Il padre lo guardò stranito, con uno sguardo perso. <<Sì, aveva un figlio, quella bastarda>> Disse il padre. Josky si alzò e lo guardò <<Io non so perché continuo a venire a trovarti, sei un verme>> Una volta finita la frase corse via dall'edificio quasi piangendo, una volta superato il cancello vide non molto distanti da se, le gemelle yoshikage. Kira notò Josky e corse da lui <<Non sei tornato a casa? Stai bene?>> Josky la guardò e le stampò un bacio, poi disse: <<Non preoccuparti, però ho una domanda, hai detto che in famiglia siete portatori di stand no? Che stand ha tua sorella?>> Lexia si fece avanti e disse: <<Vi ho sentiti, il mio stand ha il potere di tornare indietro nel tempo, 1 minuto precisamente, non posso usarlo all'infinito è stancante utilizzarlo>> Josky la guardò e pensò <<potrà tornare utile, anche in caso di... morti, Bucciaratti non aveva di certo buone intenzioni ...>> Dopo guardò Lexia e chiese il nome dello stand, Lexia rispose: <<Queen nothing>>
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<<Bel nome per uno stand, ma, ragazze adesso devo tornare a casa>> Josky salutò le ragazze tornò a casa, passò la giornata a riflettere su come sconfiggere bucciaratti. Ma adesso spostiamoci su DiO: DiO stava andando verso casa, una volta arrivato fuori la porta notò qualcosa di strano, la porta era socchiusa, entrò e sentì un rumore provenire dalla camera, si avvicinò lentamente cercando di restare calmo, era bucciaratti, in piedi <<The World, rallenta il tempo! Smh, sarà facile batterti>> Andò verso di lui è mise un coltellino nella guancia di Bucciaratti, ma, cosa?! Bucciaratti aveva aperto una zip sul suo volto, e non si notava! Il coltellino andò nel collo di DiO facendolo cadere, il tempo tornò a scorrere normalmente. <<Sei solo uno stupido>> Aveva previsto la sua mossa, Bucciaratti uscì dall'edificio lasciando DiO a terra, che, sanguinante, con le ultime forze mandò un messaggio a Josky, il messaggio recitava: <<Vieni a casa mia, mi ha colpito, aiuto>> Josky vide il messaggio dopo poco, corse verso casa di DiO, e lo trovò lì, a terra, privo di forze; lo prese in braccio e corse verso l'ospedale più vicino.