17. Strip

7.7K 259 1.5K
                                    

Draco aprì gli occhi, frastornato. La testa gli faceva un gran male, e sentiva tutte le voci otturate.

"Prenda, beva!" ordinò una voce non ben distinta, avvicinandogli qualcosa alle labbra.

D'istinto, le chiuse in una linea stretta. Suo padre non lo aveva certo addestrato a prendere la prima Pozione che gli venisse offerta da uno sconosciuto! Poi però sentì il tocco della mano di Potter sul braccio, e capì che tanto male non poteva andare, così apri le labbra e ingurgitò il contenuto della fialetta.

In qualche secondo gli si schiarì la mente. Riuscì a mettere a fuoco la vista e i suoni tornarono nitidi. Inquadrò Madama Chips che faceva Evanescere la boccetta vuota, la McGranitt e Silente accanto al letto, e Potter, seduto al suo fianco, con le gambe penzoloni giù dal letto.

"Cosa..?"

"Si ricorda cos'è successo, signor Malfoy?" chiese la McGranitt.

Draco fece una smorfia quando si mise a sedere. "Sì, dov'è Nott?"

"Nel mio ufficio," rispose Silente. "Con il professor Piton. Stiamo avvertendo chi di dovere. È severamente vietato gettare Incantesimi del genere su altri studenti."

Draco non rispose, ancora lievemente frastornato. Madama Chips gli si avvicinò, agitando la bacchetta. Si girò verso Silente. "È tutto a posto, possono andare," riferì.

Silente annuì. "Molto bene. I vostri amici vi stanno aspettando fuori," li congedò.

Frastornato e con la voglia pressante di cruciare Theodore Nott, Draco scese dal letto. Potter gli prese il braccio e camminarono fuori dall'infermeria. Dopo qualche passo, Potter si schiarì la voce.

"Quindi," iniziò, poi sorrise appena. "Stavolta mi hai parato tu," considerò.

Draco ringhiò. "E quindi?" sputò acido. Non era fiero di come si erano comportati i suoi istinti.

Potter non sembrò sconvolto dal suo atteggiamento astioso. "Grazie," disse semplicemente.

Draco ne rimase sorpreso, poi sbuffò. "Non montarti la testa, è stato assolutamente involontario."

Potter ridacchiò. "Recepito."

"Ti hanno detto qualcosa?" domandò poi Draco. "Su Nott," specificò.

Potter scosse la testa. "Quando lo Schiantesimo ti ha preso sono crollato anch'io. Sono rimasto sveglio, ma non riuscivo a fare niente, e tu mi sei praticamente cascato addosso," raccontò. Per qualche inspiegabile ragione, Draco arrossì. "E poi non so chi ci ha fatti levitare fino a qui."

Draco annuì. "Spero di vederlo espulso," ringhiò.

Potter scrollò le spalle, voltando nel corridoio che portava alle porte principali. "Non credo," sospirò. "Lo puniranno sicuramente però."

"Che consolazione," commentò Draco sarcasticamente.

"Dai, tanto sei stato tu a dire che avresti potuto rovinarlo con poco," disse Potter. Draco brontolò poco convinto. "Su su, qualche maledizione e hai fatto."

Draco ridacchiò, poi uscirono sul prato e adocchiarono i quattro seduti sull'erba. Quando li raggiunsero e si sedettero partì il quarto grado.

"Harry! Come stai?!" strillò la Granger.

"Quell'infame, spero che marcisca ad Azkaban!" sbottò Weasley.

"Non dire sciocchezze, Ron, non ti mandano ad Azkaban per aver usato uno Schiantesimo," lo rimproverò lei.

"Sì, ma è quello che si meriterebbe," borbottò Weasley con le braccia conserte. "Abbiamo visto tutto dall'entrata della sala, non volevamo crederci," continuò poi, rivolto a Potter.

Perceptio - DrarryWhere stories live. Discover now