Capitolo 11 -Il ritorno a casa-

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"Allora mi vuoi dire cosa è successo ieri sera?" chiese, il giorno dopo, Jade, in modo quasi implorante a Sirius.

"Ma ti ho già detto che non è successo niente!..." le rispose Sirius per l'ennesima volta sebbene, già dalla prima, il suo tono non era parso per nulla sincero; dopo che vide Jade sbuffare, si mise a ridere, dandole un piccola scrollata sulle spalle.

"Coraggio! Ormai manca poco all'estate!" aggiunse cercando di sviare l'argomento.

"È vero! Ma con la fine dell'anno arrivano anche gli esami..." rispose James affranto, mentre Peter annuiva nervoso.

"Siamo solo al primo anno e già ti disperi così James?" le rispose Jade divertita.

"Invece di ridere potresti darci una mano!" le disse Peter con uno sguardo di accusa.

"Certo che lo farò... Ma nemmeno io sono così brava" disse Jade in sua difesa.

"Non dire così! Ci si aiuterà a vicenda" le disse Sirius con un sorriso. "Eh va bene!" disse Peter sbuffando sonoramente.

"Come vi è andata con le lettere da casa?" chiese Peter curioso. Dopo aver ricevuto la punizione infatti, una lettera era stata spedita dalla professoressa McGranitt per avvertire le famiglie dei tre amici, su cosa avessero combinato.

"Ah le solite ramanzine, ma gli passerà in fretta" disse James indifferente, stendendosi comodamente sul divano.

"I miei non hanno nemmeno risposto, finché mi promuovono, a loro non importa niente di quello che faccio. Da quando hanno saputo che sono entrato in Grifondoro mi parlano a malapena..." disse disinteressato Sirius, "Oh ma a me non importa che mi ignorino" aggiunse poi con una risata, vedendo il volto scioccato di Jade.

"Nemmeno la mia f..famiglia ha risposto, ma i miei zii si... mio zio Newt era molto arrabbiato, ma penso che mi abbia perdonato ormai... o almeno spero" concluse Jade.

Gli ultimi due mesi passarono fin troppo velocemente, i ragazzi erano talmente impegnati con lo studio, che cercare di ingegnare nuovi scherzi era quasi impossibile.

L'unica materia in cui Jade non aveva alcun tipo di problemi, era Cura delle Creature Magiche, grazie alla passione che Newt le aveva fatto scoprire per le creature di ogni tipo, studiare quegli argomenti era fin troppo semplice per lei. Questa sua bravura fu notata anche dal loro insegnante, il professor Silvanus Kettleburn, appassionato a tal punto dalla sua professione, da ritrovarsi solamente con poche parti del corpo ancora in suo possesso, e molte altre protesi in compenso.

Dopo l'evento delle cucine, la tensione tra Severus e James (e Sirius) si era appesantita ancora di più, sebbene Jade cercasse in ogni modo di evitare i loro incontri; alla fine dell'anno non vi erano stati altri scontri e nessun'altra trasformazione notturna, Fortunatamente, pensò Jade.

Giugno era arrivato. Tutti gli studenti, stremati ma contenti per aver passato gli esami con successo, si erano accomodati sui tavoli delle quattro casate nella Sala Grande.

Le loro chiacchiere furono interrotte dal preside Silente che, dopo essersi alzato e posizionato dietro al suo leggio decorato da un gufo d'oro, fece calare un profondo silenzio senza alcuno sforzo, e con un sorriso generoso stampato sul volto, si rivolse a tutti gli studenti.

"Un altro anno è passato, qui ad Hogwarts! Gli esami e lo studio sono ormai solo un vago ricordo. Prima di tuffarci nel nostro meraviglioso Banchetto di Fine Anno, volevo comunicare i punteggi delle quattro case, e i fortunati vincitori di quest'anno".

Tutta la sala grande era in rigoroso ascolto.

Silente continuò "Al quarto posto con 340 punti... Grifondoro, al terzo posto Tassorosso con 372 punti...".

Ad ogni assegnazione vi era un rispettoso applauso da parte di tutte le tavolate.

"Al secondo posto con 385 punti... Serpeverde e al primo posto con 405 punti... Corvonero, che vince la Coppa delle Case!".

Tutti gli studenti del tavolo di Corvonero si alzarono esultanti, o quasi tutti; Jade notò che la ragazzina dai capelli biondi, la stessa che aveva intravisto nel treno e durante alcune lezioni in comune, era lì seduta senza alcun segno di voler festeggiare con la sua casata, al contrario, sembrava quasi infastidita.

"Sarà per il prossimo anno..." disse uno dei loro compagni di Grifondoro.

"Dubito che con noi, Grifondoro potrà mai salire di posto in classifica" sussurrò James agli altri, che risero sotto gli sguardi confusi dei loro compagni, mentre innumerevoli piatti e pietanze erano apparsi su tutti i tavoli.

Il giorno dopo Jade preparò le valigie, mise Axel nella sua gabbia, salutò Lily e si avviò insieme agli altri verso la stazione.

Lei e i suoi amici erano seduti in una delle cabine del treno, intenti a scherzare ed a ridere a gran voce, quando Jade emerse con uno sguardo quasi malinconico "Mi mancherete un sacco ragazzi... mi scriverete... vero?" chiese.

A quelle parole James e Sirius le sorrisero comprensivi.

"Ma è ovvio!" disse Sirius sorridendole.

"Certo che si! Cerca solo di insegnare al tuo falco come consegnare bene la posta, non vorrei che le tue lettere finissero in un altro stato" disse James ridendo.

"Ah Ah Ah, molto simpatico! Sappi che il mio Axel è più bravo di qualsiasi altro gufo!" disse Jade ironica facendogli la linguaccia.

Quando arrivarono al binario 9 ¾ e scesero, Jade intravide suo zio Newt tra la folla e corse verso di lui, abbracciandolo forte.

"Mi sei mancato tantissimo!" disse Jade.

"Anche tu Jade" le rispose Newt felice, evidentemente la sua arrabbiatura per la punizione di Jade era ormai passata.

"Aspetta ma... tuo zio è Newt Scamander? Quel Newt Scamander?" disse James alle sue spalle che, insieme a Sirius era rimasto sorpreso dalla scoperta.

Jade rise e, dopo averli salutati, si diresse a casa insieme ai suoi zii.

L'idea di dover passare tre lunghi mesi a casa di suo padre, potendo vedere Newt e Tina raramente, non la entusiasmava granché, ma ora aveva una motivazione, finita l'estate avrebbe potuto rivedere i suoi amici, pronta per affrontare un altro anno ad Hogwarts.

Harry Potter and the Mystery of the DragonWhere stories live. Discover now