prologo

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Ciao, io sono Jack Dylan Grazer.
Vivo a los Angeles e ho appena compiuto 6 anni.

Qualche giorno fa stavo disegnando in camera mia con papà... ci stavamo divertendo!

Ad un certo punto si è alzato, mi ha dato un bacio sulla fronte e si è avvicinato alla finestra.

Pensavo che volesse far entrare un po' di aria fresca nella stanza, invece si è lanciato.

Ed è caduto! È proprio caduto, come i personaggi dei cartoni animati quando si accorgono che sono sospesi in aria. Peccato, però, che loro non si fanno mai male... papà, invece, è morto.

Le sue ultime parole sono state "ti voglio bene".

Ora sono in ospedale, seduto di fronte ad un uomo vestito di bianco.

Mi sta dicendo che papà aveva tanti problemi, ha preferito andarsene da questo mondo piuttosto che affrontarli. Io non gli credo, lo odio. Papà non mi avrebbe mai abbandonato, lui era un eroe.

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Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 7 anni.
Mamma prende sempre delle pastiglie bianche, dice che le servono per dormire la notte.

Quelle medicine non le fanno bene... da quando papà non c'è più è sempre stanca durante il giorno.

Non sa più ridere e scherzare, passa tutta la giornata in camera sua al buio.

La notte la sento piangere.

Io vorrei aiutarla, ma non so come si fa. Insomma, come posso far star bene una persona se l'unica cosa che potrebbe aiutarla ormai non c'è più?

Io ci provo, ci provo davvero tanto, ma papà manca anche a me…

Mamma allora si arrabbia: mi ripete che sono inutile e che non so fare niente.

Mi sa proprio che ha ragione.

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Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 8 anni.
Mamma non sta meglio e, secondo il dottore, non sto bene neanche io.

Dice che dovrei divertirmi insieme ai miei amici a scuola, ma io li odio.

Mi prendono sempre in giro e mi chiamano orfano, dicendomi che papà si è ucciso perché non mi voleva più come figlio.

Come posso considerarli "amici"? Io non so cos'é un amico, non ne ho mai avuto uno.

Le maestre chiamano sempre mia madre per dirle che: "suo figlio ha bisogno di essere seguito da una figura professionale".

Per colpa loro sono obbligato ad andare da uno psicologo più volte a settimana. Lo odio. Odio tutti.

Mi ripete sempre le stesse cose, cose ovvie e che so già: "devi socializzare, devi uscire da camera tua, non devi essere triste, devi aprirti con me, devi imparare ad ascoltare i consigli degli altri, devi fidarti delle persone, devi trovare qualcosa che ti faccia stare bene, devi superare la morte di tuo padre".

Devo, devo, devo e ancora devo.
I suoi sono sempre degli obblighi che non riesco mai a fare...

Mi fa sentire inutile.

Continuo a pensare che mamma abbia ragione.

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Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 9 anni.

A scuola va sempre peggio.

I bambini mi stanno lontano, dicono che sono strano.

Io non mi sento strano, sono solo un po' diverso...

lacrime di solitudine | J.D.GWhere stories live. Discover now