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"Le emozioni non sono mai bianche o nere; sono più come... dei sintomi: rimani senza fiato ogni volta che entrano nella stanza, il cuore ti batte più veloce quando ti passano accanto, la pelle ti formicola quando riesci a percepire il respiro."

Era qualche giorno ormai che ero in viaggio nella carrozza di Lady Igraine per andare verso l'Inghilterra dalla famiglia O'Brien. Vivevano in una zona tranquilla vicino al mare; nella parte più a ovest della Cornovaglia. Avevo letto numerosi libri su quella zona dell'Inghilterra, dove le coste frastagliate creano un paesaggio magnifico e magico. 

Avevo attraversato la Manica ormai da qualche giorno giungendo nell'isola di Wight; mancavano ancora una decina di giorni di viaggio e io iniziavo a non sopportare più l'abitacolo che mi stava scarrozzando da una parte all'altra del paese. Stavo rileggendo Romeo e Giulietta; non mi capacito come questo libro possa non piacere a Lady Igraine. Personalmente ho sempre desiderato una storia d'amore come la loro; certo il finale non comprende questo mio desiderio, ma quell'emozione forte e indissolubile si. Quell'amore che ti fa battere il cuore, che ti fa venire i brividi, che ti mozza il respiro.  La sensazione di dipendere da un altra persona, quella consapevolezza che noi da soli non siamo altro che un fascio di nervi e carne vuota che deve essere riempita dalla presenza di un'altra persona in modo da sentirci vivi, completi e, finalmente, felici. A volte mi perdo a soffermarmi a guardare le coppie di dame e cavalieri che danzano nel grande salone della reggia di Versailles e a pensare se anche io, prima o poi, incontrerò la mia anima gemella; la persona che mi farà sentire finalmente completo.

Continuo a picchiettare le unghie alla parete della cabina blu che mi sembra sempre di più una prigione di vetro e stoffe più che un mezzo di trasporto ma non mi lamento ne parlo. Molte persone vorrebbero essere al mio posto in questo momento e io non posso che essere grato di tutto quello che l'alta società francese ha da offrirmi. Nonostante sia sotto l'ala protettiva della nobile Lady da quasi un anno e mezzo, non posso fare a meno di sentirmi un estraneo in quel mondo di lusso in cui non sono nato. Mi sento come un infiltrato ad una festa, una pedina fuori posto in un enorme scacchiera fatta di lusso e prestigio. Il cielo era limpido e il leggero venticello che filtrava mi scompigliava leggermente i corti capelli biondi. Sentivo distrattamente le urla di bambini che giocavano a rincorrersi e gli uccelli che sorvolavano i cieli. Ripresi a leggere il romanzo che avevo in mano sperando che, un giorno, anche io vivrò un amore vero che mi farà sentire finalmente parte di questo modo. 

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