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Se entravi in una macchina che viaggiava all'interno di una delle tante autostrade d'Italia , diretta chissà dove , potevi scorgere due donne , o almeno , una donna e una ragazza : dalle curve del corpo e dalla forma del viso , si poteva dire che avesse sui 15 anni . Era una ragazza dai lineamenti definiti ma estremamente graziosi , la pelle riportava le tipiche imperfezioni degli adolescenti nella fase più critica - almeno secondo quanto credono loro- e spossante della loro vita fino a quel momento. Aveva i capelli neri come un cielo a cui avevano rubato le stelle , ma se si stendeva al sole si potevano intravedere delle ciocche rosse , rosse come il fuoco che divora la terra. Nessuno sapeva che lei avesse quei particolari riflessi nei capelli , solo suo madre ne era a conoscenza , poichè la figlia , Adele , aveva preso proprio da lei quelle sfumature . Anche da seduta , si poteva notare la fragilità del corpo di Adele , gambe sottili , pochi fianchi , braccia magre e collo lungo per poter vedere le cose com'erano veramente . Non era troppo magra , semplicemente non avendo mai fatto uno sport o qualsiasi altro tipo di disciplina , era a corto di muscoli , risultando quindi uno stecchino. La madre era uguale ad Adele , o forse sarebbe meglio dire che fosse la ragazza ad assomigliare incredibilmente a sua mamma , Elena. Stessi capelli , stessi occhi da gatta , resi ancora più allungati dalla riga di eyeliner che era solita farsi , stesse mani , con dita lunghe e affusolate e stesso distaccato senso di appartenenza al mondo. Per Elena , la vita non aveva mai riservato niente di positivo : da piccola ci fu la morte di suo padre , deceduto in un incidente stradale quando lei ancora non riusciva a dire la parola "babbo" , poi dovette sorbirsi più di 10 anni di depressione della madre , arrivata dopo la morte di suo marito. Ci fu un solo momento felice nella sua vita , ovvero quando incontrò Simone e insieme diedero alla luce Adele , ma la morte si portò via anche lui , a quanto pare era geneticamente predisposto al cancro. Anche in questo caso Adele non riuscì a pronunciare la parola "papà" , prima che quest'ultimo gli fosse strappato via con tanta violenza e prepotenza. Erano rimaste solo loro due , madre e figlia , diventate alleate senza saperlo , ne volerlo. Si stavano trasferendo , poichè nella città in cui vivevano prima , le persone sembravano divertirsi e gioire delle disgrazie altrui , così Elena si decise a non voler far passare gli anni dell'adolescenza di sua figlia tra pettegolezzi e cattiverie. Avevano trovato una cittadina , fuori da Milano in cui si potevano affittare piccoli appartamenti ad un prezzo ragionevole, una città non gigante , ma abbastanza grande da ignorare due piccoli individui colti dalla sfortuna.

<< Mamma abbassa il volume della radio , mi farai diventare sorda di questo passo >> gridò Adele cercando di sovrastare le note rock degli AC/DC , note così alte , che per Adele riusciva difficile pure pensare.

<< Come amore ? >> urlò in risposta la madre , che per sentire cosa avesse da dirle la figlia , spense la radio. Nel momento esatto in cui la chitarra di Angus Young smise di suonare , cadde nell' autovettura un silenzio tombale , si riusciva solo a sentire lo sfregare delle ruote contro l'asfalto della strada e i respiri regolari delle due donne.

<< Ti avevo chiesto se potevi abbassare un po' il volume , sto cercando di pensare e con tutto quel rumore mi era impossibile >>

<< Scusa tesoro , hai ragione  , facciomo così , metto un po' di musica classica , così ci rilassiamo prima dell'arrivo ? >>

<< Okay , ma quanto manca ad arrivare ? >> chiese Adele , che sperava che la madre gli dicesse che mancasse ancora tanto. Non si era mai trasferita e anche se nel posto in cui viveva prima non c'era nessuno che si interessasse a lei , era comunque affezionata alla sua casa , quindi arrivare nel nuovo appartamento significava per lei gettare definitivamente il suo passato alle spalle.

<< Dieci minuti e siamo li >> disse la madre guardando nello specchietto retrovisore e vedendo il viso della figlia dipingersi in  un'espressione di stupore e delusione , come se si aspettasse che la madre l'avesse presa in giro tutto quel tempo , per arrivare in fine a dire       " Era tutto uno scherzo!"
<< Sei agitata ? >>

<< Effettivamente un po di paura ce l'ho , so che sembra stupido , ma ho paura che ci siano troppi ragazzi della mia età>> disse Adele tutto d'un fiato , come per timore di rimangiarsi le parole.

<< Adele , capisco che non ami fare amicizia con gli altri ragazzi , ma purtroppo andrai in una scuola pubblica e di ragazzi della tua età ce ne saranno parecchi>> disse Elena , sempre studiando le reazioni della figlia attraverso lo specchietto.
<< Chissà , magari troverai degli amici che potranno capire il tuo carattere e farne un tesoro >> pensò Elena , quasi tra se e se , come per convincere se stessa. Lei aveva imparato ad accettare i comportamenti di sua figlia , aveva capito quando parlarle e quando invece era meglio lasciarla nei suoi pensieri. Era sempre stata molto timida e chiusa nei confronti del mondo , ma la cosa , pensò Elena , era inevitabile visto il suo passato segnato così a fondo dal dolore.

<< Io non smetto mai di sperare mamma , questo lo sai , il problema non sono gli altri , sono io , mi viene ansia ogni volta che mi si avvicina qualcuno e ogni volta scappo via>> finì la frase sbuffando consapevole del fatto che se le persone non le parlavano era solo colpa sua.
Le ragazze della sua vecchia classe avevano provato a fare amicizia , ma Adele le aveva sempre respinte , o con le buone o con le cattive e si sa che dopo un po' che tiri la corda , quella inevitabilmente si spezza.

<< Non so tesoro , io ho un buon presentimento e poi Adele ti voglio dire una cosa>> iniziò a dire Elena , che si raddrizzò sul sedile con fare solenne , come se stesse per annunciare la più grande sentenza mai pronunciata.
<< Ancora è presto perchè tu lo capisca , ma le vere amicizie le conterai sempre sulle dita di una sola mano , non è detto che tu debba farti per forza delle amiche in questo momento , molte persone creano legami solidi quando sono già adulte>>. Questa frase fece un certo effetto su Adele , ed Elena lo capì subito , infatti la ragazza aveva alzato lo sguardo verso di lei , quando per la maggior parte del tempo quegli stessi  occhi fissavano il vuoto.

<< Sai una cosa mamma ? Non sarò io che andrò a cercare amici. Se il destino vorrà  , arriveranno da soli>>. Fu così che si chiuse il discorso fino a quando , dopo un paio di minuti , arrivarono a destinazione. Quando Adele scese dalla macchiana non solo era senza parole , ma era anche senza pensieri.

Tutte le parole mai dette Where stories live. Discover now