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"Perché vuoi conoscermi?"

"Beh perché-"

"Jisung! Va alla cassa!" gli ordinò il suo capo da chissà dove.

"Meglio che io vada..."

"No ti prego..."

"Non voglio crearti problemi..."

"Promettimi solo che non scomparirai come in montagna..."

"Non sono scomparsa... sono qui davanti a te ora..."

"C'è un giorno che ti posso rivedere?"

"Fa gli stessi passi che hai fatto oggi, magari mi trovi in giro domani." rise per poi andarsene.

Jisung rimase li ad osservarla uscire dal locale.

"Gli stessi passi di oggi..."

"Jisung!"

"Arrivo!" urlò più forte.

○●○

"Jisung sono stanco di te."

"Fai ritardo, bisogna sempre urlarti dietro per un semplice ordine e non sai fare praticamente nulla. Ti devo licenziare."

Jisung lasciò il fast-food arrabbiato per aver perso l'ennesimo lavoro.
Aveva provato di tutto; dal cameriere al babysitter, dal dipendente nel negozio di scarpe all'operaio in una misera fabbrica di spugne.
Eppure non riusciva a tenersi stretto un lavoro.

Lui nella sua vita voleva fare il produttore, ma non aveva il coraggio di farsi avanti e far sentire le sue basi e il suo immenso talento.
Pensava di non essere bravo, che ci fosse qualcuno di immensamente superiore a lui e si odiava per quella poca autostima di sè.
Aveva la costante ansia di fallire e di ritrovarsi punto a capo anche con la sua grande passione.

Nemmeno i suoi amici riuscivano a convincerlo, avevano provato a fargli avere un appuntamento con un produttore ma lui piuttosto di non andarci sparì completamente chiudendosi in camera sua.

Tornò nel suo appartamento quel giorno trovando Felix e Chan seduti sul divano a giocare ai videogiochi.

"Ciao ragazzi..."

"Sei stato licenziato vero?" chiese subito Chan.

"Ma come-"

"Fratello, si sente dal tuo tono di voce." lo fermò subito Felix.

Chan mise in pausa il gioco voltandosi verso l'amico.

"Sai perfettamente cosa voglio dirti no?"

"Non ci andrò mai."

"Beh, dovresti invece."

"Ha ragione." gli diede ragione Felix.

Andò in camera sua e si stese sul letto guardando un punto a caso sul soffitto.

"Forse dovrei lasciar perdere tutta sta merda..."

"Gli stessi passi di oggi..."

Si addormentò con quel pensiero in testa.

○●○

Si svegliò la mattina dopo e una volta fatta colazione uscì di casa.

Era davvero convinto che se avrebbe fatto gli stessi passi l'avrebbe potuta rivedere e infatti così fece.

Passò alla sala giochi e ci passò ben 2 ore proprio come il giorno prima, si guardò intorno varie volte pensando di trovarla ma così non fu.

Passò al bar dei gatti dove solitamente andava per prendersi una cheesecake e intanto giocare con quegli adorabili gattini che tanto adorava, ma nemmeno li la trovò.

Poi passò al suo negozio di vestiti preferito.

Cominciò a guardarsi in giro quando notò una ragazza impegnata a piegare delle magliette.

L'aveva trovata, era li con la sua coda mal fatta, con una maglietta nera con il logo del negozio, dei jeans strappati e le sue nike.

Con lo stesso sorriso di quel giorno in montagna.

"Quindi tu lavori qui!"

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Comeback Itzy Comeback Itzy Comeback Itzy Comeback Itzy Comeback Itzy Comeback Itzy

Close//Han JisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora