente- rispose per poi recarsi nella sua camera da letto e lasciare Yahaba, con un sorriso, in quella degli ospiti.
Sembra proprio una brava persona questa donna.
Ha anche una mentalità più aperta dei miei genitori... già...no, adesso non devo pensare a loro...non posso.
Domani devo assolutamente parlare con Kyotani: non mi posso arrendere ancor prima di provarci davvero, non di nuovo.
Per una volta, voglio fare quello che mi rende felice.
Con quei pensieri il giovane alzatore si coricò sul futon gentilmente datogli da quella signora dall'animo gentile.
KYOTANI'S POV
Il suo cuore aveva perso un battito non appena aveva sentito la sua voce.
Quella voce che adorava e che, quella famosa notte, gli aveva mostrato di saper raggiungere toni molto elevati.
Non aveva voluto ascoltarlo così gli aveva riattaccato il citofono in faccia ma, stranamente, Yahaba era rimasto lì per un po'.
Il biondo l'aveva sentito urlare il suo nome e, nonostante non gli avesse aperto, continuava a pigiare imperterrito quel tasto dove, di fianco, compariva il suo nome.
E, per l'ennesima volta in quella giornata, il cane rabbioso era confuso.
Iwaizumi gli aveva detto di dargli il beneficio del dubbio e, per quanto lui si fosse opposto, il comportamento di Yahaba gli stava facendo cambiare idea.
E proprio mentre stava pensando di aprirgli il portone e di dargli la possibilità di spiegare il suo atteggiamento, il citofono smise di suonare.
Kyotani si morse le labbra con rassegnazione mentre nella sua testa si faceva strada l'idea che, per l'ennesima volta, Yahaba si era preso gioco di lui.
Si buttò sul letto sperando di riuscire a prendere sonno il prima possibile in modo da mettere a tacere tutti i suoi pensieri e le numerose delusioni che, ora, gli affollavano la mente e gli impedivano di riposare.
Ma quale beneficio del dubbio!
Non se lo merita! È solo un fottuto stronzo che mi cerca solo quando gli fa comodo!
Evidentemente aveva bisogno di una scopata di consolazione.
'Fanculo Yahaba
IWAIZUMI'S POV
Era strano Oikawa, sì decisamente strano.
Dopo quanto aveva detto, rideva in modo quasi isterico e cercava di non incrociare mai il suo sguardo.
Che fossero tornati al punto iniziale?
No...non può essere.
Insomma, è diverso da quando non ci parlavamo ... è come se mi stesse nascondendo qualcosa...
- Iwa-chan ti va di pianificare qualcosa per far riappacificare Makki e Mattsun?-
- No-
- COSA?!- strillò Oikawa, incrociando finalmente lo sguardo di Iwaizumi
- Intendo che insomma...prima dovrei  ecco...come dire-
- Wow, oggi è un giorno da ricordare, Iwa-chan! Non ti ho mai visto così in ansia e in tensione. Di cosa hai paura? Sono io Tōru- disse dolcemente il castano, guardandolo
- Lo so, è solo che è difficile-
- Iwaizumi, sono io dai! Sono quel ragazzo che da piccolo ti costringeva a vedere il cielo stellato perché gli piaceva. Sono sempre quella piccola peste che, ogni volta che si procurava delle ferite, ti faceva preoccupare da morire. Sono quel piccolo bambino che ti faceva adirare quando non aveva voglia di compiere qualcosa che invece doveva. Sono sempre quel ragazzino che si vestiva da alieno a tutte le feste possibili. Sono quel giovane che tu difendevii quando veniva picchiato od insultato dagli altri e che ti accompagnava a vedere tutti i film di Godzilla che volevi. Iwa-chan sono lo stesso Oikawa Tōru di sempre: ti puoi fidare di me. Mi vuoi dire cosa ti preoccupa?-
- È che non posso aiutare gli altri se prima non riesco a risolvere la mia di situazione amorosa-
Ormai il danno è fatto: fa che vada bene.
MATTSUN'S POV
Non sapeva dire da quanto tempo stesse lì o come ci fosse arrivato.
Aveva solo un grandissimo mal di testa e lo stomaco sottosopra che, ogni tanto, si ribellava e lo costringeva a piegarsi su quella tazza del water e rimettere tutto ciò che aveva.
Con forza stringeva la tavoletta non appena avvertiva la sensazione che, di lì a poco, avrebbe nuovamente dovuto vomitare.
Aveva sempre odiato dover rigettare ciò che aveva precedentemente mangiato o bevuto.
Lo odiava.
Detestava la sensazione del cibo che, con prepotenza, ripercorreva all'indietro il percorso per uscire dall'antro che era il suo stomaco.
Non amava il retrogusto che rimaneva nella sua bocca dopo aver vomitato anche perché gli sembrava che, quell'odore spregevole, non se ne andasse mai.
E, ora, tutte queste sensazioni erano peggiori delle altre volte perché Makki non era al suo fianco.
Il rosa, ogni volta che Mattsun rimetteva, gli rimaneva vicino e gli accarezzava dolcemente la schiena mentre gli sussurava frasi per farlo ridere.
Sì, proprio così: Hanamaki invece di dire frasi di conforto o di incoraggiamento, formulava delle battute fantastiche.
Si ricordava ancora la prima volta che, da fidanzati, erano andati a mangiare al McDonald e Mattsun si era sentito male di stomaco
' Odio vomitare. Che schifo. Makki dai, esci...non voglio che tu mi veda così'
' Scherzi?! Com'è che si dice? Nella buona e nella cattiva sorte e, ovviamente parliamo della prima opzione'
' Io sto vomitando l'anima e tu mi dici che siamo nella parte della 'buona sorte'? chiese sorpreso il moro
' Be' sì, insomma io non te l'avrei voluto dire ma se proprio devo ...quel panino ti era rimasto sui fianchi e ti aveva sformato: adesso sei un figurino'
' Sei proprio un coglione' disse Mattsun per poi rimettere per l'ennesima volta, accompagnato dalle dolci e delicate carezze di Takahiro sulla sua schiena.
A quella serata poi ne erano seguite altre causate o dal cibo o più spesso dall'alcol che, dopo un po', proprio grazie a Takahiro aveva abbandonato o, per lo meno, aveva imparato a bere in modo più responsabile.
All'improvviso, delle lacrime iniziarono a solcare quel volto già provato dai numerosi conati mentre, Mattsun, cercava in tutti i modi di riuscire a ricordare il tocco di Hanamaki su di lui e cercava di immaginarselo lì, accanto a lui.
Eppure non era così facile dopo tutto il dolore che aveva provato e che, era consapevole, avrebbe continuato a sentire se si fossero rimessi insieme.

Eii
Le cose iniziano a muoversi!
Iwaizumi finalmente si è svegliato( meglio tardi che mai!)
Cosa ne pensate della storia?
Btw, sto pensando, come già ho accennato da un'altra parte, di scrivere un crossover su Haikyuu, bungou stray dogs e Kuroko no basket. Vi potrebbe interessare? Fatemelo sapere!
Grazie a chiunque legga/voti o commenti la storia ☀️💛
Alla prossima! 🚀💮

Tutto il tempo del mondo- Iwaoi/Matsuhana/KyouhabaWhere stories live. Discover now