12. Passato, presente o futuro?

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"Vuoi altro riso? Credo ce ne sia ancora nella scatola" Archie mi sorride premuroso, la mano destra che mi tende il contenitore del riso alla cantonese che abbiamo appena finito di dividerci mentre di sottofondo c'è una vecchia puntata di How I me...

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"Vuoi altro riso? Credo ce ne sia ancora nella scatola" Archie mi sorride premuroso, la mano destra che mi tende il contenitore del riso alla cantonese che abbiamo appena finito di dividerci mentre di sottofondo c'è una vecchia puntata di How I met your mother. Dopo  la chiacchierata con Hayley non sono voluta tornare a casa: è stata una mossa un po' da codarda, lo ammetto, ma il solo pensiero di dover affrontare il fatto che Harry sa quello che è successo fra noi quattro anni fa, assieme alla consapevolezza dei miei sentimenti, mi ha messo addosso un'ansia notevole.

Stranamente e fortunatamente, Archie era libero dal lavoro, così la prospettiva di trasferirsi nel suo letto per la seconda sera di fila non mi è sembrata poi così una brutta idea: avevo bisogno di pensare a che dire e come dirlo, soprattutto ora che so che guardando lo sguardo di Harry potrei scorgere un po' di quei ricordi che con tanta fatica avevo sepolto, perchè sbagliati. Ero stata tutti quegli anni a crogiolarmi nell'idea che lui fosse stato tropo ubriaco per intendere e volere, figuriamoci per ricordare cosa era successo: sapere che invece entrambi ricordavamo e avevamo taciuto era troppo inaspettato da accettare subito. 

"No, grazie, ne ho mangiato anche troppo. Anche se sono piacevolmente stupita che tu ti sia lasciato convincere facilmente sul mangiare a letto" sorrido divertita al mio ragazzo, strappandogli un bacio soffice sulle labbra ancora al sapore di soia.

"Ti ho vista particolarmente giù di morale, non mi andava di complicarti le cose" fa spallucce lui tirandomi più vicina al suo petto coperto da una semplice maglia bianca. Mi accarezza delicatamente i capelli, spostandoli su una spalla e bacia quella nuda vicina al suo viso. "Cosa c'è che non va che ti ha spinta a correre qui? Intendiamoci, adoro averti qui anche stanotte, ma... beh sento che c'è qualcosa di strano" dice dolcemente, la voce bassa che mi culla assieme alle delicate carezze delle sue mani su di me. Archie mi conosce bene, non quanto Harry, questo è ovvio, ma anche lui capta facilmente il mio umore.

"Sto bene, davvero. Avevo solo voglia di vederti" 

"Ci siamo visti stamattina" osserva Archie incontrando il mio sguardo con un sorrisetto divertito.

"Sì ma eravamo di fretta, tu dovevi andare a lavorare" 

"Vero. In ogni caso ora non ti lascerò abbandonare questo letto per almeno, mm... dieci ore. Notte compresa, ovviamente, voglio tutti i privilegi che mi costringono a ospitarti sotto le mie lenzuola, considerata la tua terribile abitudine a darmi i calci la notte" ghigna ironico toccandomi la punta del naso con l'indice. 

"Non ti mollo calci! Semplicemente dopo un po' sto scomoda e mi muovo incontrando casualmente te" spalanco gli occhi divertita con una risatina.

"Sì certo" alza gli occhi al cielo con le labbra distese in un sorriso. "Non vuoi proprio dirmi cosa c'è che non va?" insiste curioso.

"Non c'è nulla. Tu piuttosto, com'è andata l'operazione di stamattina?" dico accarezzando distrattamente il suo petto con le dita. Cambio argomento rapidamente, per evitare che mi venga la tentazione di rivelare ad Archie il vero motivo per cui io sia lì: parlare di Harry, nonostante significherebbe raccontargli di una litigata, non mi sembra una buona idea, considerati i precedenti. Archie non ha mai avuto troppa simpatia per lui, questo mi era sempre stato chiaro: effettivamente sapere che la tua ragazza ha un rapporto quasi simbiotico con un ragazzo che non sei tu e nemmeno suo fratello è qualcosa di difficile da accettare a volte, soprattutto se vivono assieme e se il ragazzo in questione... beh, è bello quanto lo è Harry. Credo si sia sempre sentito un po' minacciato dal nostro rapporto speciale, forse perchè anche lui sotto sotto sa che è un rapporto così particolare che non credo riuscirò mai a replicarlo con qualcun altro.

Come PetaliWhere stories live. Discover now