LIAR || Min Yoongi

1.

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«tanto ti prendo!»
le sue parole risuonano forti mescolandosi con il suono delle onde del mare mentre corre cercando di stare al tuo passo.
«ed invece no, sono più veloce di te»
quelle sono state le tue ultime parole prima che il ragazzo avvolgesse le sue braccia intorno alla tua vita facendo in modo che ti voltassi nella sua direzione.
I suoi occhi persi nei tuoi, il sorriso stampato sulle labbra e il tocco leggero della sua mano stava accarezzando la tua guancia delicatamente mentre entrambi stavate cercando di riprendere fiato.
«smettila» ha sussurrato appoggiando la sua fronte alla tua intrecciando le sue mani con le tue.
«di fare cosa?» hai detto ridendo continuando a guardarlo negli occhi.
«di farmi impazzire...se così perfetta Y/N» ha cominciato a dire baciandoti tra una parola e l'altra mentre il tuo cuore ha iniziato a battere all' impazzata.
«ti prometto che resterò sempre al tuo fianco qualunque cosa accada»

Hai aperto gli occhi guardandoti intorno, eri nella tua stanza e sotto le coperte.
Ti sei seduta sul letto guardando dritta nello specchio posto proprio di fronte a te.
Delle lacrime hanno continuato a scendere veloci sulle tue guance mentre con una mano hai cominciato ad asciugarle tutte quando hai sentito qualcuno bussare alla tua porta.
«Y/N sei sveglia?»
«si lo sono»
Quando la porta si è aperta la figura di Hansol, tuo fratello, si è fatta strada verso di te.
Il suo sorriso si è spento subito dopo aver incontrato i tuoi occhi purtroppo ancora rossi dal pianto causato dal solito sogno.
«ma stai piangendo?» ha detto fiondandosi verso di te prendendo tra le sue mani il tuo volto per guardarti negli occhi «qual è la causa? Y/N sai che puoi dirmi tutto»
Yoongi.
Avresti voluto dirgli che la causa di quelle lacrime era ancora lui.
La persona che ti aveva rubato completamente il cuore ma che te lo aveva anche spezzato in mille pezzi nonostante le sue promesse.
Avresti voluto urlare e sfogarti perché quel sogno riusciva a tornare tutte le notti nonostante tu volessi dimenticarlo ma non potevi, perché altrimenti tuo fratello ti avrebbe rinfacciato tutto: ti aveva sempre detto che lui non avrebbe potuto mai essere quello giusto per te ma il vostro amore era ancora più forte delle sue parole.
«solo un brutto sogno non preoccuparti per me Hansol»
«farò finta di crederti» ha sbuffato recandosi verso la porta porta «la colazione è pronta, sbrigati ti aspetto di sotto» ha aggiunto chiudendosi la porta alle spalle.
Ti sentivi distrutta e stanca dopo quel sogno che ultimamente cominciava a ripetersi troppo spesso ma che però non riuscivi a toglierti dalla testa.
Hai lavato la faccia mettendo un filo di eye-liner che non poteva mancare e dopo esserti vestita sei scesa di sotto mangiando tutto ciò che tuo fratello ti aveva preparato.
«ti accompagno in università»
«no, voglio andare a piedi» hai detto abbozzando un piccolo sorriso, prima di prendere i tuoi libri e salutarlo.
«va bene, allora ma stai attenta"

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Quel giorno più degli altri il sogno ti aveva molto turbata, non eri su di morale ma il contrario.
Ti sentivi giù e tutto intorno a te stava iniziando a darti fastidio, dal rumore delle auto alle voci delle persone.
Hai deciso di prendere la metro per arrivare in università molto prima ma non poteva esserci una scelta peggiore di quella.
Tutta la metro era tappezzata di grandissimi schermi giganti con la sua faccia, già la sua faccia.
Happy Birthday Yoongi è quello che i tuoi occhi hanno cominciato a leggere, l'ennesimo compleanno che avresti potuto festeggiare con lui ed invece tutto è andato storto.
Hai abbassato lo sguardo rimanendo ferma in quella posizione per qualche minuto mentre tutto intorno stava continuando a muoversi.
Sei ritornata alla realtà solo quando qualcuno ha cominciato a toccarti la spalla per attirare la tua attenzione.
«questo deve essere tuo»
hai guardato tra le sue mani ed era il tuo quaderno degli appunti lilla che ti era sicuramente caduto senza accorgertene.
«o-oh, grazie» hai detto inclinando di poco la testa prima di rimettere il quaderno nella tua borsa.
«ho visto che stavi fissando questo» ha indicato la parete luminosa «anche tu un army?»
«s-si» hai detto fingendo un sorriso.
Ed invece non era vero, neanche un po', per colpa sua non eri mai riuscita a sentire una loro canzone senza che i ricordi al suono della sua voce cominciassero a ritornare nella tua mente.
«devo andare è stato un piacere scambiare due parole con te»
Hai sorriso alla ragazza sconosciuta dai capelli color nocciola prima di incamminarti anche tu.

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Hai aggiustato la tua sciarpa prima di uscire fuori dall'aula per recarti in biblioteca, il posto che frequentavi di più ogni giorno.
L'odore dei libri e il silenzio era tutto ciò che desideravi nelle giornate così stressanti.
Riuscivi a distrarti e creare un nuovo mondo intorno a te leggendo soltanto delle pagine piene di parole.
Ti sei seduta al solito posto poggiando tutto il tuo materiale sul tavolo.
Qualcuno ha però catturato la tua attenzione.
che ci fa lui qui? hai pensato forse ad alta voce con un tono un' po più alto del normale facendo si che qualcuno ti zittisse.
Era proprio di fronte a te a qualche metro di distanza, aveva la testa inclinata su uno dei libri che aveva davanti a lui e sembrava molto stanco.
Un raggio di sole ha cominciato ad accarezzare la sua pelle mettendo in evidenza i suoi lineamenti perfetti.
Hai dato un ultimo sguardo al ragazzo prima di sbuffare.
Dopo qualche minuto ti sei recata verso le macchinette per prendere qualcosa e rientrando lo hai visto ancora lì, nella stessa posizione.
Non riuscivi a staccare gli occhi dalla sua figura, erano passati mesi e mesi dall'ultima volta che lo avevi visto dal vivo.
Ha cominciato a formarsi un nodo in gola solo quando hai notato una ragazza avvicinarsi a lui e quando ha posato le labbra sulle sue delle lacrime hanno cercato di cadere dai tuoi occhi.
Il tuo cuore si era spezzato in altri piccoli pezzettini, più di quando non lo era già.
Hai deciso di mettere tutto nella tua borsa e andartene, forse quello non era il giorno giusto per rimanere lì.