𝐒𝐂𝐋𝐄𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐃𝐈𝐒𝐆𝐑𝐀𝐙𝐈𝐀

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C'è una cosa che batte forte nella tua testa e non lo sai cos'è ma devi prestarci attenzione perché ti fa ricordare come ti senti e come devi stare e ti continua a rammentare che non sei ancora morto Hoseok,
un bubbone biancastro che cresce sulla tempia nutrito dai mali subiti a cui non sai dare un nome perchè tesoro mio, sei troppo buono per sapere che quando la maestra ti chiedeva di scriverle lettere in cui parlavi della tua giornata era perché passavi quelle deliziose ore di scuola in silenzio e tutti credevano avessi un problema mentale.
Perché la tua testa ha un difetto di fabbrica che si chiama empatia e ti capita di piangere mentre guardi la mamma sorridere perché non succede mai e odi papà perché crede di sapere tutto quando in verità non sa niente.
Perché una volta sei tornato a casa mentre stavano ficcando una bara in un auto verde petrolio e tutto il vicinato era fuori vestito di nero come becchini e tu cercavi solo di capire chi si trovasse nella cassa del morto, perchè i ragazzi sono cattivi e ti mangiano il cuore a colazione e tutti li amano quando sono i primi ad uccidere i cuori da maneggiare con cura e credi che la vernice bianca di cui ti ricopri le dita si rigeneri ogni volta che posi piede su una fottutissima striscia bianca in mezzo alla strada.
Cresci un pò Hoseok.
I demoni hanno un nome e un sorriso e ormai sono diventati i tuoi amici immaginari che ti imboccano ogni giorno con ricordi che il tuo cervello dovrà archiviare e non lo sai come si chiamano, non lo sai perchè hai paura di chiedere qualcosa alla mamma, non lo sai perché hai paura che nessuno avrà mai le palle di amarti e non lo sai perché ti senti ancora in colpa per quando sei corso via da un ragazzino che ti giurava amore eterno e che ancora oggi ti chiama nel cuore della notte per dirti che continua a piangere per colpa tua e poi si mette a parlare di sé stesso perché così lo sa che ti affonda nel terreno dei sensi di colpa e della manipolazione spingendotici a calci in bocca, la stessa bocca che ha baciato sotto l'albero di arance vicino al cancello bianco ad occhi chiusi.
Parlami dei tuoi scheletri spolpati e rosati nell'armadio e se avrai la decenza di presentarmi i tuoi amici demoni io giuro di renderti le cose dieci volte peggiori ma tanto lo so che la tua bussola del dolore è in vacanza perenne e che la notte ti togli le schegge di legno dalle mani buttandoci sopra fiotti di alchol presi al discount e che il giorno dopo mentre dondoli nei corridoi speri che qualcuno ti fermi e ti dica di tenere tutti i pezzi insieme ma te sei solo un assemblaggio fatto di sentimenti troppo amplificati e sindrome da supereroe di sto gran cazzo.
Respira tesoro non è la fine del mondo  oggi.
Ammetti i tuoi peccati superficiali e piangi lacrime rosse perché quando sono i ragazzi a piangere tutto diventa più strano e vergognoso.
Se te ne vai sappi che il tuo posto verrà preso da altri perché di gente troppo buona con corpi senza spina dorsale e bocche senza lingua ne è pieno il mondo.
Quindi manda tutti a fanculo Hoseok perché anche tu hai diritto ad essere egoista e perché il bianco sulle dita lo vuoi anche nella sclera dei tuoi occhi pittoreschi, troppo giovani per aver visto degli adolescenti farsi a pezzi, e non solo nei sogni che speri di avere in una notte senza stelle.
Nessuno ti capirà mai amore mio e va bene così, per ora, ci sono io.







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Io sono Hoseok
Hoseok è me.

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𝐀𝐍𝐍𝐄𝐆𝐀 𝐍𝐄𝐋 𝐓𝐔𝐎 𝐌𝐀𝐋𝐔𝐌𝐎𝐑𝐄 [J. Hs]Where stories live. Discover now