Capitolo 19

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Cico Pov
Era la voce di Stre, ne ero sicuro.
Mi batteva il cuore a mille, non potevo fare finta di niente, non potevo lasciarlo andare. Chissà con chi rideva..ma non c'era spazio per questi dubbi.
Cico: "Gabriel alzati" ordinò il rosso scuotendo il brunetto.
Gabriel: "M-ma è notte f-fonda.." rispose ancora con gli occhi chiusi e facendo scappare un piccolo sbadiglio.
Cico: "Lo so, seguimi"
Presi Tobbi e mano nella mano con Gabriel andammo davanti alla villa.
Gabriel: "Perché siamo qua?"
Cico: "Ho sentito la voce di Stre."
Gabriel: "Secondo me il sonno ti ha giocato un brutto scherzo.."
Non risposi, avvicinai l'orecchio al portone ma non sentivo niente.
Cico: "Tienimi Tobbi, devo arrampicarmi"
Gabriel: "Nico cadi"
Cico: "Sta tranquillo ho fatto tre anni di Parkour in Sardegna, me la cavo" disse con tono deciso.

Questa villa aveva tantissime finestre con sotto ad ognuna un muretto, potevo cadere e morire, ma avrei dato la mia stessa vita per Stre, ne valeva la pena. Arrivato al secondo muretto stavo per scivolare ma fortunatamente mi aggrappai al bordo della finestra.
Stavo per scendere scoraggiato, quando all'improvviso sentii Stre.

Stre: "Mattia! Dai, fammi vincere"
Mattia: "Se sei scarso non è colpa mia"
Mattia? Chi era quello?
Sentendo queste parole avevo una motivazione valida per continuare, ne ero sicuro, ormai ne avevo la conferma.
Era Stre, il mio piccolino.
Dopo venti minuti arrivai accanto alla finestra dove c'erano i due, mi appiattii accanto alla finestra e mi misi a sentire il loro dialogo.
Mattia: "Ma quindi..ti piace ancora quello sfigato di Cico?"
Stre: "P-perchè me lo chiedi?"
Mattia: "Boh cosí.." rispose il biondo avvicinandosi sempre più a Strecatto.
Me ne scesi solo quando Stre se ne andò a letto, volevo essere sicuro che non ci fosse nessun bacio tra loro.
Caddi bruscamente, la vista era appannata, vidi Gabriel con gli occhi lucidi chiamarmi ma non riuscivo a parlare e tantomeno ad aprire gli occhi.
Gabriel: "CICO SVEGLIATI TI PREGO"
Cico: "..."
Gabriel: "C-cico t-ti p-prego" disse il brunetto con un filo di voce.

Stre Pov:
Mi misi a finire il disegno che avevo iniziato settimana scorsa; ritraeva me e Cico abbracciati sopra al letto.
Finito il disegno andai in bagno a sciacquarmi la faccia, a lavarmi i denti e infine mi misi il pigiama.
Andai mezzo addormentato in camera mia quando all' improvviso sentii qualcosa, o meglio, qualcuno cadere.
Mi affacciai spaventato alla finestra, non potevo credere ai miei occhi.
C'era Tobbi che aveva iniziato ad abbaiare e Cico? CICO?
Il mio cuore mancò un battito, era sdraiato a terra con un bambino che gridava aiuto; mi chiesi subito chi fosse ma in quel momento non importava.
Stavo per scendere quando sentii qualcuno tirarmi il polso.
Mattia: "Dove stai andando?"
Stre: "Vado giú per prendere aria"
Mattia: "Resta qui con me dai gattino" disse il biondo con tono squillante consapevole che il rosa stesse ritornando da Cico.
Stre: "P-perchè?" chiese facendo due passi indietro.
Mattia: "Non tornerai da lui." rispose facendolo cadere a terra con uno spintone.

Non avevo nemmeno la forza di urlare, di rispondere al suo gesto.
Ritornai in camera addormentandomi nella speranza che, la mattina seguente trovassi nuovamente Cico.
Feci colazione, mi ricordai che da oggi Mattia iniziava il turno di giorno così feci rapido le valige e me andai via, alla ricerca di Cico.
Scesi e davanti all'entrata, proprio dove era Cico con il bambino non c'era nessuna traccia.
Svoltai l'angolo della villa, nella speranza di trovarlo sdraiato da qualche parte, ma così non fu.
Corsi dietro la villa e trovai Tobbi.
Subito mi riconobbe e fece salti di gioia, mi venne a fare le feste e intanto delle lacrime fredde mi scesero sul viso.
Stre: "Cosa ci fai qui da solo? Andiamo"
Presi in mano il guinzaglio che aveva attorno al collo e ci incamminammo nella ricerca di Cico.
Stre: "Tobbi, prova a cercarlo attraverso il suo profumo"
Tobbi abbaiò, come per dire: "Ci riesco"

-dopo due ore-
Si era fatto mezzo giorno e sia io che Tobbi stavamo morendo di fame.
Ordinai del cibo al burger king più vicino. Finito di pranzare mi rimisi in cammino, arrivammo davanti al Duomo e subito Tobbi abbaiò, trascinandomi dietro ad una colonna.
C'erano tre coperte, due grandi e una più piccola, due bottiglie d'acqua di un litro ciascuna mezze vuote, tre scatoloni appiattiti, un guinzaglio marroncino rotto e due scatole della pizza.
Capii immediatamente tutto.
Le due coperte più grandi erano di Cico e di Tobbi, mentre la copertina più piccola apparteneva al bambino.
Mi asciugai le lacrime, se Cico era così era solo per colpa mia, era ubriaco quella sera me lo dovevo aspettare.
Stre: "Portami da lui"
Tobbi si mise a correre e io dietro di lui, dopo dieci minuti buoni arrivammo davanti ad un ospedale.

Cico Pov:
Ero finito in ospedale, avevo perso i sensi cadendo da 7 metri, se ero vivo era solo un miracolo.
Fortunatamente Gabriel urlò aiuto e attirò l'attenzione ad un medico che aveva appena finito il suo turno.
Il medico mi portò in ambulanza d'urgenza, ero nella barella quando mi accorsi che Tobbi era rimasto là da solo, ma ormai era troppo tardi per tornare a prenderlo.
Era l'unico che mi ricordava Strecatto; preso dall'ansia svenni.
Mi risvegliai la mattina seguente verso le nove con Gabriel che si era addormentato su una poltrona accanto a me mentre mi teneva la mano.

-alle 12:00-
Infermiera: "Buongiorno, si è ripreso?" disse con tono di voce sufficientemente alto per svegliare Gabriel.
Gabriel: "CICO!"
Cico: "GABRI!" esclamò abbracciandolo da sdraiato.
Infermiera: "Eri svenuto, menomale che c'era tuo fratello sennò a quest'ora eri mort-" la voce dell'infermiera fu interrotta da quella del rosso.
Cico: "Lo so..grazie piccolino" disse afferrando la mano di Gabriel.
Infermiera: "Ecco a voi il pranzo" disse appoggiando il vassoio sul lettino.

La ragazza ci portò un brodo di pollo misto a verdure e un paio di caramelle, inutile dire che mangiai solo quelle.
Gabriel: "Stanotte avevamo trovato Stre ti ricordi?" chiese il bruno scartando l'ultima caramella rimasta.

Subito mi ricordai tutto e incredulo a quello successo ore prima rimasi in silenzio fissando il vuoto, non sapendo se avessi mai ritrovato Stre.
A interrompere quel silenzio imbarazzante fuori Gabriel.

Gabriel: "Il medico in ambulanza mi ha detto di dirti che starai qua per tre settimane, hai preso una bella botta cadendo"
Cico: "Sono tante!" esclami formando un piccolo viso sul viso, ma, con un tono più che triste.

Stre Pov:
Riconobbi subito l'ospedale, era quello dove lavorava Mattia.
Mi passò un brivido lungo tutto il corpo solo all'idea che Mattia mi potesse vedere con le valige e con Tobbi.
Pensai a Cico che molto probabilmente era lì dentro, Tobbi aveva un fiuto eccezionale mi dissero al canile, cosi entrai nella speranza di rivederlo dopo tre lunghissimi mesi.
C'erano tre infermiere che stavano dietro al bancone per accompagnare le persone nelle rispettive stanze dei loro familiari/amici.
Mi avvicinai e vidi Mattia con aria furiosa correndomi incontro.
Scappai dall'ospedale spaventato a morte e con il cuore che batteva non a mille, a centomila.
Arrivai dietro al Duomo col fiatone, mi girai e vidi Mattia rincorrerermi con in mano un coltellino svizzero, oggetto tipico che portava sempre con se senza un valido motivo.
Mancai un battito e con Tobbi dietro riniziai a correre, volevo chiedere aiuto ai pochi passanti che c'erano ma non ne avevo il coraggio.
Dopo venti minuti arrivai in un parco, mi nascosi dietro ad uno scivolo e iniziai a piangere, pensando al peggio.
Mi voleva davvero uccidere per far sí che io e il rosso non ci rimettemmo insieme? Stentavo a crederci, colui che mi ha salvato la vita ora me la voleva togliere? Mi voltai per controllare e il parco era deserto, non c'era aria viva.
Quando fui sicuro che l'avevo seminato mi sedetti su un'altalena a pensare.
Proprio in quel momento sentii una voce sussurarmi da dietro. Era lui.
Mattia: "Pensavi di scappare?" chiese in tono minaccioso il ragazzo aprendo il coltellino svizzero.
Stre saltò dalla paura e si allontanò.
Stre: "C-cosa vuoi da me?"
Mattia: "So che eri lì per Cico, quel cane di merda ti ha fatto strada eh" disse puntano il coltellino verso Tobbi.
Stre: "Non farai niente, nè a me e nè a Tobbi e soprattutto non farai niente a Cico, o te la vedrai con me."
Mattia: "Cosa pensi di farmi? Eh? Te che sembri una femmina, non hai il fisico giusto per gareggiare con me" disse accompagnando una risata psicopatica.
Tobbi capendo il pericolo gli corse incontro mordendolo nelle parti basse, Mattia innervosito da quel gesto gli pugnalò alla testa cinque colpi, bastanti per ucciderlo.
Rimasi immobile, con gli occhi gonfi di chi non ne poteva più, di chi poteva fare qualcosa per salvarlo ma non l'ha fatto per paura, volevo solo tornare indietro nel tempo.
Mattia: "Il prossimo sarà Cico"
A quella parole mi si gelò il sangue.
Piansi sopra Tobbi per un paio di minuti, lo abbracciai ed infine lo portai dietro al parco e lo seppellii con le mie stesse mani, l'unica compagnia che avevo ora era in cielo.

Mi hai salvato la vita -Strecico♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora