-9- I DESIDERI

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Iwaizumi venne dimesso qualche settimana dopo. Smise di parlare tranne che con il fantasma di Oikawa che non aveva mai lasciato il suo fianco. Si chiudeva in camera le ore anche solo per guardare la figura della persona che amava con tutto se stesso.

Odiava quell'ultimo gesto d'amore del suo Oikawa. Odiava avere il suo cuore nel petto, come a ricordargli ad ogni singolo battito che lui era vivo e Tooru non lo era.

Voleva strapparsi via quell'organo e raggiungere il suo amato, ma così facendo avrebbe solo deluso il capitano e l'ultima cosa che voleva era rendere invano quel suo dono.

Continuò a vivere, o meglio sopravvivere, perché quello che faceva lui non era affatto vivere.

Riprese ad allenarsi non appena i medici glielo permisero. Sentiva come se la pallavolo lo stesse chiamando e così era tornato in quel campo, davanti alla rete, ma senza quell'alzatore rompiscatole che gli sorrideva e gli faceva delle alzate da dio.

Tutti in squadra lo trattavano con i guanti, nessuno menzionava mai l'ex capitano e alzatore. Avevano tutti il cuore a pezzi, ma nessuno di loro paragonava il proprio dolore a quello che stava provando Iwaizumi. Dopo ogni allenamento il ragazzo dagli occhi verdi oliva si fermava di fronte allo specchio, a torso nudo, ed osservava quella cicatrice che percorreva in verticale il torace. Quel segno spiccava lucido sulla pelle leggermente ambrata del ragazzo. Quello era il ricordo del gesto d'amore più grande in assoluto e anche il più doloroso della vita di chiunque.

Oikawa Tooru aveva donato letteralmente il proprio cuore alla persona che amava Iwaizumi Hajime.

L'asso della squadra si passò i polpastrelli lungo la cicatrice ormai rimarginata da tempo, ma ben visibile e ne studiò le irregolarità, come ogni singola volta che si toglieva la maglietta.

Lasciò scendere una lacrima e notò che nello specchio, appena dietro le sue spalle, c'era il riflesso del suo ragazzo. Lo vide avvicinarsi e poggiargli una mano sulla spalla, ma quando anche lui poggiò il palmo lì non percepì la pelle dell'altro o il suo calore. Piano nel tempo la figura di Oikawa stava svanendo.

Avrebbe voluto tenerlo vicino per sempre, ma probabilmente quel suo poterlo vedere era solo un residuo del trauma cranico che aveva subìto e che piano faceva tornare tutto alla normalità.

[...]

Passarono dei mesi e la squadra arrivò a dover giocare contro la Shiratorizawa. Una squadra contro la quale non avevano mai vinto e che rappresentava l'ultimo ostacolo da superare per arrivare ai nazionali.

Erano all'ultimo set, dovevano fare due punti di seguito per assicurarsi la vittoria. La palla volò oltre la rete, il libero coprì la propria metà del campo e la palla arrivò precisa sopra ad Iwaizumi che, senza pensare, fece un'alzata perfetta e il ragazzo biondo dagli occhi infuriati fece punto. Dopo di che toccò a loro battere, Iwaizumi fece un servizio incredibile e, quando la palla superò di nuovo la rete per tornare nella loro metà campo, il nuovo alzatore della squadra lo guardò con un movimento veloce degli occhi e gli alzò la palla.

Iwaizumi si sollevò sotto rete, sembrava quasi volasse, disegnando un arco con il braccio schiacciò la palla e segnò il punto decisivo per il terzo set. L'Aoba Joshai si aggiudicò la vittoria e la possibilità di partecipare ai nazionali di pallavolo.

La squadra si avvicinò alla panca dell'allenatore, ma il numero quattro rimase qualche passo indietro rispetto ai compagni. Si guardò la mano leggermente arrossata con la quale aveva segnato quell'ultimo punto, quel punto decisivo che li aveva portati alla vittoria, e poi si girò incontrando gli occhi color nocciola del suo amico d'infanzia.

"Visto Oikawa? come promesso ti ho fatto arrivare ai nazionali" Iwaizumi sorrise, ma sembrava un sorriso misto tra la felicità e la tristezza.

"Grazie Iwachan, ti amo"

"ti amo anche io Tooru" fece scendere una lacrima che il resto della squadra interpretò come di gioia, ma forse non c'era poi tutta questa gioia in quella singola goccia salata.

Eppure, tanto tempo prima, il suo amato Oikawa lo aveva predetto che sarebbe stato il suo cuore a raggiungere i nazionali. Forse non a caso aveva usato quei termini

"i nazionali, il destino ha in serbo questa grande emozione per il mio cuore" così aveva detto in quella notte sotto le stelle. Aveva esplicitamente detto che l'emozione era riservata al suo cuore. Con gran dolore di Iwaizumi, Oikawa aveva avuto ragione, il suo cuore aveva raggiunto quel sogno, non lui, solo il suo cuore.

Quando Iwaizumi si andò a cambiare quel giorno notò qualcosa di diverso, la cicatrice, di solito ben visibile, si stava adattando al colore della sua pelle e piano stava diventando meno evidente sul suo petto. Quel simbolo del grande amore di Oikawa sarebbe rimasto a vita, solo un po' meno evidente, proprio come il fantasma che lì allo specchio gli sorrideva e piano svaniva.

"non andare via, ti prego. Senza di te non so vivere" disse piano l'asso guardando quegli occhi nocciola riflessi nello specchio.

"bugia" fu un sussurro, ma Iwaizumi lo sentì chiaramente e capì cosa intendesse il suo capitano. 

Lui non avrebbe dovuto vivere senza di lui, ma soprattutto lui aveva scoperto come camminare senza tenere la mano di Oikawa, aveva ricominciato a respirare e in qualche modo anche a sorridere. Dovette ammettere con sofferenza che Oikawa aveva ragione, lui aveva scoperto di poter vivere anche senza di lui, ma non c'era consapevolezza più dolorosa del venir a sapere di esserne capaci.

Perché lui davvero lo amava e mai nella vita avrebbe amato qualcuno come aveva amato Oikawa, ma quell'amore non divenne un ostacolo nella sua vita, bensì una spinta nel cercare di nuovo quella felicità che aveva perso. E chi lo sa, magari in un futuro, quel cuore, che era appartenuto al suo amato, avrebbe accelerato il proprio ritmo per il sorriso di qualcun altro.





E così finisce questa storia...forse tra lacrime e singhiozzi o nell'indifferenza, tutto dipende dal vostro modo di interpretare questa piccola follia portata per iscritto!!!

Spero sia stata di vostro gradimento e per l'ultima volta vi dico... se la storia vi è piaciuta fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Non vi auguro buon proseguimento di lettura perchè un seguito non c'è, ma vi auguro un tuffo nelle emozioni perchè quelle non svaniscono^^

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