18. " Voglia di litigare "

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Hermione rientrò da sola in casa, poiché Ron le disse di voler stare ancora un po' da solo. Così, lei lo accontentò.

I gemelli stavano mostrando ai presenti nella stanza le loro nuove invenzioni da esporre alla fine della guerra, nel loro negozio "I Tiri Vispi Weasley".
La bruna li raggirò sorridendo, e si avvicinò a Tonks, la quale stava sorseggiando il tè, con sguardo perso nel vuoto, come se stesso riflettendo.

- Ciao, tutto bene? - Le chiese Hermione appoggiando delicatamente una mano sul pancione. La donna sussultò, ma quando incontrò i suoi dolci occhi ambrati, sorrise.

- Si tutto bene, un po' dolorante ma tutto bene. Tra poco dovrebbe nascere e presto tornerò ad essere un bel figurino, come prima. - Rise facendole l'occhiolino.

- Sarai una madre grandiosa! - Confermò Hermione stringendosi le braccia al petto.

Tonks sembrò rabbuiarsi per qualche secondo, come se un pensiero molto triste le avesse invaso la mente, ma tornò presto a sorridere timidamente. - Spero proprio di avere la fortuna di crescerlo. -

- Tonks, tu non andrai in guerra a combattere. - Disse la Grifondoro ammonendola con lo sguardo.

- Io non lascio Remus da solo. -

- Non puoi neanche lasciare tuo figlio da solo! Pensa se qualcosa dovesse andare male...-

- Se qualcosa dovesse andare male, saranno gli altri a raccontargli che fine hanno fatto i suoi genitori. Io non posso crescere nostro figlio senza di lui. Non lo accetto. -

- Remus cosa ne pensa? - Domandò cautamente Hermione abbassando lo sguardo, rassegnata.

- Non ne abbiamo ancora parlato. - Ammise Tonks con una nota amara nella voce. - Ma sicuramente sarà contrario. -

- Sei una donna molto forte Tonks, non ti ferma niente e nessuno. Ti ammiro veramente tanto. - Sorrise la bruna. 

- Tu ammiri me? - Chiese ironica la strega ridendo. - Sono io ad ammirare te! Con quel gran cervello che ti ritrovi...- abbassò la voce e fece saettare lo sguardo per la stanza, assicurandosi che nessuno le sentisse. - ... e per esserti infatuata del cattivo. Mossa azzardata. -

Hermione corrugò la fronte non capendo come reagire a quel commento.
- Draco non è cattivo. -

- Ma non è neanche buono. - Evidenziò Tonks ritornando seria e guardandola da sotto le folte ciglia.

La Grifondoro si strinse forte le mani al petto, ed abbassò lo sguardo.
- Lo so, forse sto sbagliando, ma... - Tonks le appoggiò una mano sulla spalla e la sospinse verso un'altra stanza. Più lontane dagli altri per poter parlare in tranquillità, mentre Fred aveva iniziato ad alzare la voce contro il fratello, poichè non stava usando in modo corretto quel che sembrava essere una trottola.

- Ascolta. I pregiudizi ci saranno sempre e costantemente. Bello e brutto, vecchio e giovane, buono e cattivo. Ovvio, non condivido la tua idea; io personalmente non riuscirei a fidarmi di un Malfoy, tanto meno di Draco. La scusa del è stato costretto regge ben poco quando è stato lui il primo ad accettare il compito di uccidere Silente. - Si morse il labbro inferiore, titubante.
- Hermione, non voglio influenzarti con il mio pensiero, anzi voglio solo che tu faccia attenzione e prenda certe decisioni anche con la testa e non solo con il cuore. - Fece una pausa nella quale guardò verso i ragazzi riuniti in cucina. - Mentre tu non c'eri, Harry ci ha raccontato delle cose e di come si è "ribellato" , - fece il gesto delle virgolette in aria - al padre e di come ti ha portata via. Certo, se fosse il solito smorfioso non si sarebbe azzardato a toccarti ed aiutarti, però meglio stare sempre attenti che trovarsi la bacchetta annodata, no? -

GryfferinWhere stories live. Discover now